in casa avevano 35 kg di droga

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Un vero e proprio emporio della droga, oltre 35 chili che gli procurava un guadagno di 10.000 euro al giorno. Una giovane coppia di fidanzatini in poco tempo si era trasformata in Bonnie e Clyde dello spaccio ad alti livelli. Lui 27 anni, lei 25, incensurati, avevano ideato tutta una serie di accorgimenti per non essere intercettati né dalla polizia ma neanche dai trafficanti più pericolosi. Avevano messo su una rete capace di spacciare una miriade di sostanze stupefacenti: fra le quali l’Lsd, oppio, anfetamina, ketamina, cocaina e non solo di colore bianco ma anche quella più pregiata in sali rosa.

LA PERQUISIZIONE

Quando, finalmente, la polizia, li ha arrestati durante la perquisizione domiciliare da sotto il letto sono spuntate due valigie con chili e chili di sostanze stupefacenti. Non solo, ma in una tasca di “Bonnie” sono saltate fuori banconote per 10.000 euro, ossia il guadagno di una giornata.
«Siete stati bravi – hanno esclamato i fidanzatini ai poliziotti – non abbiamo capito come siete arrivati a noi».
La coppia per mesi ha spadroneggiato in diversi quartieri come l’Appio, il Tuscolano, Marconi. Si muoveva a bordo di una vecchia Citroen C4, un’auto che non dava nell’occhio.
I due si spostavano a bassa velocità e si accertavano di non essere seguiti da nessuno. Si fermavano per alcuni minuti nelle aree di sosta proprio per avere in mano la situazione: verificare di non essere seguiti neanche da pattuglie in borghese.
Poi la coppia si preoccupava di girare in strada avendo con sé solo un quantitativo molto basso di modo che, se fosse stata fermata dalle forze dell’ordine, avrebbe detto che la droga era per uso personale. E gli investigatori ancora non sono riusciti a risalire al canale di approvvigionamento usato dalla coppia. Questo è ancora un mistero tutto da chiarire.

LE INDAGINI

Ma come sono stati individuati Bonnie e Clyde? Un pomeriggio un’auto della polizia ha visto la C4 avvicinarsi al marciapiede. E’ scesa la donna che ha recapitato nelle mani di un passante una bustina per avere indietro dei soldi. In questo modo i poliziotti sono riusciti a chiudere il cerchio. L’acquirente è stato bloccato ed è stato verificato che la bustina conteneva cocaina. Così le manette sono scattate anche per i due fidanzatini. Lui è stato trovato in possesso dei trenta grammi di cocaina. Ma fino a quando non è stata effettuata la perquisizione domiciliare i poliziotti erano convinti di avere preso dei pesci piccoli: spacciatori di piccolo cabotaggio.
I due, infatti, essendo stati arrestati in flagranza di reato dovevano essere soggetti a perquisizione. Gli agenti sono andati nel loro domicilio in via Pupinia a Torre Gaia. Nei locali sembrava tutto regolare fino a quando gli investigatori non hanno alzato il letto: vi erano custodite due valigie con oltre trentacinque chili di droga di vario tipo.

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IL SEQUESTRO

Un vero supermercato dello spaccio. Le sostanze rinvenute sono state Lsd in 975 francobolli, sostanze oppiacee, anfetamina, hascisc, ketamina, mdma, mefedrone, cocaina bianca e rosa. Sostanze pericolosissime che in passato qui a Roma hanno spezzato giovani vite. La ketamina è un farmaco con proprietà anesteniche e analgesiche usato in veterinaria, soprattutto per i cavalli e appartiene alla classe dei farmaci dissociativi in quanto provoca una dissociazione tra mente e corpo. Se assunto in dose massiccia, da sballo, può portare rapidamente alla morte. Poi ci sono una gran quantità di francobolli di Lsd, o acido lisergico. L’acido può causare gravi danni cerebrali. Spesso è capitato che assuntori siano regrediti a livello cognitivo.
Gli investigatori vogliono capire come la coppia, senza un’apparente esperienza, abbia fatto a mettere le mani sul mare di droga. E’ possibile che qualcuno, delle gerarchie più alte della malavita, possa avergliela consegnata per custodirla. Ma questa ipotesi, almeno per ora, rimane remota. Sono stati trovati dentro l’abitazione degli appunti scritti a mano. Potrebbero essere importanti per individuare i clienti ed anche ai fornitori.

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