Furti in abitazione: quanto sono frequenti in provincia di Bergamo?

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Quella di subire un furto nella propria abitazione è un’esperienza che non si augurerebbe a nessuno: il danno economico che può derivare da un episodio simile è ingente, senza alcun dubbio, ma al di là di ciò anche la semplice violazione dei propri spazi più intimi, o il danneggiamento degli oggetti più cari, rappresentano sempre degli accadimenti particolarmente spiacevoli.

Il fatto che questi reati siano così temuti, dunque, non deve certo destare stupore, ma qual è la situazione della provincia di Bergamo? Il nostro territorio può dirsi sicuro, da questo punto di vista, oppure no?

Per rispondere a questa domanda non c’è cosa migliore di far riferimento a delle statistiche ufficiali, come quelle presentate nel report Indice della Criminalità.

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Pubblicato da Il Sole 24 Ore, tale report è elaborato sulla base delle denunce pervenute alle Autorità per quel che concerne le più svariate tipologie di reato; analizzando in modo specifico, dunque, le statistiche relative ai furti in abitazione, si può avere un quadro delle diverse province.

Tanti furti avvengono perché le abitazioni non sono ben protette

Ancor prima di vedere cosa è emerso dall’edizione più recente dello studio in questione, è assolutamente utile fare una riflessione: tutti, oggi, auspichiamo una maggiore sicurezza, ma in tante occasioni sono gli stessi cittadini ad essere un po’ ingenui, o comunque a non prestare la dovuta attenzione alla protezione della propria casa.

Se si afferma questo è anche, anzi soprattutto, perché oggi può bastare davvero poco per rendere inviolabile la propria casa: mentre in passato i sistemi di sicurezza più efficaci erano assai costosi, ed erano quindi una prerogativa esclusiva delle abitazioni di alta fascia, oggi il quadro è completamente cambiato.

Basti pensare alla tecnologia: oggi un sistema di videosorveglianza ha un costo neppure paragonabile a quello di un paio di decenni addietro, e la sua installazione può essere pressoché immediata, senza richiedere opere murarie e quant’altro di complesso.

Oggi, inoltre, è possibile far riferimento a tecnologie di gran lunga più performanti, si pensi ai sistemi antifurto gestibili in modo domotico, ovvero comodamente dal proprio smartphone e a tipi di antifurto di ultima generazione, come quelli a sensori di movimento e quelli ad infrarossi.

E cosa dire delle porte blindate, ovvero il principale “baluardo” di difesa delle proprietà immobiliari: come si può notare dando un’occhiata alla pagina dedicata ai modelli di porta blindata per esterni del sito web dell’azienda Ariete Porte Blindate, i modelli di ultima generazione assicurano non solo performance eccellenti in termini di robustezza strutturale, ma anche funzionalità e tecnologie davvero avveniristiche.

Per evitare di ricevere “visite indesiderate”, dunque, anche un semplice accorgimento, strutturale o tecnologico che sia, può fare la differenza.

Il dato di Bergamo non è positivo: denunce superiori rispetto alla media nazionale

Le statistiche relative alla provincia di Bergamo per quel che concerne i furti domestici non sono tra le più incoraggianti.

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Nell’edizione 2024 del report, la quale verte dunque sulle denunce effettuate dai cittadini nel 2023, tra le 106 province italiane quella bergamasca si è collocata al 37° posto.

È interessante notare che la classifica non è elaborata sulla base del dato assoluto, il quale tenderebbe inevitabilmente ad essere più alto nelle province più popolose; il numero di denunce è stato infatti rapportato a quello degli abitanti, e in provincia di Bergamo si è registrata una media di 290,7 denunce ogni 100.000 abitanti.

Fortunatamente si è ben distanti dai numeri delle province che occupano i primi posti di questa speciale graduatoria, ovvero Pisa, con 481,5 denunce ogni 100.000 abitanti, Firenze con 433,2 e Lucca con 427,1, ma quello di Bergamo non può certo essere considerato un dato positivo, non fosse altro perché è superiore alla media nazionale.

Tra le province più sicure d’Italia per quanto concerne questo tipo di reato troviamo invece Oristano, con appena 50 denunce ogni 100.000 abitanti, Crotone con 61,8 e Nuoro con 62,8.



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