Territorio e ospitalità, tradizioni ed enoturismo, a Casa Comerci si racconta l’identità familiare che ha caratterizzato tutte le scelte dell’azienda: oggi sono 45.000 le bottiglie prodotte nel cuore della Costa degli Dei su una distesa di 15 ettari di vigneti che guardano l’Etna da un lato e l’Aspromonte dall’altro.
Qui l’avvocato Domenicoantonio Silipo ha deciso di rilanciare l’azienda di famiglia puntando tutta l’attenzione sulle varietà autoctone come il Magliocco Canino e il Greco Bianco, sperimentando diversi tipi di vinificazione che oggi danno vita a tutta la gamma dei vini della bella realtà calabrese. Volto dell’azienda è Rosa Comerci che accompagna ospiti e winelovers in un percorso enologico che affonda le proprie radici in un tempo lontano: tra le diverse attività, oltre le degustazioni ed i corsi di cucina tipica della gastronomia locale, è possibile soggiornare nelle tre camere della struttura, usufruire della piscina che si erge sui vigneti e partecipare alla vendemmia.
Varietà autoctone ed enoturismo sono oggi i due pilastri su cui si fonda l’attività dell’azienda che ha sede a Nicotera, città della Dieta Mediterranea: «In questa parte d’Italia viviamo un tempo slow, dove questo significa che abbiamo tanto da dedicare alle ore della nostra giornata e i principi che ci accompagnano nel corso delle attività quotidiane, che sono fortemente apprezzate dai turisti che vengono a trovarci – precisa Rosa Comerci -. Qui si fa viticoltura da diversi secoli, ma si fa fatica a emergere, nonostante in tutta la Calabria si producano vini di alta qualità e fortemente territoriali».
Già nel 1571 Gabriele Barrio, il primo storico della Calabria, parla di un vino “famoso” proveniente da Filocastro, comune di cui, fino al 1830, Limbadi, comune limitrofo a Nicotera, era frazione. Girolamo Marafioti, discepolo del Barrio, nell’opera che completa l’excursus storiografico sulla Calabria, raccontava che le campagne di Nicotera “abbondano di vino” e anche la storia di Casa Comerci affonda le sue radici alla fine del 1800.
Il legame con il territorio e le sue tradizioni è il principio di base delle scelte effettuate in azienda: «L’utilizzo di vitigni autoctoni, in particolare il Magliocco Canino caratteristico di piccole aree della Calabria, lavorati in purezza ne sono l’esempio più evidente – continua la produttrice calabrese – questo vitigno, simbolo della regione, trova in questa cantina una nuova vita grazie a tecniche di vinificazione moderne che esaltano le sue caratteristiche uniche».
Il risultato sono vini dal carattere deciso, con profumi intensi e una struttura che ricorda i rossi da lungo affinamento delle langhe: oltre il Magliocco Canino, la cantina di Nicotera ha puntato sul Greco Bianco che grazie anche al suo potenziale di invecchiamento è senza dubbio la varietà a bacca bianca principe della Calabria.
Viticoltura ed enoturismo in un areale che si trova a pochi chilometri da Tropea e da Vibo Marina e che vanta un importante primato che la rende unica: fu la sede della ricerca dell’antropologo e scienziato americano Ancel Keys che diede vita alla famosa codificazione della Dieta Mediterranea.
Tra le etichette più rappresentative spiccano Granàtu, un rosato da Magliocco Canino e di carattere ma perfetto per l’aperitivo o per accompagnare pietanze estive, Rèfulu da uve di Greco Bianco e ‘A Batia, un rosso di grande eleganza, ottenuto da uve Magliocco in purezza. Si distingue per le note di frutti rossi, spezie e una tannicità equilibrata, di recente abbiamo avuto il piacere di degustare una verticale di diverse annate.
Persegue l’obiettivo di fare il vino dal Magliocco canino lavorato in purezza, per assecondare la vocazione ampelografica del territorio e per continuare a produrre in linea con il gusto e la capacità evocativa del passato. I vigneti si sviluppano su due corpi aziendali a pochi chilometri tra di loro. Sono condotti a regime biologico dal 2009, adottando tecniche di coltivazione mirate al rispetto dell’ambiente e della natura.
VIGNA BADIA
Si trova intorno alla casa di famiglia e alla cantina, ed è composta da 2 piccoli vigneti, uno vicino all’altro, completamente rinnovati nel 2001 per un totale di poco meno di 2 ettari. Il terreno ha una composizione sabbio-limoso e le vigne sono allevate, su portainnesti Paulsen 1103, a Guyot monolaterale con 4-5 gemme per tralcio. I 60 filari sono mantenuti da capotesta in Corten e si sviluppano sull’asse nord-sud. Questa vigna è solo di Magliocco Canino.
VIGNA SANT’ANDREA
Nel 2008 l’azienda si è dotata di un altro più grande vigneto della estensione di 13 ettari in contrada Sant’Andrea di Limbadi. Il terreno è adagiato su una dolce collina che guarda il Mare Tirreno. Ha una composizione prevalentemente sabbio-limoso. In questo vigneto ci sono 10 ettari di Magliocco Canino e 3 ettari di Greco Bianco. Le vigne sono oggi allevate in parte a Guyot monolaterale con 4-5 gemme per tralcio(magliocco canino), in parte a Cordone Speronato (greco bianco), entrambi i vitigni su portainnesti Paulsen 1103. I 294 filari sono mantenuti da capotesta in Corten, si sviluppano sull’asse nord-sud nella parte più declive del vigneto(greco bianco), e sull’asse est-ovest nella parte pianeggiante(magliocco canino). Intorno al vigneto si estende anche il nostro piccolo oliveto.
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