«Democrazie a rischio, fateci pagare più tasse e distribuite la ricchezza»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


«La ricchezza non è più semplicemente una questione di valore. È una questione di controllo. Se voi, leader politici, continuerete a trascurare la crisi derivante da questa vertiginosa concentrazione di ricchezza, le già vacillanti fondamenta delle nostre sudate democrazie subiranno ulteriori danni». A scriverlo non è una qualche sigla comunista ma un gruppo di miliardari convinti che l’influenza dei super-ricchi sulla presidenza Trump sia una minaccia per la stabilità globale. Se le foto di Musk, Bezos e Zuckerberg in prima fila per l’insediamento del 47° presidente Usa hanno fatto il giro del mondo, i due terzi dei milionari residenti in paesi appartenenti al G20 non sono contenti di quanto sta avvenendo. Prima, il 20 gennaio, hanno scritto sul Patriotic Millionaires International un testo per sottolineare che «il declino dell’America è lungi dall’essere finito con l’oligarchia di Trump e Musk»: «Da tempo diciamo che l’America è un’oligarchia. Ma non è mai stato così chiaro come in questo fatidico giorno della storia americana, quando abbiamo assistito al giuramento di un presidente miliardario affiancato dagli oligarchi più ricchi e potenti del Paese».

Poi, all’indomani del giuramento e del primo discorso del tycoon per il secondo mandato alla Casa bianca, oltre una lettera aperta scritta guardando al World economic forum di Davos, hanno diffuso un sondaggio da cui risulta che il 63% dei milionari di tutto il mondo ritiene che l’influenza dei super ricchi sulla presidenza Trump sia una minaccia per la stabilità globale. Il sondaggio è stato pubblicato insieme a We Must Draw The Line, una lettera aperta di milionari e miliardari che esorta i leader eletti ad affrontare «l’impatto corrosivo della ricchezza estrema sulle nostre democrazie e sulla società in generale». A firmarla sono 370 facoltose personalità residenti in 22 diversi Paesi. Nel tesato viene chiesto ai leader presenti a Davos di porre un freno all’enorme concentrazione di ricchezza che compromette la qualità delle nostre democrazie e la tenuta della coesione sociale.

Tra i firmatari dell’appello, sostenuto da organizzazioni come Patriotic millionaires, TaxMeNow, Millionaires for Humanity e anche Oxfam, figurano Abigail Disney, Marlene Engelhorn, Brian Eno e Richard Curtis. «È facile considerare l’elezione di una figura come Donald Trump come un’aberrazione, ma non è questo il caso», ha dichiarato Disney, che fa parte dei Patriotic Millionaires. «Trump, insieme al suo “migliore amico” Elon Musk, sono il risultato di decenni di inerzia dei leader mondiali, incapaci di arginare livelli di disuguaglianza sempre più estremi. Difficile essere ottimisti per i prossimi quattro anni – e forse anche più – ma se la politica vuole fare qualcosa per garantire la stabilità delle nostre democrazie, non deve far altro che tassare di più i ricchi come me». 

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Dal sondaggio, ha cui hanno partecipato quasi tremila milionari residenti in paesi del G20 (per la precisione, 2.902 persone con un patrimonio investibile superiore a 1 milione di dollari, esclusa la casa) emerge che per due terzi degli intervistati i super-ricchi hanno interferito in modo improprio nelle elezioni Usa. Oltre il 70% concorda sul fatto che i super ricchi influenzino in modo sproporzionato l’opinione pubblica e che il potere di influenza dei super-ricchi stia portando ad un calo di fiducia dei cittadini verso la democrazia e le istituzioni. Analoga la percentuale di quanti sono favorevoli a un aumento delle tasse sui super-ricchi, per ridurre le disuguaglianze e aumentare gli investimenti nei servizi pubblici.

In merito alla campagna, Marlene Engelhorn, attivista e cofondatrice di TaxMeNow, ha dichiarato: «I super ricchi si stanno comprando più ricchezza e più potere mentre il resto del mondo vive nella paura economica. Non abbiamo più accesso a mezzi di comunicazione liberi e corretti. I nostri sistemi politici e legali possono essere comprati, e le nostre democrazie sono su un terreno molto precario. Per il bene di tutti noi, in ogni Paese, dobbiamo affrontare questo problema, ora. I politici devono mostrare il loro coraggio, devono tassare i super ricchi».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link