Il mercato delle case vacanza ancora sotto i riflettori — idealista/news

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Nel primo semestre del 2024, il profilo degli acquirenti di case vacanza continua a riflettere un trend consolidato. In particolare, l’età media degli acquirenti si sta progressivamente alzando, con una concentrazione significativa nella fascia tra i 45 e i 64 anni. La fascia di età tra i 45 e i 54 anni rappresenta il 27,8% degli acquirenti, mentre quella tra i 55 e i 64 anni sale al 29,5%. Questo segna un chiaro incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando le percentuali erano pari al 26,5% e al 26,1% rispettivamente. Si nota anche una diminuzione della partecipazione degli acquirenti più giovani, ovvero quelli sotto i 34 anni, la cui percentuale è passata dal 6,7% al 6,3%. Questo fenomeno potrebbe essere legato a un maggiore potere d’acquisto delle fasce di età più mature, che sono in grado di approfittare della stabilità economica accumulata durante gli anni di lavoro, nonché di un interesse crescente per gli investimenti immobiliari.

Acquisto di casa vacanza con mutuo

A livello finanziario, la maggior parte degli acquirenti di case vacanza preferisce non ricorrere a un mutuo, confermando un trend di solidità economica degli acquirenti. Nel primo semestre del 2024, infatti, il 86,6% delle transazioni immobiliari è stato realizzato senza l’ausilio di un mutuo. Questo dato rimane stabile rispetto all’anno precedente, quando la quota era identica. Solo il 13,4% delle compravendite ha visto l’utilizzo di un mutuo, un dato che resta il più basso degli ultimi anni. Questo potrebbe essere indice di un mercato che attrae compratori con capitali sufficienti a finanziare l’acquisto senza necessità di indebitamento.

Stranieri che acquistano case vacanza

Un altro dato interessante riguarda la provenienza degli acquirenti. La percentuale di stranieri che acquistano case vacanza in Italia è in aumento, arrivando al 15,6% nel primo semestre del 2024, contro il 12% degli anni precedenti. Gli acquirenti provengono da Paesi come Germania, Austria, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Europa dell’Est, attratti non solo dalla bellezza dei nostri paesaggi, ma anche dai prezzi più accessibili rispetto alle località turistiche nei loro Paesi di origine. Questi compratori non si concentrano solamente nelle destinazioni più celebri, come le città d’arte o le località balneari, ma esplorano anche aree più defilate e tranquille, spesso nelle zone dell’entroterra, alla ricerca di atmosfere più serene e meno turistiche.

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Case vacanza in montagna

Un ulteriore focus riguarda il mercato della casa vacanza in montagna. Nei primi sei mesi del 2024, circa il 54% delle compravendite nelle località montane ha riguardato case vacanza. La tipologia più richiesta è il bilocale, che rappresenta il 39,1% delle compravendite, seguito dal trilocale con il 34,8%. Le soluzioni indipendenti e semindipendenti, che offrono maggiore privacy e indipendenza, sono scelte nel 17,4% dei casi. Rispetto all’anno precedente, si registra un incremento nell’acquisto dei bilocali (passati dal 35,0% al 39,1%) e una lieve flessione nella domanda di trilocali (passati dal 40% al 34,8%). Questo potrebbe riflettere un cambiamento nelle esigenze degli acquirenti, con una preferenza per soluzioni più contenute che possano essere più facilmente gestite e meno costose.

In montagna, l’acquirente tipo è ancora una volta nella fascia di età tra i 45 e i 54 anni, che rappresenta il 41,5% degli acquirenti, confermando l’interesse di un pubblico maturo per le seconde case in zone tranquille e immerse nella natura. Le famiglie sono ancora il target principale, costituendo quasi l’88% delle compravendite. Questo dato è sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, a dimostrazione di come la casa vacanza in montagna sia considerata un luogo ideale per il tempo libero e per le vacanze in famiglia. La percentuale di single che acquistano in montagna rimane piuttosto bassa, attestandosi al 12%.

Per quanto riguarda la modalità di pagamento, anche in montagna la maggior parte delle compravendite avviene senza ricorrere a mutuo. Nel primo semestre del 2024, il 90,2% degli acquisti di case vacanza in montagna è stato effettuato senza finanziamento. Questa cifra segna un aumento rispetto al 5,9% registrato nel primo semestre del 2023, ma si mantiene comunque contenuta. L’aumento dell’uso del mutuo potrebbe essere indice di una leggera ripresa del ricorso al credito, in linea con le dinamiche economiche generali.

Infine, gli acquirenti stranieri che scelgono la montagna rappresentano poco meno del 10% del totale, con un lieve aumento rispetto agli anni passati. Questo dato riflette l’interesse crescente di chi, proveniente dall’estero, cerca una seconda casa in località montane italiane, attratto dalla bellezza delle nostre montagne e dalla possibilità di godere di un clima e di un paesaggio unici, lontano dalla frenesia delle località turistiche più battute.



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