Prova Kawasaki Z900 2025 TEST: sempre più raffinata, anche nella guida. La prova su strada, pro e contro [VIDEO e GALLERY] – Prove

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La nuova generazione di Kawasaki Z900 entra a gamba tesa nel mercato delle naked con una novità completa nella dotazione a un prezzo che ingolosisce: 9.990€ per la versione standard. La nuova Z900 monta una piattaforma inerziale IMU, una ciclistica attuale e un prestante quattro cilindri in linea da 124CV pronto a urlare. La prova di Moto.it su strada, con pro e contro


22 gennaio 2025

La Kawasaki Z900 è una delle naked più apprezzate dagli appassionati negli ultimi anni. La ricetta vincente che ha portato al successo gli iconici modelli Z quattro ciclindri di Kawasaki (dalla 750 fino alla 1000) è stata, da sempre, composta da un cocktail di prestazioni, versatilità e prezzo competitivo.

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Per il 2025, la Casa di Akashi ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella, presentando una versione rinnovata della Z900 che entra in scivolata in un segmento di mercato molto competitivo, quello delle naked di media potenza, senza alcun timore nei confronti delle competitor, anche cinesi. Grazie agli aggiornamenti tecnici e stilistici la Z900 si allinea alla concorrenza con un prezzo d’attacco che stupisce: 9.990€.

Abbiamo avuto il piacere di guidare la nuova Z900 tra la bellissime curve spagnole e in questo articolo vi raccontiamo come va.



Svelato il prezzo delle Kawasaki Z900 e Z900 SE 2025: tenetevi forte! [VIDEO E GALLERY]

Kawasaki Z900 2025: com’è fatta

Sotto il punto di vista estetico il design “Sugomi”, che dal 2013 contraddistingue la famiglia Z, si evolve con linee ancora più taglienti e aggressive. Il frontale è completamente nuovo, con gruppi ottici LED più compatti e una mascherina dal piglio ancora più cattivo. La vista laterale mantiene la caratteristica silhouette da “predatore pronto ad attaccare”, mentre il codino è stato ridisegnato ospitando un nuovo fanale posteriore. I dettagli in alluminio spazzolato, come le cover laterali con logo “Z” inciso, e il logo Kawasaki tra la sella del pilota e del passeggero innalzano la qualità della nuova Z900 rispetto alle versioni precedenti.

Motore quattro cilindri aggiornato

Il quattro cilindri in linea da 948 cc è stato aggiornato con una nuova mappatura e un profilo delle camme rivisto, che migliora la coppia ai bassi e medi regimi e l’efficienza nei consumi (-16%, se andate cauti con il gas). La potenza massima è di 124 CV a 9.500 giri/min, e il valore di coppia massima è di 97.4 Nm a 7.700 giri/min. Modificata anche la risposta del gas, sulla carta più fluida, grazie al nuovo comando del gas elettronico ride-by-wire.

Ciclistica aggiornata

Il telaio in acciaio della nuova Z900 è stato rivisto nella zona del cannotto di sterzo per migliorare la maneggevolezza, modificata anche la rigidità di tutta la struttura, questo nell’ottica di rendere la Z900 2025 il più agile possibile. Le sospensioni beneficiano di tarature aggiornate: la forcella da 41 mm è regolabile nel precarico e in estensione, mentre il mono posteriore mantiene la regolazione in precarico ed estensione. L’impianto frenante si rinnova con pinze radiali Nissin a 4 pistoncini all’anteriore, mentre gli pneumatici sono i nuovi Dunlop Sportmax Q5A.

L’ago della bilancia si ferma a 213kg in ordine di marcia.

Elettronica completa

Una delle novità più importanti della nuova Z900 riguarda il pacchetto elettronico, ora basato su una piattaforma inerziale IMU a 6 assi. Troviamo il controllo di trazione KTRC a 3 livelli, l’ABS cornering, le modalità di guida integrate (Sport, Road, Rain e Rider personalizzabile) e il cruise control elettronico. La strumentazione è totalmente nuova: un display TFT a colori da 5 pollici con connettività smartphone tramite l’app Rideology, anche a controllo vocale.

Per i più sportivi c’è anche la versione SE

Per i più esigenti e sportivi, è disponibile la versione SE che alza ulteriormente il livello con componenti premium: forcella regolabile in compressione ed estensione, mono posteriore Öhlins S46 con regolazione remota del precarico, pinze freno Brembo M4.32 monoblocco, dischi anteriori Brembo e una sella bi-tono con cuciture a mano in stile artigianale. Si aggiunge anche la colorazione dedicata.

Come va

La famiglia Z di Kawasaki ha da sempre avuto degli stilemi, un filo rosso, che collega i vari modelli. Per la Z900 2025 questa è una delle poche caratteristiche chiave che non è cambiata: la Z si è aggiornata esteticamente, è migliorata sotto l’aspetto tecnico, ma rimane sempre intuitiva, accogliente e pepata quando glielo chiediamo.

Sul terreno di test, le strade spagnole, la nuova Z900 – abbiamo testato la versione standard – ha sfoggiato le sue doti ciclistiche. Nonostante l’equipaggiamento standard (meno orientato alla sportività rispetto alla più raffinata SE) guidare la Z tra le curve è stato un vero piacere.

La Z900 è intuitiva

Si viene subito sorpresi dalla facilità con cui la Z900 si lascia guidare, anche in modo un po’ più “delinquenziale”. Il manubrio largo, sommato alle pedane leggermente rialzate e la sella più larga e alta rispetto al modello precedente, hanno premiato il lavoro fatto dai tecnici giapponesi. In sella si sta comodi, si ha la possibilità di muoversi longitudinalmente e l’ergonomia del serbatoio consente di spostarsi agilmente pur rimanendo ben ancorati alla moto. Il peso del pilota non grava eccessivamente sui polsi, anche quando si adotta una guida più sportiva.

La Z rimane abbastanza agile nel misto stretto, sì non è un fulmine nei cambi di direzione, ma questo giova la stabilità alle velocità più alte, dove si è rivelata precisa. Il suo terreno di battaglia è il misto.

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Che motore!

Il motore è quel componente che da sempre ha fatto innamorare gli appassionati alle Z di media/grossa cilindrata. Con la versione 2025 guadagna l’omologazione Euro 5+, una nuova rapportatura e una mappatura che ha ottimizzato i consumi e riempito ulteriormente l’erogazione ai medi regimi.

Il risultato? Una bella coppia ai bassi, non sembra quasi un 4 cilindri, una grande schiena ai medi e un discreto allungo (il limitatore entra intorno agli 11.000 giri al minuto). Le modifiche apportate al ride by wire, insieme all’erogazione più fluida, hanno reso ancora più trattabile il motore. Più che azzeccata la soluzione tecnica adottata, c’è da dire però che proprio quando il 4 in linea urla la festa finisce un po’ presto, un po’ più di allungo avrebbe reso la Z900 ancora più entusiasmante. L’effetto on/off è assente in modalità rain e sport, si avverte leggermente in modalità sport. Anche qui un importante passo avanti. Il quickshifter non sbaglia una marcia, tuttavia pur essendo molto preciso negli innesti risulta leggermente contrastato in scalata.

La piattaforma inerziale è una grande novità per il modello 2025, sicuramente funzionale e ben tarata. Avremmo preferito avere qualche parametro in più di personalizzazione dell’elettronica: oltre alla risposta dell’acceleratore ride by wire su due settaggi (L e F) e l’intervento del KTC (Kawasaki Traction Control) su 4 livelli, compreso il disinserimento, non si possono modificare altre impostazioni.

Ottimo lavoro sulla ciclistica. La Z900 in versione standard ha un assetto morbido, ma che consente di togliersi molti sfizi tra le curve. L’impianto frenante risponde bene, la pinza radiale Nissin all’anteriore (novità della Z900 2025) ha un’intervento deciso e risulta progressiva nella resa. Se siete dei motociclisti sportivi da valutare sicuramente la più pepata SE (forcella completamente regolabile, Öhlins S46 al posteriore e pinza Brembo M4 monoblocco), potrebbe essere la scelta più azzeccata. I pneumatici di primo equipaggiamento, Dunlop Sportmax Q5A, sono finalmente all’altezza del prodotto. Un bel passo avanti rispetto alla dotazione di serie delle precedenti Z.

L’ottimo bilanciamento della versione standard della Z900 la rende un’agguerrita concorrente se paragonata alle altre naked di media potenza. La Z900 non è mai stata così precisa, trattabile e completa, il che la eleva sicuramente nel segmento facendola spiccare anche per il suo prezzo all’attacco: da 9.990€.

Ora non ci resta che provare la versione SE e metterla a confronto con le sue rivali di categoria. Seguiteci!

Pregi e difetti

Pro

  • Prezzo accattivante
  • Motore gustoso, specialmente ai medi. Spinge forte
  • Ciclistica sincera

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Contro

  • Settaggi elettronici poco personalizzabili





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