Al mercato delle criptovalute non è piaciuta la criptovaluta di Trump

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Quando lo scorso novembre Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti il bitcoin e diverse altre popolari criptovalute sono aumentate enormemente di valore. Durante la campagna elettorale Trump si era definito un loro grande sostenitore ed esperti e investitori si erano convinti che dopo anni di scarsa fiducia da parte della finanza tradizionale per le criptovalute fosse arrivato il momento in cui entrare nell’economia istituzionale, grazie al sostegno del nuovo presidente. Molti investitori speravano anche che Trump avrebbe fatto approvare nuove norme più favorevoli alle criptovalute, che avrebbero fatto aumentare i loro guadagni.

Invece, tre giorni prima del suo insediamento, Trump ha creato una propria criptovaluta, e più precisamente un meme coin, una forma di criptovaluta altamente speculativa che spesso viene indicata come la prova che tutto il settore è volubile e inaffidabile. Poco dopo anche Melania Trump, la first lady, ha creato la propria criptovaluta, in una mossa che è sembrata un tentativo di fare soldi facili approfittando dell’entusiasmo dei sostenitori del nuovo presidente.

– Leggi anche: Il grande entusiasmo per le criptovalute dopo l’elezione di Trump

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In questi giorni di conseguenza molti operatori del settore hanno criticato duramente la creazione delle criptovalute di Trump e di sua moglie. Hanno sostenuto che, anziché aiutare il mercato a diventare più istituzionale, Trump si sia occupato soltanto dei propri guadagni immediati, creando ancora più sfiducia attorno alle criptovalute. «Quando ho visto (la criptovaluta di Trump) mi sono rattristato. Mi è sembrata una mossa scadente e da arraffoni», ha detto ad Associated Press Tom Schmidt, che lavora per la società di criptovalute Dragonfly.

I meme coin sono tipi di criptovalute particolari. Benché condividano di fatto gli stessi princìpi economici e tecnologici dei bitcoin e delle criptovalute tradizionali, sono pensati esplicitamente come beni speculativi, che assomigliano più a oggetti collezionabili che a una valuta. Gli investitori comprano meme coin perché sono legati a fenomeni di internet (da qui la parola “meme”) o a personaggi famosi, come appunto Donald Trump. Ma quando molte persone comprano lo stesso meme coin, questi aumentano di valore, per le normali leggi del mercato, fino a diventare un fenomeno economico di rilievo.

– Leggi anche: Una criptovaluta nata per scherzo è diventata la decima al mondo

Il meme coin di Trump si scambia con il simbolo $TRUMP, mentre quello di Melania Trump, presentato poco dopo, con il simbolo $MELANIA. Al momento l’80 per cento della fornitura di $TRUMP esistente appartiene a CIC Digital, una società di proprietà di Trump.

Sul sito in cui è presentata l’iniziativa è scritto piuttosto chiaramente che i meme coin di Trump servono soltanto per sostenere economicamente il presidente: «I Trump Memes sono pensati come un’espressione di sostegno per, e di interazione con, gli ideali e i valori rappresentati dal simbolo $TRUMP».

Questo genera un grosso conflitto di interessi, perché il governo di Donald Trump è chiamato a regolamentare il mercato delle criptovalute mentre il presidente e la first lady guadagnano potenzialmente milioni di dollari proprio da una criptovaluta altamente speculativa. «Chiamatemi vecchio stile ma penso che i presidenti dovrebbero concentrarsi sul governo del paese», ha detto al Financial Times Nic Carter, uno dei membri della società di investimenti in criptovalute Castle Island Ventures e un sostenitore di Trump. «Per non parlare dell’ovvio conflitto di interessi, visto che Trump può decidere le norme che regolano il mercato».

Gli oppositori di Trump sono stati ancora più duri: «Trump ha creato un modo di aggirare le leggi anticorruzione e sulla sicurezza nazionale, consentendo a chi fosse interessato di trasferire denaro anonimamente a lui e alle persone a lui vicine», ha detto Maxine Waters, deputata Democratica che fa parte della Commissione sui servizi finanziari del Congresso.

Dal momento della sua presentazione venerdì scorso il meme coin di Trump è cresciuto enormemente, fino a un picco di valore di 8,4 miliardi di dollari (che è il valore di tutti i “meme coin” $TRUMP messi in circolazione). Ma quando il giorno dopo anche la first lady ha presentato il “meme coin” $MELANIA, $TRUMP è crollato di valore. Questo perché, probabilmente, molti investitori hanno capito che le due criptovalute non avevano un particolare valore come investimento, ed erano soprattutto un espediente del presidente o dei suoi collaboratori per capitalizzare sulla sua notorietà.

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Per Trump non è stata un’operazione del tutto nuova. Fin dall’inizio della sua carriera di imprenditore Trump ha usato il proprio nome e la sua immagine pubblica per vendere prodotti a lui associati, dagli hotel ai libri alle Bibbie, passando per gli orologi e le bistecche. È possibile che Trump, che non è un esperto di criptovalute, abbia considerato il meme coin che porta il suo nome come uno dei tanti business di questo tipo. Trump ha parlato del suo meme coin per la prima volta a cinque giorni dalla sua presentazione, dicendo: «Mah, non so se ne ho beneficiato. Non so quanto valga. Non ne so molto se non che l’ho lanciato. Ho sentito che ha avuto molto successo. Non ho guardato. A quant’è oggi?».



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