Roma, 21 gennaio 2025 – Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte costituzionale. La sua elezione è avvenuta questa mattina all’unanimità.
Giovanni Amoroso eletto presidente della Corte Costituzionale
Eletto alla Consulta dai magistrati di Cassazione il 26 ottobre 2017, Amoroso è vicepresidente della Corte dal 12 dicembre 2023 e, dal 21 dicembre scorso, dopo la fine del mandato di Augusto Barbera, è stato presidente facente funzioni. Il suo mandato alla Corte terminerà nel novembre 2026.
È sposato e padre di due figli; ha quattro nipoti. Ha conseguito con lode il diploma di laurea in giurisprudenza nel 1971 presso l’Università degli studi La Sapienza di Roma, discutendo una tesi in economia politica sul tema “Corso dei cambi e bilancia dei pagamenti”
È stato un magistrato della Corte di cassazione, presidente della sezione lavoro (dal 2016), componente delle Sezioni Unite civili (dal 2006) e direttore dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo. È stato anche consigliere di cassazione presso la sezione lavoro e presso la terza sezione penale.
In precedenza è stato anche docente universitario di diritto civile all’Università degli Studi di Macerata e di diritto costituzionale presso la Libera Università Mediterranea di Casamassima.
È autore di numerose pubblicazioni di diritto del lavoro, giustizia costituzionale, diritto civile e procedura civile.
La Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale rappresenta il massimo organo di garanzia e di controllo sul rispetto e la compatibilità dei principi contenuti nella carta non solo con le norme ma anche con i comportamenti tenuti dalle istituzioni. In base all’articolo 134 della costituzione infatti la Corte giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge emanati dallo Stato e dalle Regioni. È competente poi anche nel dirimere i conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le Regioni o tra le Regioni. Inoltre si esprime nel caso in cui il Parlamento riunito in seduta comune metta in stato d’accusa il Presidente della Repubblica. Si esprime anche sull’ammissibilità dei quesiti referendari in base a quanto stabilito dalla Costituzione.
Attività di magistrato
Ha svolto le funzioni di pretore penale presso la pretura di Bergamo (1976-1980) e di pretore del lavoro presso la pretura di Roma (1980-1984).
Nel 1984 è stato assegnato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione, dapprima come magistrato di tribunale (1984-1989) e poi come magistrato d’appello (1996-2000), venendo applicato alla Sezione Lavoro e partecipando ai collegi come relatore e poi estensore delle pronunce adottate.
Nel periodo 1986-1989 è stato applicato al Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione, tenendo anche corsi di apprendimento del sistema Italgiure delle banche dati della Corte.
Dal 1990 al 1996 è stato collocato fuori ruolo della magistratura in quanto assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale Renato Granata. Successivamente – rientrato in ruolo come magistrato d’appello applicato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione – ha proseguito dal 1996 al 1999 come assistente di studio a tempo parziale del giudice costituzionale Renato Granata, eletto presidente della Corte.
In seguito, dal 1999 al 2008, rimanendo in ruolo come magistrato della Corte di cassazione, è stato assistente di studio del giudice costituzionale e poi presidente Franco Bile.
Nominato consigliere di cassazione nel 2000, è stato dapprima assegnato alla Terza Sezione penale della Corte di cassazione con applicazione alla Sezione Lavoro e successivamente a quest’ultima con applicazione alla Terza Sezione penale, svolgendo sempre contemporaneamente funzioni di legittimità sia nel settore civile che in quello penale.
Conseguita l’idoneità alle funzioni direttive superiori, dal marzo 2006 è stato assegnato anche alle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione come consigliere e poi come Presidente di sezione.
Nel febbraio del 2013 è stato nominato direttore aggiunto dell’Ufficio del Massimario della Corte e successivamente direttore dello stesso Ufficio.
Nel febbraio del 2015 è stato nominato presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione Lavoro.
Nel giugno del 2015 è stato destinato anche alle Sezioni Unite civili come presidente di sezione non titolare, venendo altresì designato come coordinatore delle Sezioni Unite civili.
Altre esperienze professionali
È stato coordinatore della segreteria scientifica della Commissione ministeriale presieduta dal prof. Giuseppe Tarzia per la revisione del codice di procedura civile (1994-1995).
È stato componente della prima Commissione tecnica del Consiglio Superiore della Magistratura per la valutazione della capacità scientifica e di analisi delle norme per l’accesso alla Corte di cassazione come consigliere e alla Procura Generale come sostituto Procuratore Generale.
Dal 2006 al 2017 è stato delegato del Primo Presidente della Corte di cassazione per le relazioni con le associazioni sindacali del personale della Corte.
È stato giudice tributario dal 1978; da ultimo, fino al 2017, è stato presidente di sezione della Commissione tributaria provinciale di Roma.
È stato presidente della commissione di esame per avvocato cassazionista (2015).
È stato relatore in numerosi seminari e convegni, anche della Scuola Superiore della Magistratura..
Docente
Ha tenuto un corso integrativo biennale di diritto civile presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Macerata (1988-1989).
Ha avuto incarichi di docenza di giustizia costituzionale per vari anni presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Bari LUM e la scuola di specializzazione per professioni legali dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Pubblicazioni
Ha numerose pubblicazioni (voci enciclopediche, articoli, note a sentenze, in numero superiore a 120) in varie aree tematiche (diritto del lavoro, diritto costituzionale, diritto civile, diritto processuale civile) tra cui:
- “Il giudizio civile di cassazione” (2023), terza edizione, Giuffré Francis Lefevre Editore;
- “Articolo 18 Statuto dei lavoratori” (2022), Cacucci Editore;
- “Leggi di interpretazione autentica e controllo di costituzionalità” (2018), Aracne Editore;
- “L’impresa familiare” (1998), CEDAM Editore;
- “Il giudizio costituzionale” (2020), seconda edizione, Giuffré Francis Lefevre Editore, unitamente al prof. Giampaolo Parodi;
- Diritto del lavoro – in quattro volumi (2013-2016), Giuffré Editore, unitamente al Pres. Vincenzo Di Cerbo e al prof. Arturo Maresca.
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