Emergenza idrica nel chietino, La situazione è in via di miglioramento ma resta altalenante

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Continuano le chiusure programmate, 38 i Comuni interessati dal provvedimento.

Sembra essere iniziato sotto auspici migliori il 2025 per la Sasi, (la società che gestisce il servizio idrico e depurazione di 87 Comuni della Provincia di Chieti) che si è lasciata alle spalle un anno difficilissimo forse il peggiore degli ultimi 10 anni. Le conseguenze di mesi senza piogge e senza neve si fanno ancora sentire ma la situazione seppur lentamente è in via di miglioramento. È quanto comunica la Socità stessa in una nota dove però sottolinea: “Non si può ancora brindare alla fine dell’emergenza idrica ma si può, con una certa cautela, salutare i primi benefici di queste giornate invernali che hanno portato precipitazioni e nevicate, anche se la situazione resta altalenante e c’è qualche sacrificio che alcune comunità, più di altre, sono chiamate ancora a fare. Un peggioramento rispetto alla scorsa settimana emerge dal calendario delle chiusure programmate. Sono 38 i Comuni interessati dalla turnazione.

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“La sorgente del Verde si ricarica solo con lo scioglimento della neve, considerato che il bacino di raccolta è in quota e quindi non trae nessun vantaggio dalle piogge, ma solo dalla neve – tiene a ribadire Fabrizio Talone responsabile reti adduzione e distribuzione della Sasi – in questi giorni le basse temperature hanno bloccato lo scioglimento del manto nevoso che copre la Maiella e questo se da un punto di vista della prospettiva futura è sicuramente un bene perché assicura una maggiore disponibilità della risorsa nei prossimi mesi, lo è meno adesso perché proprio questa condizione continua a creare disagi. Comprendiamo che non è facile chiedere altri sacrifici a chi da mesi affronta le difficoltà legate alla mancanza d’acqua, ma non si può fare altrimenti. Qualche problema in più rispetto alla scorsa settimana emerge anche dal calendario delle chiusure programmate. A Lanciano per esempio si torna a chiudere alle 21 nella zona alta (Cappuccini, via Tinari, Gaeta..) zona che non aveva subito chiusure nei giorni scorsi, e altri Comuni che avevano guadagnato qualche ora in più sono tornati alla turnazione di settimane fa. Benefici in più continuano ad averli i Comuni serviti dalla sorgente Avello che come tutte le sorgenti superficiali trae vantaggio dalle precipitazioni piovose. Comunque la situazione dovrebbe riprendere a migliorare nei prossimi giorni.

Tutte le sorgenti sono legate agli eventi climatici, il 100 per cento della disponibilità idro-potabile dipende da piogge e neve. Va anche detto che siamo piuttosto in ritardo rispetto a un utilizzo differenziato della risorsa. – prosegue Talone – Basti pensare che l’acqua dello sciacquone nelle nostre case è acqua potabile tanto per fare un esempio e pure in agricoltura è troppo l’uso che si fa dell’acqua potabile”. Intanto proseguono i lavori, fondamentali per dare una risposta concreta e definitiva agli attuali problemi. “Continuano gli interventi legati al Pnrr, sono i 3 lotti che riguardano il Verde – precisa Talone – che quando saranno completati ci permetterà di trasportare una maggiore quantità della risorsa idrica e di avere il potabilizzatore che in una situazione di emergenza può sopperire quando l’acqua manca ed evitare che si creino problemi gravi come quelli che purtroppo abbiamo dovuto affrontare.

“Vanno avanti con buoni risultati i lavori di ricerca perdite in 16 Comuni, si tratta di un’operazione particolarmente importante che consentirà di recuperare buona parte dell’acqua che si perde. Ora il mio augurio è che le temperature restino basse e che la neve si sciolga lentamente così da penetrare in profondità, nelle falde della sorgente del Verde. Il favore del meteo insieme ai lavori che stiamo portando avanti dovrebbero scongiurare le difficoltà e i disagi patiti negli ultimi mesi. Noi cerchiamo sempre di fare il possibile per contenere i problemi. Qualche giorno fa per esempio abbiamo effettuato una riparazione significativa nel comune di Mozzagrogna e siamo riusciti a non chiudere l’acqua mentre questo non è stato possibile a Vasto, dove giorni fa si è lavorato senza sosta per ore alla ricerca di una perdita all’impianto di sollevamento che alimenta il popoloso quartiere d Vasto, San Paolo. Un intervento lungo e complesso che purtroppo ha lasciato a secco centinaia di utenti, ma non si è potuto fare diversamente. Per fortuna la manovra messa in campo è riuscita a risolvere il problema”.



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