Aziende che non pensano solo al fatturato ma ad aver un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Sono stati presentati i risultati della prima edizione del progetto “Roma Impresa Comune”, l’iniziativa dell’assessorato Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, attraverso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma e in collaborazione con NATIVA. Si tratta di un’iniziativa che ha permesso a 100 aziende locali di intraprendere un percorso, gratuito e collettivo, per diventare “società benefit”.
Cosa sono le società di benefit
Le “società benefit” sono quelle aziende che integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Con “Roma Impresa Comune” è stato dato quindi dato il via ad un progetto che ha coinvolto 100 aziende locali, il 40% delle quali ha completato, con successo, la “trasformazione”. In un solo anno, quindi, le società benefit della Capitale sono cresciute del 15%, dalle 217 di maggio 2024 alle 257 del 2025. Un risultato beneaugurante per l’ambizioso traguardo di fare di Roma la capitale mondiale delle società sostenibili.
Le piccole imprese
Spesso si pensa che questo tipo di trasformazione sia possibile solo per le grandi aziende. Invece, questo nuovo modello ha reso la sostenibilità accessibile anche alle piccole imprese. Le realtà coinvolte spaziano tra settori diversi, dall’abbigliamento all’edilizia e design, dall’alimentare al packaging, fino alla consulenza aziendale, ai servizi culturali e alla formazione, rappresentando appieno la ricchezza e la varietà del tessuto economico capitolino.
I risultati della prima edizione di Roma Impresa Comune
I risultati della prima edizione sono stati presentati al Campidoglio durante l’evento “La Roma del futuro sarà un’Impresa Comune”, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, dell’sssessora Monica Lucarelli. L’iniziativa ha coinvolto relatori di spicco come Stefano Zamagni, professore dell’Università di Bologna, Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, Giovanna Gregori, direttore esecutivo di AIDAF, Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria, Lorenzo Fioramonti, ex ministro dell’Istruzione, Mauro Del Barba, presidente di Assobenefit e promotore della legge istitutiva delle Società Benefit e il co-fondatore di NATIVA, Paolo Di Cesare.
Le aziende partecipanti hanno formalizzato nello statuto una clausola di beneficio comune, impegnandosi su diversi obiettivi. Tra questi ci sono l’inclusione sociale e pari opportunità (70%), per la promozione di ambienti di lavoro inclusivi e accesso al lavoro per categorie svantaggiate; la sostenibilità ambientale (65%), per ridurre l’impatto ecologico e incentivare l’uso di materiali eco-compatibili; l’innovazione responsabile (58%), per lo sviluppo di tecnologie sostenibili e digitalizzazione; la valorizzazione delle comunità locali (54%) per sostenere progetti sociali e culturali.
Un risultato importante visto che, nonostante le microimprese rappresentino il 74% delle società benefit in Italia, come dicono le ultime ricerche, il loro percorso verso la sostenibilità è spesso ostacolato da sfide come la mancanza di risorse finanziarie, la scarsità di competenze specifiche e la complessità normativa. Questo divario è evidente considerando che l’incidenza, soprattutto sotto il profilo qualitativo, delle società benefit tra le grandi aziende è oltre 15 volte superiore rispetto alle microimprese.
Via alla seconda fase
Nell’appuntamento tenutosi al Campidoglio non sono stati solo presentati i risultati della prima fase del progetto. È stata infatti l’occasione per lanciare la seconda edizione del programma, aperto a tutte le aziende con sede legale o operativa a Roma e provincia. Si punta quindi a coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese, per continuare a sostenere il percorso di Roma come Capitale dello sviluppo sostenibile.
“Con Roma Impresa Comune, la Capitale si afferma come un laboratorio internazionale di innovazione imprenditoriale, dove profitto e impatto positivo su ambiente e società si integrano in un modello unico – ha dichiarato l’assessora Monica – questa best performance renderà Roma non solo un punto di riferimento per un modo di fare impresa inclusivo e sostenibile, ma anche una città sempre più attrattiva per investitori e professionisti attenti ai criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Grazie al progetto Roma Impresa Comune – ha aggiunto – è stato superato il nodo che penalizza le piccole aziende offrendo loro accesso a formazione gratuita, consulenze condivise e una rete di valore che ha amplificato l’impatto complessivo, rendendo la trasformazione non solo realizzabile, ma anche efficace”.
Le esperienze delle società benefit
L’assessora Lucarelli ha voluto anche citare alcuni esempi tangibili delle aziende divenute “società benefit: “Europe Hotel, che con il progetto “Soggiorno Sereno” offre ospitalità gratuita a malati e familiari nei momenti più difficili; Tonygraf, che ha finanziato l’acquisto di un veicolo per il trasporto gratuito di persone con disabilità motorie, dimostrando un impegno concreto per l’inclusione sociale; o Zelato, una piccola gelateria che sta lavorando per installare pannelli fotovoltaici nelle scuole del quartiere San Lorenzo, creando una comunità energetica sostenibile. Un impegno che si affianca all’esempio emblematico di Teleperformance, che durante il suo percorso verso la trasformazione in impresa benefit ha potenziato il programma Dock Startup Lab, già centrale nella CTE Roma, favorendo l’imprenditoria giovanile e la nascita di nuove imprese. E ancora, Sinkronire sta sviluppando le “100 idee a impatto positivo per la città”, Sensoworks propone innovativi sistemi di monitoraggio per la sicurezza dei cittadini e Gema si impegna per ottenere la certificazione della parità di genere. Sono tutte storie che parlano di un cambiamento reale, in cui imprese, istituzioni e cittadini collaborano per trasformare Roma in un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. La strada è tracciata – conclude Lucarelli – e Roma Capitale è pronta a guidare questo cambiamento”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link