Gisana, Murgano e Rugolo, pizzetti e merletti. Vescovo e Vicario Giudiziale di Piazza Amerina rinviati a giudizio. La Santa Sede ha inviato un Visitatore Apostolico

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


[Korazym.org/Blog dell’Editore, 21.01.2025 – Ivo Pincara] – Ieri, la settimana è iniziata con due belle notizie – per la verità, la giustizia e la protezione dei più vulnerabili – arrivati qui in Campania con il bel tempo, dalle due estremità dell’Italia, da Bolzano-Bressano a Piazza Armerina. E oggi se ne aggiunta un’altra. Avendo il pm della Procura a Enna, Stefania Leonte, ritenuto sussistenti tutti gli elementi probatori, ha citato in giudizio il Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana e per il Vicario Giudiziale, Mons. Vincenzo Murgano, Parroco della chiesa Madre di Enna. Il 20 gennaio 2025 il Tribunale di Enna ha emesso un Decreto di citazione diretta a giudizio per ambedue, imputati di falsa testimonianza. Nei 15 anni passati, a differenza della Diocesi di Piazza Armerina, dove il reato degli abusi sessuali viene affrontato dall’inizio del Caso Rugolo nel 2009 con il negazionismo e l’insabbiamento, con il benestare di Papa Francesco, nella Diocesi di Bolzano-Bressanone ci si confronta, come abbiamo riferito [QUI], con il tema degli abusi sessuali del clero e se ne occupa a livello istituzionale dal 2010, come abbiamo in occasione dalla pubblicazione ieri del rapporto di indagine Abuso sessuale di minori e persone vulnerabili ad opera di chierici nel territorio della Diocesi di Bolzano-Bressanone dal 1964 fino al 2023. Responsabilità, cause sistemiche e raccomandazioni dello studio legale Westpfahl Spilker Wastl di Monaco di Baviera.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Questo rapporto rappresenta un passo importante nell’ambito del progetto Il coraggio di guardare, avviato dalla Diocesi di Bolzano-Bressanone nel novembre 2023, con l’obiettivo di fare luce sui casi di abuso sessuali del passato, rafforzare le misure di prevenzione e offrire aiuto alle persone coinvolte. Il progetto parte da una visione per il futuro: “La Chiesa come luogo sicuro per bambini e giovani”. La base di tutto ciò è il Vangelo e la missione della Chiesa di annunciare, far percepire e celebrare la Buona Novella. Anche Gesù ha messo i bambini al centro e li ha benedetti. Promuove con loro un atteggiamento che corrisponde al Regno di Dio.

Invece, il Vescovo Gisana e Monsignor Murgano, che non vengono toccati dalla giustizia ecclesiastica e – pare – non hanno neanche timore del giudizio divino, dovranno comparire davanti al giudice Maria Rosaria Santoni del Tribunale di Enna, il prossimo 26 maggio, accusati di avere mentito in aula durante il processo a Don Rugolo. Ambedue avevano ricevuto l’avviso di conclusioni indagini lo scorso dicembre, dopo la denuncia di Antonio Messina, l’archeologo che ha dato la stura al processo contro Don Giuseppe Rugolo, il sacerdote ennese condannato in primo grado lo scorso 5 marzo, a 4 anni e mezzo di carcere, dal tribunale di Enna, per violenza sessuale a danno di minori, il cui appello è stato fissato all’8 aprile 2025 davanti al Tribunale di Caltanisetta.

L’abbiamo ripetuto molte volte in passato, mentre continuava ad intervenire solo la giustizia civile: cosa dovrebbe succedere ancora affinché intervenga la Santa Sede? Pare che finalmente qualcosa si stia movendo, perché, secondo quanto viene riferito oggi da Vivi Enna [QUI], la Santa Sede ha inviato un Visitatore Apostolico con l’obiettivo di indagare su quanto accaduto nella Diocesi di Piazza Armerina in relazione al comportamento dei prelati sul Caso Rugolo. Il Visitatore Apostolico, che secondo alcune indiscrezioni come riferito da Vivi Enna, sarebbe un vescovo di una città del Nord Italia, che è stato nell’Ennese dal 15 al 18 gennaio. È seguita la conferma di Rai News: «Papa Francesco ha inviato un vescovo del Nord Italia per tre giorni a metà dicembre per ascoltare la versione di tutte le persone coinvolte nell’insabbiamento dello scandalo che ha portato all’arresto e alla condanna di Giuseppe Rugolo per violenza sessuale nei confronti di un minore». Al Visitatore Apostolico spetta inviare una relazione a Papa Francesco su quanto emerso nel corso della sua indagine ed a quel punto il Pontefice dovrà prenderà una decisione.

Alla notizia Vivi Enna ha aggiunto: «C’era sentore di un intervento della Santa Sede soprattutto dopo le parole del Monsignor Maurizio Gronchi, teologo dell’università pontificia, rilasciate in occasione della trasmissione Zona Bianca andata in onda su Rete 4 a cui ha preso parte anche Antonio Messina, l’archeologo ennese, dalla cui denuncia è partita l’inchiesta su Giuseppe Rugolo. “Io direi che il vescovo potrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro”, aveva detto Monsignor Gronchi. C’è da dire che il papa Francesco, in passato, si era schierato a favore del Vescovo di Piazza Armerina, definendolo “un bravo questo vescovo” che “è stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre giusto, uomo giusto” sono state le parole usate dal Santo Padre. In quella stessa trasmissione, andata in onda all’inizio di gennaio, prima dell’invio del Visitatore Apostolico, Monsignor Gronchi, interpellato su quelle frasi di Francesco, aveva detto che “il papa non ha tutte le informazioni, basterebbe leggere le 222 pagina di sentenza della condanna”».

Tornando alla notizia di ieri, del rinvio a giudizio del Vescovo Gisana e di Mons. Murgano, il Vescovo Gisana avrebbe affermato di non ricordare la circostanza di avere visto Don Giuseppe Rugolo, prima di incontrare i genitori di Antonio Messina, l’archeologo che, con la sua denuncia, ha fatto emergere un sistema di protezione di abusi messo in atto nella Diocesi di Piazza Armerina e ha portato alla condanna del sacerdote. Il Vescovo Gisana, oltre ad avere incontrato Don Rugolo, prima che si vedesse con i genitori di Antonio, avrebbe mentito anche sull’offerta di denaro, 25 mila euro in contanti, che avrebbe proposto a Messina, secondo i magistrati, in cambio del silenzio. Non solo, sarebbe stato proprio il Vescovo Gisana a consegnare a Don Rugolo una copia della denuncia ecclesiastica, presentata da Antonio, trovata poi nel computer del sacerdote.

Accusato sempre di falsa testimonianza anche Mons. Vincenzo Murgano, che ha collezionato in aula una serie di non ricordo e, in particolare, ha negato di avere dato a Don Giuseppe Rugolo consigli su come difendersi durante un eventuale processo. Murgano avrebbe anche mentito sul fatto di avere accompagnato Don Rugolo dall’avvocato che lo ha difeso in sede di procedimento ecclesiastico. “Sono rimasto in quello studio, solo per qualche minuto“, ha detto Vincenzo Murgano in aula. Ma una registrazione, che fa parte degli atti investigativi del processo a Rugolo, lo smentirebbe clamorosamente.

Fonti: ANSA, la Repubblica di Palermo, Quotidiano di Gela, La Sicilia, Vivi Enna.

Postscriptum

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

1. Il Vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, e il Vicario Giudiziale, Vincenzo Murgano, citati a giudizio dalla Procura di Enna, imputati per falsa testimonianza. Nell’auspicio che in questo territorio i rappresentanti dello Stato e le congregazioni religiose possano avere rispetto delle parti offese e di quanti perseguono la giustizia e la verità.

Antonio Messina
Facebook, 20 gennaio 2025

2. Oggi, 20 gennaio 2025, è stato emesso dal Tribunale di Enna un Decreto di Citazione Diretta a Giudizio, in riferimento a due figure di grande rilievo all’interno della Chiesa: Rosario Gisana, il Vescovo, e Vincenzo Murgano, Vicario Giudiziale e Parroco della Chiesa Madre. Entrambi sono accusati di falsa testimonianza nell’ambito di un procedimento penale che coinvolge il sacerdote Giuseppe Rugolo, allora indagato e, dal 5 marzo 2024, condannato a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale e atti sessuali con minorenni.

Ma chi sono i personaggi?

Giuseppe Rugolo (Sacerdote): Condannato: a 4 anni e sei mesi per abusi sessuali su due minori e tentato abuso su un altro.

Rosario Gisana (Vescovo): Reato contestato: falsa testimonianza (art. 372 c.p.).

Cosa è successo: durante l’udienza del 10 ottobre 2022, Gisana, in qualità di Vescovo, avrebbe reso dichiarazioni false, omettendo o negando fatti cruciali legati all’inchiesta su Giuseppe Rugolo. In particolare avrebbe negato di aver contattato il sacerdote Rugolo per informarlo dei fatti che stavano emergendo nell’indagine; avrebbe taciuto su altre persone che avevano subito abusi da parte di Rugolo; avrebbe affermato falsamente che i genitori di Antonio Messina (la vittima) gli avevano richiesto una somma di 25.000 euro per spese legali e psicoterapiche; avrebbe smentito di aver avuto un ruolo attivo nel consigliare Antonio Messina (la vittima) su come scrivere la denuncia ecclesiastica e avrebbe negato di aver consegnato a Rugolo una copia della denuncia.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Vincenzo Pietro Antonio Murgano (Vicario Giudiziale e Parroco della Chiesa Madre): Reato contestato: falsa testimonianza (art. 372 c.p.).

Cosa è successo: durante l’udienza del 14 marzo 2023, Murgano, in qualità di Vicario Giudiziale e Parroco della Chiesa Madre, avrebbe fornito dichiarazioni false o incomplete. In particolare, negando di aver ricevuto lamentele da parte di Rugolo riguardo le attività di Antonio Messina nella parrocchia di Sant’Anna; affermando falsamente di non aver dato a Rugolo alcun consiglio sulla strategia difensiva, come quello di conservare materiale sui social per la difesa; minimizzando il suo coinvolgimento con Rugolo, sostenendo che le interazioni con lui erano brevi e solo per saluti, mentre le indagini hanno dimostrato che c’era un coinvolgimento più sostanziale e frequente.

Sta di fatto che Gisana e Murgano da indagati sono passati ad essere imputati senza passare dal via perché, dopo un’accurata valutazione delle prove da parte della Procura, sono stati citati direttamente a giudizio. Questo significa che non si è tenuta una tradizionale udienza preliminare per il rinvio a giudizio, ma il Pubblico Ministero ha ritenuto che le prove fossero sufficienti per passare direttamente alla fase processuale.

Il fatto che Gisana sia Vescovo e che Murgano ricopra il ruolo di Vicario Giudiziale e Parroco della Chiesa Madre attribuisce una particolare rilevanza a questo caso. Entrambi, in quanto figure di autorità ecclesiastica, non solo rivestono posizioni di grande responsabilità all’interno della Chiesa, ma sono anche considerati simboli di morale, onestà e integrità. Il loro ruolo implica un dovere di verità, soprattutto in un contesto così delicato e complesso come quello delle accuse di violenza sessuale su minorenni.

Il fatto che queste figure di autorità religiosa siano accusate di aver falsificato le testimonianze in un processo che coinvolge accuse di abusi sessuali su minori solleva questioni molto gravi sul piano morale ed etico.

La Chiesa è storicamente considerata un’istituzione che dovrebbe incarnare la verità, la giustizia e la protezione dei più vulnerabili, in particolare quando si tratta di abusi. Quando chi è in una posizione di potere e autorità all’interno della Chiesa non adempie a questi doveri, viene a mancare un pilastro fondamentale della fiducia che la comunità ripone nell’istituzione ecclesiastica.

Contabilità

Buste paga

 

La decisione della Procura di citare direttamente a giudizio queste figure ecclesiastiche accentua la gravità della situazione. Le accuse di falsa testimonianza sono di per sé un atto grave, ma quando chi le commette è un Vescovo e un Vicario Giudiziale, la portata del danno diventa ancora più significativa. Non si tratta solo di un danno legale, ma anche di un danno morale ed ecclesiastico, che incide sulla credibilità e sull’autorevolezza delle istituzioni religiose.

In questo contesto, diventa necessario interrogarsi seriamente su come la Chiesa gestisca la verità.

Come possono queste figure continuare a rivestire i loro ruoli di responsabilità ecclesiastica quando sono accusati di aver ostacolato il corso della giustizia?

È possibile che possano continuare a mantenere le loro posizioni di potere spirituale e morale quando la loro condotta appare in contrasto con i principi di integrità che dovrebbero rappresentare?

La Chiesa deve affrontare un problema serio: non solo difendere la verità nelle aule di tribunale, ma anche garantire che coloro che la rappresentano siano esempi di trasparenza e rettitudine. Se figure così alte della Chiesa vengono coinvolte in vicende di menzogne e omissioni è inevitabile che sorgano dubbi profondi sull’effettiva capacità dell’istituzione di preservare la fede della comunità e di tutelare le vittime di abusi.

Alla fine, che dire? Gisana continua a farsi vedere a ogni evento pubblico, con la stessa serenità di chi non ha nulla da nascondere, mentre Murgano, senza alcun imbarazzo, probabilmente non mancherà di portare la Spina Santa durante la processione del Venerdì Santo.

La domanda sorge spontanea: come possiamo, come comunità di fede, continuare a riconoscere l’autorità di chi, pur ricoprendo ruoli altissimi nella Chiesa, è accusato di aver messo a tacere la verità con una tale disinvoltura?

Prestito personale

Delibera veloce

 

Ma, naturalmente, queste sono solo piccole pecche, non c’è bisogno di soffermarsi troppo su questi dettagli. Dopo tutto, coerenza e responsabilità cristiana sono concetti relativi, giusto? L’importante è che le vesti sacre siano al loro posto, o no?

E chi ha bisogno di verità quando c’è la tradizione da rispettare?

E i fedeli, ovviamente non tutti, ma quelli di serie A, quelli che ormai sono stufi di sentire parlare di queste faccende, quelli che appena qualcuno accenna a certe storie si girano dall’altra parte e cambiano argomento come se stessero schivando un moscerino, hanno un’opinione su tutto questo schifo? O forse è meglio lasciarli tranquilli, tanto la fede è tutta un’altra cosa? Meglio non disturbare troppo, che il grande mistero della Chiesa non si sporchi con queste cose così terrene.

A noi non resta che aspettare il 26 maggio.

Manuela Acqua
Facebook, 20 gennaio 2025

3. 13 dicembre 2024 – Serenità e fiducia nella Verità e nella Magistratura Indagine sul Vescovo e sul Vicario Giudiziale
“Sono sereni e manifestano fiducia nella Verità e nella Magistratura”. L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali conferma che nei giorni scorsi è stato notificato al Vescovo Mons. Rosario Gisana e al Vicario Giudiziale “l’avviso, in quanto indagati, della conclusione delle indagini preliminari”. L’atto è collegato al processo a carico del sacerdote ennese Giuseppe Rugolo per violenza sessuale a danno di minori, che si è concluso lo scorso 5 marzo con una condanna a 4 anni e 6 mesi per il sacerdote. Dopo la conclusione del processo, la parte civile ha presentato un esposto in procura che ha dato avvio alle ulteriori indagini dei pm [QUI].

4. 31 Dicembre 2024 – Apertura del Giubileo Diocesi di Piazza Armerina. L’omelia del Vescovo Gisana Indagato e confermato al suo posto di ordinario
“Quello che abbiamo, persone e cose, sono la nostra speranza, offrirle a Dio, ogni giorno, vuol dire riconoscere che esse sono suo dono”, è uno dei passaggi centrali dell’omelia del Vescovo Mons. Rosario Gisana per l’apertura del Giubileo domenica scorsa in una Basilica Cattedrale gremita da presbiteri, diaconi, religiosi, religiose e tantissimi fedeli giunti da tutti i comuni della Diocesi. “Il senso di quest’anno giubilare, dedicato alla speranza: imparare a riconoscere Dio come Padre e di essere trovati in lui” – ha continuato il Vescovo che all’inizio dell’omelia ha ricordato come la nostra speranza è Gesù Cristo “la sua presenza in mezzo a noi, fedele e reale, perché egli è”. L’invito del Vescovo Gisana: “Dietro di lui, senza indugio, percorreremo quest’anno che si apre davanti a noi: un anno giubilare di misericordia, riconciliazione, speranza: virtù che si personificano in Gesù, il quale ci ha rivelato e continua a farlo la grandezza dell’amore di Dio” [QUI].

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Caso Rugolo – Indice [QUI]





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link