Il boom di Lautaro e i 100 gol: l’Inter ha il piano scudetto

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


E’ dai tempi di Mourinho che i nerazzurri non vincono due titoli di fila. E il Toro carica: “Col Napoli è una sfida bellissima”

Giornalista

Contabilità

Buste paga

 

“Vincere è dura, rivincere lo è ancora di più”. Come un messaggio stampato e appeso ad Appiano, Simone Inzaghi ripete questo concetto ai giocatori fin dal primo giorno di questa stagione. Ecco, la (buona) nuova per il tecnico è che Lautaro e compagni si sono – adesso sì – sintonizzati.

patto

—  

Tutti l’hanno capito: la seconda stella non scende in campo. Ti accompagna sulla maglia, ma non vince le partite. Serve allora spingere sempre, sporcarsi le mani, scavare fin dove è possibile, andare a trovare energie che sembrano nascoste. L’Inter contro l’Empoli ha regalato questa sensazione, al suo allenatore. Perché è stata sempre dentro la partita. E l’ha fatto senza innervosirsi, per esempio alla fine di un primo tempo in cui gli elementi c’erano tutti, per complicarsi la vita: il pareggio della gara precedente col Bologna, la pressione del Napoli che poche ore prima aveva vinto con l’Atalanta, un gol che non arrivava a fronte di un avversario molto chiuso. La ripresa giocata e gestita in quel modo vale un segnale positivo non banale, anche per la lucidità nell’andare a segnare il 3-1 senza scommettere sulla sofferenza finale.

obiettivo

—  

L’Inter vuole questo scudetto. Lo vuole Inzaghi, che può scrivere una pagina importante della storia del club: dai tempi di José Mourinho i nerazzurri non fanno una doppietta tricolore. E in assoluto, in Serie A, dopo l’era Juventus dei nove titoli di fila, non ci è riuscito nessuno. Lo vuole Oaktree, per festeggiare la sua prima vittoria. Lo vogliono i dirigenti, lo cercano i giocatori, anche quelli che all’amico-nemico Antonio Conte devono il lancio nella dimensione più alta della loro carriera. Quando Lautaro dice “con il Napoli sarà un bellissimo duello fino alla fine”, fa capire che il mood dello spogliatoio è quello giusto. L’Inter è dove pensava di essere, in questo periodo dell’anno, ovvero in buonissima posizione nella classifica Champions e potenzialmente in vetta in Serie A considerando il recupero con la Fiorentina, che si giocherà con ogni probabilità il 6 febbraio.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

due step

—  

Non è stata perfetta, l’Inter di campionato. Da qui al 2 marzo Inzaghi ha bisogno di fare due step di crescita. Il primo sul rendimento a San Siro, perché in casa sono già arrivate una sconfitta e tre pareggi: troppi punti lasciati per strada. L’altro step deve arrivare dagli scontri diretti, che fin qui hanno regalato gioie solo contro l’Atalanta: prima della partita del Maradona c’è la rivincita contro il Milan e il derby d’Italia. Ecco perché sarà importante qualificarsi tra le prime otto in Champions, missione che Inzaghi dovrà mettere in pratica da domani a Praga: così facendo, libererebbe un calendario di febbraio già intasato dalle due partite dei playoff, che cadrebbero proprio a cavallo della sfida contro Thiago Motta.

i motivi

—  

Al netto dei margini di crescita, è giusto anche evidenziare i motivi per cui l’Inter crede di poter sprintare e battere in volata Conte, pur in presenza di un calendario nettamente più denso. Il primo non può non essere Lautaro: è cominciata la sua stagione, dal punto di vista fisico, mentale, realizzativo. Bene ha fatto Inzaghi a insistere, ora è il momento di raccogliere. L’Inter già oggi ha il miglior attacco, con una proiezione che porta i nerazzurro vicini alla tripla cifra di reti segnate. In questo panorama, Lautaro ha appena iniziato a brillare: c’è da essere fiduciosi, insomma. Il secondo motivo è una rosa che sta per tornare al massimo delle sue potenzialità: se non sorgeranno nuovi intoppi, già nel derby del 2 febbraio Inzaghi avrà tutti a disposizione, così da gestire al meglio le sei partite (recupero di Firenze compreso) in agenda nel mese di febbraio. Il terzo motivo è nella crescita di due giocatori che nello scorso campionato non avevano preso molte copertine. Inzaghi, all’Inter della seconda stella, ha aggiunto l’energia di Bisseck e Dumfries. Il primo è un titolare a tutti gli effetti, che darà vita a un ballottaggio aperto tutte le domeniche con Pavard. E che, peraltro, potrebbe tornare utile anche in zona centrale, in caso di ulteriori problemi di Acerbi. Dumfries, poi: il rinnovo di contratto ha cambiato la sua testa, lo ha liberato e tranquillizzato. Non passa partita in cui non crei almeno un’occasione da gol. È un fattore della nuova Inter, quella che adesso non pende più solo a sinistra, diventando così meno leggibile (ammesso che lo sia mai stata) per gli avversari. Ecco perché Inzaghi può guardare con fiducia avanti. L’Inter sarà anche andata più piano rispetto alla scorsa stagione, ma la macchina ha una destinazione molto chiara a tutti.


Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 




Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link