Il Perugia crolla nel derby contro il Gubbio: mancano cuore e grinta

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Sconfitta amara, amarissima, per il Perugia nel derby contro il Gubbio. Una rete di Giacomo Rosaia al 92’ ha condannato i biancorossi allenati da Lamberto Zauli, in una serata che ha lasciato strascichi pesanti non solo in termini di classifica, ma soprattutto per l’atteggiamento mostrato in campo. Troppo poco, ancora una volta, da parte del Grifo, che ha dato la sensazione di non avere fame e determinazione per portare a casa punti preziosi in un derby così sentito.

Il Perugia, che fuori casa continua a essere un’incognita, rimane la squadra, insieme al Milan Futuro, con il peggior rendimento esterno: una sola vittoria in trasferta, maturata sul campo dell’Ascoli a metà ottobre. Un dato preoccupante, ulteriormente aggravato dal fatto che persino il fanalino di coda Legnago Salus ha fatto meglio. Con questa sconfitta, il Perugia si trova ora in una pericolosa zona di mezzo: tre punti sopra i play-out, ma scavalcato dal Gubbio, che occupa l’ultimo posto utile per i play-off.

Un Perugia senza fame e mordente cade in casa del Gubbio: serve una svolta

Troppo poco quello mostrato ieri sera dal Perugia, nonostante un buon approccio iniziale. Nei primi minuti, il Grifo sembrava poter dire la sua, ma con il passare del tempo il Gubbio ha preso il controllo del match. I rossoblù hanno dimostrato maggiore voglia di vincere, dominando nei duelli e recuperando praticamente tutte le seconde palle.

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Un’occasione clamorosa l’ha avuta Montevago, che su un perfetto cross di Leo ha mancato l’impatto con il pallone da pochi metri. Da lì in poi, il centrocampo del Perugia, con Torrasi e Giunti, è stato sopraffatto dall’intensità e dalla qualità della coppia Rosaia-Iaccarino, che ha dettato legge nella mediana.

L’espulsione di Torrasi per doppia ammonizione nel finale ha ulteriormente complicato le cose per il Grifo. Paradossalmente, proprio con un uomo in meno, il Perugia ha creato le sue migliori occasioni, prima con Cisco, che ha impegnato Venturi, e poi con Montevago, che ha visto il suo tiro respinto da un grande intervento dello stesso portiere rossoblù. Queste fiammate non sono bastate, e il colpo di testa vincente di Rosaia ha siglato una sconfitta che pesa come un macigno.

Le note positive: Di Maggio e Matos

Non tutto è da buttare nella serata storta del Grifo. Tra le poche note positive si possono annoverare la crescita del giovane Di Maggio, sempre più protagonista gara dopo gara, e le giocate di Matos, che con la sua velocità ha messo in difficoltà più volte la difesa del Gubbio.

Per il resto il buio è totale. Anche Lamberto Zauli non è esente da critiche: il mancato cambio di Torrasi, ammonito e in evidente calo fisico, è stato un errore che ha inciso sul finale. I subentrati, poi, hanno dato un contributo pressoché nullo: Cisco non ha ancora ritrovato la forma migliore dopo l’infortunio, mentre Broh ha sbagliato praticamente ogni giocata.

Sul gol decisivo di Rosaia, la retroguardia del Perugia ha palesato gravi lacune: poca concentrazione, troppa passività, e un atteggiamento che non può essere accettabile in un derby così importante. Preoccupante anche il dato disciplinare: con l’espulsione di Torrasi, salgono a sette i cartellini rossi rimediati dal Perugia in questa stagione, il secondo consecutivo dopo quello di Mezzoni contro il Carpi. È una tendenza che il Grifo deve assolutamente correggere per non compromettere ulteriormente il proprio cammino.

Un andamento preoccupante

C’è un dato che non lascia spazio a interpretazioni: ogni volta che il Perugia vince, la partita successiva la perde. È successo in tutte e sei le vittorie ottenute finora, e la sconfitta contro il Gubbio conferma questa inquietante statistica. Con il mercato che chiude il 3 febbraio, la società è chiamata a intervenire con decisione, soprattutto nel reparto offensivo. Montevago, l’unica punta rimasta dopo l’addio di Sylla al Monopoli, ha bisogno di supporto e alternative valide per garantire un attacco più incisivo. Ora il Grifo è atteso da un banco di prova impegnativo contro il Pescara, che si trova a quota 42 punti ma non vince da sei partite. Una sfida complicata contro una squadra in cerca di riscatto, esattamente come il Perugia.



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