Competitività nell’area dell’euro e rapporti con Usa in discussione all’Eurogruppo

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I ministri delle Finanze dell’Ue si sono riuniti oggi a Bruxelles per l’Eurogruppo. Al termine del vertice ha parlato il commissario europeo all’Economia Valdis Dombroskis che ha spiegato: affrontiamo le sfide Ue “nel contesto di accresciute tensioni globali, con il proseguimento della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e il grado di incertezza che circonda le priorità politiche della nuova amministrazione statunitense”. Con i ministri dell’Eurogruppo oggi abbiamo convenuto “sulla necessità di un’azione politica urgente e coordinata per migliorare la competitività, la produttività e l’innovazione nell’area dell’euro. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti”. In riferimento all’insediamento di Donald Trump, ha aggiunto: “Dobbiamo preservare le relazioni commerciali Ue-Usa, che sono alleati strategici”.

Le parole di Dombrovskis

“Dobbiamo agire per migliorare l’accesso ai finanziamenti per le aziende, promuovere l’innovazione, migliorare l’ambiente aziendale riducendo gli oneri e la complessità normativa, rimuovendo gli ostacoli agli investimenti e sostenendo gli investimenti pubblici e privati in priorità comuni come le trasformazioni verdi e digitali e la difesa”, ha affermato Dombrovskis. Oggi “come Eurogruppo abbiamo avuto una discussione molto utile sulle priorità di politica economica per l’area dell’euro, che ha mostrato un alto grado di convergenza”, ha spiegato il commissario. La zona dell’euro ha “navigato con successo in un periodo di sfide significative negli ultimi anni, dimostrando un notevole grado di resilienza economica”. Ma “continua a confrontarsi con sfide strutturali significative. La crescita della produttività è stata lenta per troppo tempo nell’area dell’euro”. “Guardando più avanti – ha anche segnalato tra l’altro -, la spesa pubblica affronterà crescenti pressioni legate alla spesa per la difesa all’invecchiamento demografico”.

Dombrovskis: pronti a difesa del commercio Ue se necessario

“Siamo impegnati in un sistema commerciale internazionale basato sulle regole”, “sia a livello multilaterale che nelle nostre relazioni bilaterali”, che sono “le più grandi al mondo”. “Con questo approccio ci impegneremo anche con una nuova amministrazione Trump. Certamente, stiamo lavorando per preservare questo sistema commerciale internazionale basato su regole. Ma siamo pronti a difendere i nostri interessi economici se ciò dovesse diventare necessario, come ne abbiamo avuto bisogno anche durante la prima amministrazione Trump”, ha detto Dombrovskis. Nel prossimo futuro, con le scelte che farà l’amministrazione Trump, “c’è molto in gioco, economicamente. Vale la pena di notare che, se dovesse esserci una frammentazione del commercio” internazionale in “blocchi” separati, secondo alcuni studi “l’impatto potrebbe essere così negativo da arrivare a sottrarre al Pil mondiale il 7%, che sarebbe come togliere l’economia di Francia e Germania insieme”, sottolinea il commissario europeo all’Economia.

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Prima della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, Dombrovskis aveva detto: “È chiaro che come Unione europea dobbiamo rafforzare le nostre capacità di difesa e l’industria della difesa. È chiaramente una priorità. Ma dobbiamo vedere anche quello che si può fare a livello di Stati membri. Ci sono elementi, anche nel nuovo quadro di governance economica, che prevedono alcune flessibilità per gli Stati membri che stanno aumentando i loro investimenti nella difesa”, ha risposto a chi chiedeva sulle possibilità offerte dal Patto di stabilità per aumentare le spese per la difesa per gli Stati membri Ue.

Gramegna: “Ratifica Mes utile per Unione mercati e bancaria”

Il direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna, nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, ha detto che per poter “approfondire l’Unione dei mercati dei capitali e l’unione bancaria” la “stabilità finanziaria rimane un prerequisito e la ratifica del trattato modificato del Mes, che include un backstop comune, sarebbe estremamente utile”. Il trattato rivisto del Mes, come noto, non è stato ratificato dall’Italia.

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Vedi anche

Cos’è il Mes, come funziona e cosa succede se l’Italia non lo ratifica



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