Un analcolico per me… – Corriere di Taranto

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Tra le novità della riforma del Codice della Strada, entrata in vigore il 14 dicembre 2024, quella relativa alle limitazioni della guida in stato di ebrezza ha destato grande scalpore tra i giovani nella fascia di età 18- 35 anni.

Le nuove regole, altre a confermare la stretta sull’eccesso di velocità e l’uso del telefonino mentre si è alla guida, stabiliscono una nuova sanzione pari a 158 euro per chi, avendo sulla propria patente il codice 68, assegnato se in un precedente controllo il tasso alcolemico supera 0,8 g/l, non rispetta tale limite.

Se sulla patente è, invece, apposto il codice 69 gli autoveicoli dovranno essere dotati di alcolock (un dispositivo che non permette al motore di avviarsi se il tasso alcolemico è superiore a zero). Tutti coloro che non lo montano o lo alterano, dovranno pagare una multa di 316 euro. Questo nuovo codice mira a rendere le strade più sicure anche alla luce degli ultimi dati sugli incidenti automobilistici.

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Solo a Taranto, secondo i tabulati ISTAT, nel 2023 sono stati registrati 726 incidenti stradali (secondo dato più alto della regione dopo Bari) e 16 decessi, mentre 1.076 persone sono rimaste ferite.

Sulla base di questo cambiamento legislativo che automaticamente va a colpire la sfera sociale, abbiamo intervistato i titolari di due bar che rientrano tra i locali più frequentati a Taranto dalle giovani comitive, il D’Agostino su viale Magna Grecia e il Grand Caffè la Fenice in via Mediterraneo, per capire quali ripercussioni hanno avuto sulle vendite di alcolici e superalcolici dopo l’entrata in vigore della riforma sul codice della strada.

“Partendo dal presupposto che siamo d’accordo con le nuove restrizioni perché ultimamente si sentivano troppe notizie di incidenti stradali con giovani coinvolti, devo ammettere che la vendita dell’alcol in questo periodo si è abbassata” -afferma Luca D’Agostino titolare dell’omonimo bar: “Fortunatamente però, questo calo non è pesato molto sul nostro incasso in quanto lavoriamo tanto anche con le colazioni e con gli aperitivi”.

Secondo proprietari del bar questo periodo di passaggio è stato necessario per capire la direzione del mercato e le richieste dei consumatori: “A questo calo corrisponde anche l’aumento della richiesta dell’analcolico, soprattutto della birra, prodotto che non abbiamo mai venduto”.

“Il cambiamento sociale parte dalle comitive” – spiega Emily Bianco, titolare del bar D’Agostino- “I ragazzi adottano un’organizzazione specifica: all’interno del gruppo che esce per fare serata viene scelto un componete che rimane sobrio e salva la ‘bevuta’ agli altri”.

Questo non è l’unico escamotage messo in pratica dai ragazzi per ‘godersi’ la serata. Infatti l’alcol test fai da te (che sia a soffio, usa e getta o elettronico) è il prodotto più richiesto nelle farmacie e sul web. Le nuove generazioni con l’etilometro portatile cercano di capire se due birre piccole, due bicchieri di vino o un super acolico possono far risultare il test positivo con il tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, anticipando i controlli della polizia locale e le sanzioni penali.

Anche Aldo Sangermano, titolare del Gran Caffè la Fenice, ha raccontato che il bar sta vivendo una situazione molto particolare.  “Considerate che il calo è regolare dopo il periodo natalizio perché i ragazzi, lavoratori ed universitari fuori sede, tornano alla loro quotidianità lontana dalla città di Taranto. Quest’anno però il nuovo codice della strada ha inciso del 20% sulla vendita dell’alcolico, inoltre ho sentito dei commenti che mi hanno meravigliato come la rinuncia al secondo giro di bevuta o addirittura la scelta dell’analcolico”.

Questo cambiamento, come anche sottolineato dai titolari dei bar, non spaventa al contrario viene accettato volentieri perché ha l’obiettivo di tutelare la vita delle persone,  ma gli stessi pretendono un supporto da parte delle istituzioni per sopperire al momentaneo calo delle vendite. “Potrebbero aiutare molto i servizi pubblici” afferma Sangermano e conclude- “Magari delle navette notturne con dei percorsi specifici per le zone più frequentate dai ragazzi”.

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Per il momento l’obiettivo dei titolari rimane quello di accogliere la richiesta dei consumatori, di seguire i mutamenti del mercato e di rinnovarsi per non deludere le aspettative delle nuove generazioni.



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