della redazione con dati di Oxfam, Onu, IPS e Banca Mondiale
Pagine Esteri, 22 gennaio 2025 – Sradicare la povertà e, più di tutto, ridurre le disuguaglianze diventa sempre più difficile in un sistema capitalista globale. Anzi, si fanno continui passi indietro a causa del liberismo dominante. Un nuovo rapporto della ong internazionale Oxfam, “Takers Not Makers“, rileva che solo nel 2024 i miliardari hanno accumulato 2 trilioni di dollari di ricchezza e ogni settimana sono nati quattro nuovi miliardari.
“Non solo il tasso di accumulo di ricchezza dei miliardari è accelerato ― di tre volte ―, ma anche il loro potere. E l’aumento dei miliardari genera quello dei trilionari. A questo ritmo, vedremo almeno cinque trilionari in un decennio”, denuncia Ofxam. Nel frattempo, aggiunge la ong, il numero di persone che vivono in povertà (circa 3,5 miliardi) è rimasto pressoché invariato dal 1990.
Secondo le Nazioni Unite, se gli attuali modelli persistono, il 7% della popolazione mondiale, ovvero circa 575 milioni di persone, potrebbe ancora ritrovarsi intrappolata nella povertà estrema entro il 2030, con una concentrazione significativa nell’Africa subsahariana.
“Il nostro mondo, in cui l’1% più ricco possiede più del 95% della popolazione totale, non è sulla buona strada per porre fine alla povertà, né per affrontare la portata della crisi climatica. Gli sforzi sono vanificati da livelli estremi di disuguaglianza economica. Il numero di persone che oggi vivono al di sotto della soglia di povertà di 6,85 dollari è vicino a quello del 1990”, denuncia Nabil Ahmed, direttore per la giustizia economica e razziale di Oxfam America. “Abbiamo bisogno di azioni che includano la tassazione degli ultraricchi, l’investimento in beni pubblici e non la loro privatizzazione, la rottura dei monopoli e la riscrittura delle regole globali dal debito sovrano”, aggiunge Ahmed.
La Banca Mondiale calcola che se gli attuali tassi di crescita continueranno e la disuguaglianza non diminuirà, ci vorrà più di un secolo per porre fine alla povertà.
Nel 2024, il numero di miliardari è salito a 2.769, rispetto ai 2.565 del 2023. La loro ricchezza complessiva è aumentata da 13 trilioni di dollari a 15 trilioni in soli 12 mesi. Questo è il secondo aumento annuale più elevato della ricchezza dei miliardari. La ricchezza dei dieci uomini più ricchi del mondo è cresciuta in media di quasi 100 milioni di dollari al giorno: anche se perdessero il 99% della loro ricchezza da un giorno all’altro, rimarrebbero miliardari.
Questa ricchezza in continua crescita è resa possibile da una concentrazione monopolistica del potere, con i miliardari che esercitano sempre più influenza sulle industrie e sull’opinione pubblica. L’analisi economica di esperti internazionali dimostra che le imposte sulla ricchezza sbloccherebbero miliardi di dollari per combattere la povertà.
Il rapporto di Oxfam include dati fondamentali:
Il 60 percento della ricchezza dei miliardari deriva oggi da eredità, potere monopolistico o legami clientelari.
Nel 2023, l’1% più ricco dei paesi del Nord del mondo, come Stati Uniti, Regno Unito e Francia, ha sottratto 30 milioni di dollari all’ora dal Sud del mondo attraverso il sistema finanziario.
I paesi del Nord del mondo controllano il 69% della ricchezza mondiale, il 77% della ricchezza dei miliardari e ospitano il 68% dei miliardari, nonostante rappresentino solo il 21% della popolazione mondiale. Pertanto, è essenziale cancellare i debiti, soprattutto del Sud del mondo, e porre fine al predominio dei paesi ricchi e delle aziende sui mercati finanziari e sulle regole commerciali. Ciò significa rompere i monopoli, democratizzare le regole sui brevetti e regolamentare le aziende per garantire che paghino salari dignitosi e limitino lo stipendio dei manager.
Occorre, sollecitano varie voci internazionali, ristrutturare i poteri di voto nella Banca Mondiale, nel FMI e nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per garantire un’equa rappresentanza dei paesi del Sud del mondo. Infine le ex potenze coloniali devono affrontare il danno duraturo causato dal loro dominio passato su decine di paesi e popoli – ancora presente di fatto specie in Africa – offrire scuse formali e fornire riparazioni alle comunità colpite.
Il rapporto completo di Oxfam è disponibile su: https://oxfam.box.com/s/v8qcsuqabqqmufeytnrfife0o1arjw18
Leggi anche
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link