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Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Da sinistra Lorenzo Malpaga, Lorenzo Cattani, Mauro Capra, Michele Bernabè, Luigi Stefani, Paul Nicolodi, Fabio De Polo

TRENTO. Nella sala conferenze della Banca per il
Trentino Alto Adige, l’ANBI del Trentino Alto Adige (Associazione Nazionale
Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari), ha rilanciato l’urgenza di
interventi di prevenzione, mitigazione e contenimento del cambiamento climatico
e di razionalizzazione idrica.

Nella sola Unione europea, a seguito di annate agrarie
dove si sono alternati fenomeni estremi di siccità e precipitazioni ben oltre
la media, con numerose alluvioni, gelate primaverili e fenomeni grandinigeni
inediti, si sono registrate perdite economiche quantificabili in 26 miliardi di
euro l’anno.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Di fronte a questa emergenza, i rappresentanti dell’ANBI
del Trentino Alto Adige (Federazione Provinciale dei Consorzi Irrigui e di
Miglioramento Fondiario, Consorzio di Bonifica Foce Isarco-Monte, Consorzio di
Bonifica Foce Passirio-Foce dell’Isarco, Consorzio di Bonifica Monte-Salorno,
Consorzio Trentino di Bonifica e Consorzio di Bonifica Val Venosta), hanno
rilanciato l’importanza di nuovi interventi di adattamento all’emergenza
climatica, per la difesa idrogeologica del territorio e la gestione razionale
della risorsa idrica.

In primo luogo, l’appello è rivolto al Parlamento e al
Governo nazionale. A tale riguardo viene rilevato come nella legge di bilancio
del 2025 non vi sia traccia di questo cambiamento di prospettiva tanto che le
risorse finanziarie stanziate sono solo quelle per le emergenze di pertinenza
del Dipartimento della Protezione civile. Per questi motivi l’ANBI nazionale ha
inteso lanciare oggi in tutta Italia l’Operazione verità sulla centralità
del ruolo dei Consorzi di bonifica e Irrigazione nelle azioni di adattamento e
mitigazione del cambiamento climatico. Analoga attenzione viene richiesta alle
istituzioni locali quali le Province autonome di Trento e Bolzano con le quali
i Consorzi di Bonifica hanno da sempre mantenuto una particolare sintonia
progettuale che li ha portati alla condivisione di programmi essenziali per
l’agricoltura, la razionalizzazione idrica e la protezione civile.

«Complessivamente – ha ricordato Luigi Stefani,
Presidente di ANBI del Trentino Alto Adige e Presidente del Consorzio Trentino
di Bonifica – i Consorzi della regione hanno messo in cantiere per i prossimi
anni nuove opere di prevenzione e di irrigazione per circa 200 milioni di
euro di investimento. È necessario pertanto dare attuazione ai
programmi di sviluppo prospettati dai Consorzi incentivando la manutenzione
ordinaria e straordinaria delle fosse e dei canali di scolo, le opere relative
alla prevenzione e protezione civile, nonché potenziando l’irrigazione di
precisione. È necessaria inoltre una strategia di sistema per
garantire, attraverso specifici Piani irrigui, una politica di
razionalizzazione e di protezione rispetto all’acqua attraverso la pulizia dei
fondali dei bacini idroelettrici esistenti e la creazione di nuove zone di
espansione lungo i fiumi della regione al fine di contenere eventuali piene ed
assicurare l’accumulo idrico in quota della risorsa idrica. Si prospetta
inoltre la necessità di aggiornare periodicamente la mappatura delle zone di
rischio idrogeologico e di individuare una serie articolata di bacini di
accumulo sia per garantire la sicurezza del territorio in caso di eventi
calamitosi, sia per assicurare nei periodi di siccità la risorsa idrica per i
fondovalle e le regioni confinanti.

 È infine opportuno risolvere alla
radice il problema delle perdite della rete idrica pubblica e degli acquedotti,
mentre sul piano culturale si prospetta la necessità di una campagna permanente
sull’uso razionale dell’acqua”.

Nel corso della mattinata sono inoltre state presentate
le opere più significative realizzate dai Consorzi aderenti ad ANBI regionale e
i progetti più significativi messi in cantiere per i prossimi anni.

Fra questi ricordiamo gli interventi di manutenzione
lungo il bacino idrografico del fiume Adige realizzati dal Consorzio Trentino
di Bonifica attraverso 30 stazioni di pompaggio, 70 paratoie di contenimento
dell’acqua e la gestione di 170 chilometri di fosse e canali; opere ed attività
che rivestono un ruolo essenziale sia sul versante della stabilità del
territorio produttivo agricolo, sia nell’ambito della protezione civile.

«Complessivamente – ha ricordato il direttore dell’ente Michele
Bernabè
– il territorio di pertinenza del Consorzio ammonta a 20.000 ettari
da Roverè della Luna a Borgo Sacco. In aggiunta all’importante funzione di
bonifica idraulica, il CTB svolge anche un ruolo determinante nel campo
dell’irrigazione. Fra gli interventi realizzati negli ultimi anni va ricordato
quello portato a termine sul fondovalle dell’Adige fra Zambana, Nave San Rocco
e Grumo con la copertura di 670 ettari con impianti razionali a goccia, sistemi
di automazione e telecontrollo e l’impiego di decine di sonde per rilevare
l’umidità del terreno ed il reale fabbisogno idrico. Opere che hanno comportato
un investimento di 10.200.000 euro finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale
Nazionale. Un altro importante progetto riguarda lo sviluppo irriguo della Val
di Gresta portato a termine in collaborazione con i Comuni di Mori e Ronzo
Chienis e i cinque Consorzi di Miglioramento Fondiario del territorio.

Il progetto è stato finanziato dal PNRR con 10.800.000
euro che serviranno per irrigare 300 nuovi ettari di territorio grazie anche
alla costruzione di un bacino di accumulo di 37.000 metri cubi, due serbatoi di
riserva idrica per l’agricoltura e un nuovo serbatoio per l’acquedotto
comunale. Fra i nuovi progetti del Consorzio ricordiamo quello relativo a
quattro nuove aree di irrigazione che riguarderanno i territori di Chizzola di
Ala, Mattarello, Lavis e Pressano per un totale di 370 ettari ed un investimento
di 11 milioni di euro sulla legge nazionale N° 178, fondi gestiti del Ministero
dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Un ultimo
progetto irriguo è inoltre previsto nella zona di Brentonico per un costo
complessivo di 15 milioni di euro. Fra le iniziative portate avanti dal CTB
relative alla razionalizzazione idrica e alla salvaguardia dell’ambiente vanno
inoltre ricordati i due nuovi impianti di lavaggio a circuito chiuso per mezzi
agricoli realizzati a Mezzocorona e Lavis con investimenti rispettivamente di
550.000 e 360.000 euro. Il Consorzio ha previsto infine la costruzione di 6
nuovi lavaggi lungo l’intera asta dell’Adige per un investimento complessivo di
1.200.000 euro».

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Particolarmente importanti anche gli investimenti
realizzati negli ultimi anni dalla Federazione dei Consorzi Irrigui e di
Miglioramento Fondiario della Provincia di Trento che raggruppa 229 Consorzi di
cui 211 di primo grado e 18 di secondo grado. «Questi Consorzi, ha
ricordato il Presidente della Federazione Mauro Capra, gestiscono
l’irrigazione su una superficie complessiva di 18.500 ettari. Attualmente la
Federazione è impegnata nella realizzazione di progetti per un importo
complessivo di 25.161.000 euro. Inoltre, tramite risorse del PNRR e del Fondo
Nazionale Investimenti Irrigui, sono in attesa di finanziamento opere per un
totale di 42.128.000 euro. La Federazione ha infine elaborato nuove
progettualità da sottoporre al Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e
per la Sicurezza del Settore Idrico (PNIISSI) per un totale di 125.104.000
euro».

Significativi per entità e qualità anche gli investimenti
complessivi riguardanti la Provincia autonoma di Bolzano. Parlando a nome dei
quattro Consorzi di Bonifica operanti in Alto Adige (Consorzio di Bonifica Foce
Isarco-Monte, Consorzio di Bonifica Foce Passirio-Foce dell’Isarco, Consorzio
di Bonifica Monte-Salorno e Consorzio di Bonifica Val Venosta), il Presidente
del Consorzio Monte-Salorno Paul Nicolodi ha ricordato che questi enti «presidiano
attraverso la bonifica idraulica un territorio di 13.000 ettari con 370
chilometri di fosse e canali di scolo e 19 idrovore. Gli investimenti in questo
settore ammontano nell’ultimo quinquennio a 1.850.000 euro, mentre quelli
previsti nei prossimi anni sono di 2.900.000 euro da finanziare. Nel campo
dell’irrigazione, i Consorzi altoatesini gestiscono un comprensorio rurale di
9.300 ettari con investimenti riferiti a nuovi impianti nell’ultimo quinquennio
pari a 45.850.000 euro e previsioni per i prossimi anni di 28.900.000 euro da
finanziare».

A testimonianza della piena sinergia relativa agli
interventi di bonifica e di prevenzione, nel corso della conferenza stampa sono
intervenuti anche i responsabili del Bacini montani delle Provincie autonome di
Trento e Bolzano. Lorenzo Malpaga, Dirigente del Servizio Bacini Montani
della Provincia autonoma di Trento, portando i saluti dell’Assessore
provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, ha ricordato «l’importanza
delle attività di prevenzione e di protezione fondate sulla costruzione di
opere capaci di attenuare i danni causati dalle alluvioni. Nei prossimi anni la
strategia più importante riguarderà l’attività di “preparazione”, finalizzata a
maturare nella popolazione la consapevolezza dei rischi legati alla crisi
climatica e la necessità di affidare la propria sicurezza non solo alle
istituzioni pubbliche e private che operano nell’ambito della protezione
civile, ma soprattutto ai comportamenti individuali e alla responsabilità
personale di ciascun cittadino». Fabio De Polo, Direttore dei Servizi
Bacini Montani della Provincia autonoma di Bolzano, ha infine ricordato
l’importanza della collaborazione fra ente provinciale e Consorzi di Bonifica
nel garantire la sicurezza del territorio e lo sviluppo dell’agricoltura.





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