MADAMA – Periodico di informazioni sull’attività parlamentare, link e segnalazioni

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Periodico di informazione
sull’attività parlamentare,
link e segnalazioni

20 gennaio 2025 | Numero 84








Morte volontaria medicalmente assistita


Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

La settimana scorsa la 2a Commissione, oltre all’esame di disegni di
legge in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Riunione del Comitato ristretto nell’ambito dell’esame, in
    Commissioni riunite con la 10a, dei ddl nn.
    65,
    104,
    124,
    570
    e 1083
    recanti disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente
    assistita
    , avviato in sede redigente il 4
    aprile
    con le relazioni dei senatori Zanettin (FI-BP), per la
    2a, e Zullo (FdI), per la 10a Commissione e trasferito in sede
    referente il 12 settembre.

    Il ddl n. 65, Parrini (PD) e altri, interviene in materia di terapia
    del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche
    all’articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell’atto
    Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 104,
    Bazoli (PD) e altri, che riprende la proposta già esaminata durante la
    scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei
    deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione
    clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il
    controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine
    volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo
    presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel
    rispetto dei principi costituzionali, della Convenzione europea dei
    diritti dell’uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. I
    ddl n. 124, Pirro (M5S) e altri, e 570, De Cristofaro (AVS) e altri,
    di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le
    condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 1083, Paroli (FI) e
    altri, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII
    legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell’articolo
    580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di
    aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione,
    introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di
    condizioni che rendono meno grave l’illecito.

    La procedura informativa negli Uffici di Presidenza riuniti, avviata
    il 28 maggio e articolata in 15 sedute di audizioni, si è conclusa il
    26 novembre. Il 3 dicembre è stata deliberata la costituzione di un
    Comitato ristretto per la redazione di un testo unificato.

    I lavori del Comitato ristretto delle Commissioni riunite, avviati il
    17 dicembre, sono proseguiti la scorsa settimana nella seduta del 14
    gennaio
    .
  • Seguito e conclusione dell’esame in sede referente del ddl n.
    1315
    , di conversione del decreto-legge n. 178/2024 recante misure
    urgenti in materia di giustizia
    , avviato il 5
    dicembre
    con la relazione del senatore Rastrelli (FdI).

    Il provvedimento rafforza la tutela delle vittime di violenza
    domestica e di genere, assegnando alla polizia giudiziaria il compito
    di svolgere una serie di verifiche sulla fattibilità tecnica degli
    strumenti utilizzati nell’ambito delle misure preventive tipiche di
    questi casi, come il braccialetto elettronico. In caso di impedimenti
    operativi, si prevede che il giudice possa assumere misure cautelari
    aggravate per assicurare il rispetto delle prescrizioni sul divieto di
    avvicinamento. Ulteriori disposizioni disciplinano, tra l’altro, le
    elezioni dei consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte
    di cassazione, il conferimento degli incarichi direttivi di
    legittimità, l’assegnazione dei magistrati al neoistituito tribunale
    delle persone, dei minorenni e della famiglia.

    La procedura informativa, avviata il 10, si è conclusa il 17 dicembre.
    Il 18 dicembre si è svolta la discussione generale ed è scaduto il
    termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno. Nelle
    due sedute dell’8 gennaio si sono svolte l’illustrazione e la
    votazione degli emendamenti. Sono risultati approvati l’1.1
    e 1.2,
    tra loro identici, sulla composizione dei consigli giudiziari, il 3.1
    (testo 2)
    sul termine massimo di permanenza dei magistrati
    giudicanti, che non svolgono funzioni direttive e semidirettive,
    presso lo stesso ufficio giudiziario, e gli emendamenti 5.1
    (testo 2)
    , 5.2
    (testo 2)
    e 5.0.2
    (testo 3)
    , tra loro identici, su funzioni e compiti dei giudici
    onorari di pace.

    Nella seduta del 14
    gennaio
    , acquisiti i pareri non ostativi delle Commissioni
    Affari costituzionali e Bilancio sugli emendamenti approvati, la
    Commissione ha approvato la proposta di coordinamento Coord.1,
    presentata dal relatore, e ha conferito mandato al relatore a riferire
    favorevolmente in Assemblea sull’approvazione del disegno di legge.
    Sono intervenuti per dichiarazione di voto a nome dei rispettivi
    Gruppi i senatori Zanettin (FI-BP), Berrino (FdI) ed Erika Stefani
    (LSP), favorevoli, nonché i senatori Bazoli (PD) e Anna Bilotti (M5S),
    astenuti.
  • Seguito dell’esame del ddl n.
    1261
    in materia di spoglie mortali delle vittime di omicidio,
    avviato il 5
    novembre
    , in sede redigente, con la relazione del senatore
    Rastrelli (FdI) e trasferito in sede referente il 28 novembre.

    La proposta, presentata dal Presidente Bongiorno (LSP) e altri,
    interviene nell’ambito delle recenti iniziative di contrasto al
    femminicidio per introdurre alcuni correttivi al codice penale e al
    regolamento di polizia mortuaria. Le misure si prefiggono di
    assicurare, più di quanto non sia già previsto dalle norme vigenti,
    che il coniuge, la parte dell’unione civile o il parente prossimo
    possano approfittare dei diritti in tema di disposizione delle spoglie
    della vittima per occultare le prove del delitto.

    Nelle sedute del 12 e del 19 novembre si è svolta la discussione
    generale. Il ciclo di audizioni informali, avviato il 26 novembre, si
    è concluso il 3 dicembre. Il 12 dicembre sono stati pubblicati gli emendamenti
    presentati e il 18 dicembre la senatrice Lopreiato (M5S) e il senatore
    Bazoli (PD) hanno illustrato le proposte di modifica presentate dai
    rispettivi Gruppi.

    Nella seduta del 14
    gennaio
    il relatore Rastrelli ha presentato gli emendamenti 1.100,
    che integra il novero delle fattispecie delittuose alle quali si
    ricollega la decadenza dai diritti di disposizione delle spoglie, e 2.100,
    che introduce alcune precisazioni in merito alla decorrenza e alle
    conseguenze di tali ipotesi di decadenza. Nella seduta del 15
    gennaio
    il Presidente Bongiorno ha dato conto della
    presentazione di 4 subemendamenti ai due nuovi emendamenti dei
    relatori, pubblicati in allegato
    al resoconto. Si è quindi svolta la votazione, all’esito della quale,
    oltre ai due citati presentati dal relatore, sono risultati approvati,
    in testi riformulati su proposta del relatore, gli emendamenti 1.5
    (testo 2)
    , Lopreiato (M5S) e altri, e 2.5
    (testo 2)
    , Bazoli (PD) e altri, entrambi riguardanti
    l’applicabilità della pena accessoria della decadenza dai diritti di
    disposizione delle spoglie anche a conviventi di fatto e ad ogni altra
    persona alla quale tali diritti fossero stati eventualmente attribuiti
    dalla vittima di omicidio. Tutti gli altri emendamenti e
    subemendamenti sono risultati respinti o preclusi. I testi approvati
    sono stati trasmessi alle Commissioni Affari costituzionali e bilancio
    per l’espressione dei prescritti pareri.

    Il seguito dell’esame è previsto questa settimana nelle sedute
    plenarie convocate a partire da martedì 21 alle 14,30.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n.
    1155
    sulla modifica del Codice civile in materia di
    responsabilità dei componenti del collegio sindacale
    , avviata il
    19
    novembre
    con la relazione del senatore Sisler (FdI).

    Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati il 29 maggio,
    modifica l’articolo 2407 del codice civile, introducendo un sistema di
    limitazione della responsabilità dei sindaci basato su scaglioni
    proporzionali al compenso annuo percepito. Applicando il cosiddetto
    sistema del multiplo del compenso, in uso in altri ordinamenti, la
    responsabilità dei sindaci per violazione dei propri doveri viene
    quindi ancorata a un parametro noto alle parti, consentendo una
    differenziazione in rapporto all’importanza, alla complessità e alla
    natura dell’incarico concretamente svolto nella società.

    Il 26 novembre è stata avviata la discussione generale e i senatori
    dell’opposizione hanno chiesto lo svolgimento di un ciclo di
    audizioni. Il 3 dicembre, a seguito di un breve dibattito, il
    Presidente Bongiorno (LSP) ha preso atto dell’orientamento della
    maggioranza, contrario allo svolgimento delle audizioni. Il termine
    per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è stato
    fissato alle 15 di mercoledì 22 gennaio.

    Nella seduta del 14
    gennaio
    la senatrice Lopreiato (M5S) ha ribadito la richiesta di
    audizioni, motivandola con l’esigenza di valutare la possibile
    incostituzionalità del nesso stabilito tra disposizioni sanzionatorie
    e compensi percepiti dai sindaci. Il Presidente e relatore Sisler ha
    ricordato la deliberazione già assunta dalla Commissione a maggioranza
    di non svolgere audizioni ma acquisire le memorie depositate nel corso
    dell’istruttoria svolta nel corso dell’esame in prima lettura alla
    Camera dei deputati.

    Il seguito dell’esame è previsto questa settimana nelle sedute
    plenarie convocate a partire da martedì 21 alle 14,30.
  • Sconto crediti fiscali

    Finanziamenti e contributi

     

  • Seguito dell’esame in sede referente, in Commissioni riunite con la
    1a, del ddl n. n.
    1236
    su disposizioni in materia di sicurezza pubblica,
    avviato il
    ottobre
    con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI),
    per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.

    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre,
    prevede l’introduzione di disposizioni per la prevenzione e il
    contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali
    nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per
    il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice
    antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In
    materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al
    codice penale e al codice di procedura penale su circostanze
    aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di
    manifestazioni, l’impedimento alla libera circolazione su strada e il
    contrasto dell’occupazione arbitraria di immobili destinati a
    domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III
    introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento
    della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di
    videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV
    integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori
    economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni
    sull’ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività
    lavorativa dei detenuti.

    Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate
    l’8, si sono concluse il 23 ottobre. La discussione generale, avviata
    il 29 ottobre, si è conclusa il 7 novembre. L’11 novembre sono stati
    pubblicati gli emendamenti
    e ordini del giorno
    presentati ed è stata avviata
    l’illustrazione delle proposte di modifica, che si è conclusa nella
    seduta del 27 novembre, nella quale sono stati poi comunicati gli
    emendamenti dichiarati improponibili o inammissibilli. Il 4 dicembre è
    stata avviata la votazione degli emendamenti, proseguita nelle sedute
    del 5, 11, 17 e 18 dicembre. Il 5 è stata revocata l’improponibilità
    precedentemente dichiarata per alcune proposte di modifica. L’11 si è
    svolto un dibattito sull’ordine dei lavori, in relazione all’ipotesi,
    riferita da notizie di stampa, che il Governo intenda presentare
    alcuni emendamenti al disegno di legge in esame.

    Nella seduta del 14
    gennaio
    è proseguita la votazione degli emendamenti. È stato
    particolarmente dibattuto l’emendamento 14.9,
    volto a ripristinare la sanzione amministrativa in luogo del reato
    penale per la fattispecie di blocco stradale, sul quale sono
    intervnuti a favore i senatori Cataldi (M5S), De Cristofaro (AVS),
    Scalfarotto (IV) e la senatrice Rossomando (PD). La proposta è
    risultata comunque respinta. Nella seduta del 15
    gennaio
    sono stati votati tutti gli emendamenti all’articolo 15
    (ad eccezione del 15.6, accantonato), che prevede un aggravamento
    delle disposizioni sull’esecuzione penale nei confronti delle detenute
    madri. I senatori dell’opposizione sono intervenuti più volte,
    sollevando rilievi critici e sostenendo varie proposte emendative,
    risultate tutte respinte.

    Il seguito dell’esame è previsto questa settimana nelle tre sedute
    delle Commissioni riunite convocate martedì 21 e mercoledì 22 alle 20
    (o al termine dei lavori dell’Assemblea) e giovedì 23 alle 13.
  • Audizioni nell’ambito della discussione in sede redigente del ddl n.
    766
    sul processo telematico,
    avviata il
    31
    gennaio
    2024 con la relazione della senatrice Stefani (LSP).

    In una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione
    dei procedimenti, il ddl mira a modificare alcune disposizioni del
    codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative. Il
    3 aprile la discussione è stata disgiunta dall’esame del ddl n.
    558
    sull’istituzione della piattaforma unica per il deposito
    telematico degli atti processuali, precedentemente abbinato.

    La procedura informativa, avviata l’11 giugno 2024, è proseguita la
    scorsa settimana nella seduta dell’Ufficio di Presidenza del 16
    gennaio
    , con l’audizione di Gabriella Lattuca, del Movimento
    forense, e di Carlo Foglieni, dell’Associazione italiana giovani
    avvocati (video).

Nelle convocazioni
di questa settimana, oltre all’esame di disegni di legge in sede
consultiva, sono previste anche le seguenti attività:

  • Audizioni nell’ambito dell’esame del ddl n.
    954
    sulla determinazione del valore dell’immobile
    espropriato
    , avviato in sede redigente il 14
    febbraio
    con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e
    rimesso in sede referente il 6 marzo.

    La proposta intende modificare l’articolo 568 del codice di procedura
    civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili
    espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati
    dal giudice, più coerente con la definizione di un importo
    proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello
    nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di
    riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.

    La procedura informativa, avviata l’11 giugno, proseguirà questa
    settimana nella seduta dell’Ufficio di Presidenza di martedì 21 alle
    14,15.
  • Cessione crediti fiscali

    procedure celeri

     

  • Audizioni nell’ambito della discussione in sede redigente del ddl n.
    1044
    sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in
    carcere
    , avviata il 12
    novembre
    con la relazione del senatore Bazoli (PD).

    In considerazione della situazione attuale delle carceri italiane, con
    particolare riferimento ai dati riguardanti il sovraffolamento delle
    strutture nonché l’aumento dei suicidi, delle dipendenze da
    psicofarmaci e dei ricorsi per trattamenti inumani e degradanti, la
    proposta, d’iniziativa della senatrice Cucchi (AVS), prevede,
    all’articolo 1, la modifica delle norme attuative del Codice di
    procedura penale, per rendere obbligatoria l’autopsia in caso di morte
    avvenuta in una struttura detentiva. L’articolo 2 istituisce
    all’interno delle strutture penitenziarie uno sportello di consulenza
    legale a disposizione dei detenuti.

    Il 27 novembre è stata avviata la discussione generale, con
    l’intervento della senatrice proponente Cucchi. Il 17 dicembre, su
    proposta del senatore Bazoli (PD), è stato deliberato lo svolgimento
    di un ciclo di audizioni, che sarà avviato questa settimana nella
    seduta dell’Ufficio di Presidenza di martedì 21 alle 14,15.
  • Avvio dell’esame del ddl n.
    1322
    sulla magistratura
    onoraria
    , approvata dalla Camera dei deputati il 5 dicembre.

    La proposta, di iniziativa governativa, modifica il decreto
    legislativo n. 116/2017 di riforma organica della categoria per
    introdurre una revisione del regime giuridico, economico e
    previdenziale dei magistrati onorari attualmente in servizio. Le nuove
    norme prevedono l’inquadramento in un rapporto di lavoro subordinato e
    definiscono l’orario di lavoro sia dei magistrati onorari che
    esercitano le funzioni in via esclusiva, sia di quelli che le
    esercitano in via non esclusiva. Ulteriori disposizioni disciplinano
    ferie, trasferimenti, destinazione in supplenza, valutazione di
    idoneità, responsabilità disciplinare, trattamento economico, regime
    previdenziale e fiscale.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge nn.
    2,
    21,
    131
    e 918,
    norme in materia di attribuzione del cognome ai figli (e delle
    petizioni nn. 189 e 736 ad essi attinenti), avviata l’11
    gennaio 2024
    con la relazione della senatrice Rossomando (PD).

    Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica
    sull’attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i
    genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte
    costituzionale e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Per
    ulteriori approfondimenti si rinvia ai dossier
    predisposti dal Servizio studi.

    Tra il 15 febbraio e il 19 settembre si sono svolte le audizioni
    informali in Ufficio di Presidenza.
  • Seguito dell’esame del ddl n. 901,
    norme in tema di
    conferimento
    di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da
    ordini e collegi professionali
    , avviato in sede redigente il 27 febbraio con
    la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e rimesso in sede referente
    il 13 marzo.

    La proposta prevede un’estensione delle disposizioni della legge n.
    49/2023, cosiddetta «legge sull’equo compenso», che consente ai
    professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali
    pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma
    limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni
    stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la
    pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale
    possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti
    ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al
    fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario. La
    discussione generale, avviata il 3 aprile, si è conclusa il 9. Il 17
    aprile è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti ed
    ordini del giorno. Il 18 aprile il relatore Rastrelli ha proposto di
    riaprire il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del
    giorno quando saranno disponibili le prime valutazioni formulate
    dall’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, previsto dalla legge
    n. 49/2023, istituito di recente presso il Ministero della giustizia.
  • Audizioni nell’ambito della discussione in sede redigente dei ddl n.
    409
    e n.
    960
    sulle modifiche al Codice civile in materia di
    successioni
    , avviata (inizialmente in forma disgiunta) il 5
    novembre
    con le relazioni del senatore Zanettin (FI)

    Il ddl n. 409, presentato dalla senatrice Stefani (LSP) e altri,
    considerando l’accresciuta importanza dei comuni nell’ordinamento
    italiano e nella vita civile, prevede di sostituire tali enti allo
    Stato, nelle disposizioni del codice civile che disciplinano l’ente
    beneficiario dell’eredità nei casi in cui non via siano eredi per
    successione legittima né testamentaria. Il ddl n. 960, presentato dal
    senatore Berrino (FdI) e altri, interviene sull’istituto della
    rappresentazione, in base al quale i discendenti subentrano all’erede
    in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l’eredità.
    Attualmente il primo comma dell’articolo 468 del codice civile prevede
    che la rappresentazione abbia luogo, oltre che a favore dei
    discendenti dei figli, nella linea collaterale a favore dei
    discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto. Nulla è tuttavia
    previsto nel caso in cui il testatore non abbia né fratelli, né
    sorelle, né ascendenti, ma solamente cugini o nipoti. La proposta
    vuole colmare questo vuoto, stabilendo che la rappresentazione può
    avere luogo nella linea collaterale anche a favore dei parenti entro
    il sesto grado. Il 5 novembre la senatrice Stefani è intervenuta nella
    discussione generale.

    La procedura informativa, avviata il 26 novembre, proseguirà questa
    settimana nella seduta dell’Ufficio di Presidenza di giovedì 23 alle
    9,15.





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