Roma Capitale Mondiale dell’Impresa Sostenibile

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Roma Impresa Comune: il primo percorso collettivo europeo per trasformare le imprese in società benefit

Un modello che ha già fatto crescere in poco tempo del 15% le Società Benefit a Roma, rendendo la sostenibilità un’opportunità concreta per le piccole imprese e posizionando la Capitale come leader dell’innovazione imprenditoriale sostenibile.

Roma Capitale ha dato vita a un’iniziativa pionieristica che ha coinvolto circa 100 aziende locali, permettendo loro di intraprendere un percorso gratuito e collettivo per diventare Società Benefit.

Grazie al programma innovativo sviluppato dall’Assessorato Attività Produttive e Pari Opportunità attraverso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, in collaborazione con NATIVA, quasi il 40% delle imprese partecipanti ha completato con successo la trasformazione, con risultati concreti: in un solo anno il numero di Società Benefit nella Capitale è cresciuto del 15%. 

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Un risultato beneaugurante per l’ambizioso traguardo di fare di Roma la capitale mondiale delle società sostenibili. Un obiettivo che è alla portata della città, e sul quale l’amministrazione scommette, puntando anche sull’attrattività internazionale del modello.  

Questo modello innovativo ha infatti reso la sostenibilità accessibile anche alle piccole imprese, dimostrando che non è un privilegio riservato alle grandi aziende. Le realtà coinvolte spaziano tra settori diversi, dall’abbigliamento all’edilizia e design, dall’alimentare al packaging, fino alla consulenza aziendale, ai servizi culturali e alla formazione, rappresentando appieno la ricchezza e la varietà del tessuto economico capitolino.

I risultati della prima edizione sono stati presentati al Campidoglio durante l’evento “La Roma del futuro sarà un’Impresa Comune”, alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri, dell’Assessora Monica Lucarelli.

L’iniziativa ha coinvolto relatori di spicco come Stefano Zamagni, Professore dell’Università di Bologna; Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS; Giovanna Gregori, Direttore Esecutivo di AIDAF; Lara Ponti, Vicepresidente di Confindustria; Lorenzo Fioramonti, ex Ministro dell’Istruzione; Mauro Del Barba, Presidente di Assobenefit e promotore della legge istitutiva delle Società Benefit e il Co-fondatore di NATIVA Paolo Di Cesare.

“Con Roma Impresa Comune, la Capitale si afferma come un laboratorio internazionale di innovazione imprenditoriale, dove profitto e impatto positivo su ambiente e società si integrano in un modello unico. Questa best performance renderà Roma non solo un punto di riferimento per un modo di fare impresa inclusivo e sostenibile, ma anche una città sempre più attrattiva per investitori e professionisti attenti ai criteri ambientali, sociali e di governance (ESG),” ha dichiarato l‘Assessora Monica Lucarelli.

Un percorso collettivo per abbattere le barriere

Nonostante le microimprese rappresentino il 74% delle Società Benefit in Italia, come ci dicono le ultime ricerche, il loro percorso verso la sostenibilità è spesso ostacolato da sfide come la mancanza di risorse finanziarie, la scarsità di competenze specifiche e la complessità normativa. Questo divario è evidente considerando che l’incidenza, soprattutto sotto il profilo qualitativo, delle Società Benefit tra le grandi aziende è oltre 15 volte superiore rispetto alle microimprese.

“Grazie al progetto Roma Impresa Comune, è stato superato il nodo che penalizza le piccole aziende – ha specificato l’Assessora Lucarelli” – offrendo loro accesso a formazione gratuita, consulenze condivise e una rete di valore che ha amplificato l’impatto complessivo, rendendo la trasformazione non solo realizzabile, ma anche efficace”.

Le aziende partecipanti hanno formalizzato nello statuto una clausola di beneficio comune, impegnandosi su obiettivi come:

● Inclusione sociale e pari opportunità (70%): promozione di ambienti di lavoro inclusivi e accesso al lavoro per categorie svantaggiate.

● Sostenibilità ambientale (65%): riduzione dell’impatto ecologico e uso di materiali eco-compatibili.

● Innovazione responsabile (58%): sviluppo di tecnologie sostenibili e digitalizzazione.

● Valorizzazione delle comunità locali (54%): sostegno a progetti sociali e culturali.

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Un modello replicabile e lo sguardo al futuro

L’interesse suscitato da Roma Impresa Comune non si ferma ai confini della Capitale. Diverse città europee stanno già guardando questo progetto come un modello replicabile per promuovere una transizione verso un’economia più sostenibile.

Oggi viene lanciata la seconda edizione del programma, aperta a tutte le aziende con sede legale o operativa a Roma e provincia. Questa nuova fase mira a coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese, continuando a sostenere la crescita del tessuto economico locale e a rafforzare la leadership di Roma come Capitale dello sviluppo sostenibile.

«Roma Impresa Comune non è solo un progetto, ma una visione concreta di sviluppo sostenibile e inclusivo per la nostra città – ha spiegato Monica Lucarelli. – Lo dimostrano esempi tangibili: come Europe Hotel, che con il progetto “Soggiorno Sereno” offre ospitalità gratuita a malati e familiari nei momenti più difficili; Tonygraf, che ha finanziato l’acquisto di un veicolo per il trasporto gratuito di persone con disabilità motorie, dimostrando un impegno concreto per l’inclusione sociale; o Zelato, una piccola gelateria che sta lavorando per installare pannelli fotovoltaici nelle scuole del quartiere San Lorenzo, creando una comunità energetica sostenibile.

 Un impegno che si affianca all’esempio emblematico di Teleperformance, che durante il suo percorso verso la trasformazione in impresa benefit ha potenziato il programma Dock Startup Lab, già centrale nella CTE Roma, favorendo l’imprenditoria giovanile e la nascita di nuove imprese.

E ancora, Sinkronire sta sviluppando le “100 idee a impatto positivo per la città”, Sensoworks propone innovativi sistemi di monitoraggio per la sicurezza dei cittadini e Gema si impegna per ottenere la Certificazione della Parità di Genere. Sono tutte storie che parlano di un cambiamento reale, in cui imprese, istituzioni e cittadini collaborano per trasformare Roma in un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. La strada è tracciata e Roma Capitale è pronta a guidare questo cambiamento.»

“Quello di oggi è un evento importante per cui ringrazio l’assessora Lucarelli, una trasformazione indispensabile per la nostra città: collegare lo sviluppo economico e quello sociale. Io sono molto convinto di questa visione profonda, l’impresa come costruzione sociale che concorre al perseguimento del bene comune”.

Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel corso dell’iniziativa ‘La Roma del futuro sarà un’Impresa Comune’ in Campidoglio. “Non possiamo solo amministrare – aggiunge – ma dobbiamo imprimere una profonda trasformazione alla città rispetto alle sfide e alle straordinarie opportunità di crescita e sviluppo. E le imprese sono fondamentali: averne di grandi e piccole che scelgono di essere benefit e di coprogrammare e coprogettare con noi delle azioni per migliorare la società, è una condizione per lo sviluppo migliore da ogni punto di vista. Stiamo chiedendo a chi opera a Roma di condividere degli obiettivi per perseguire il bene comune. Un evento dunque importantissimo. Attraverso questa innovazione e questa modalità di lavoro condiviso – ha concluso – si possono perseguire quindi obiettivi di miglioramento concreto”.

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“Roma ha tutte le carte in regola per diventare Capitale Mondiale Dell’impresa Sostenibile entro il 2033. Le società benefit sono uno strumento potente per guidare questa trasformazione, dimostrando che sostenibilità e innovazione non solo migliorano la società, ma aumentano anche la produttività e i profitti. Questo modello, che affonda le sue radici nella nostra storia e cultura, offre un’opportunità straordinaria per unire generazioni e territori verso un futuro più equo e prospero.” Ha dichiarato, Cofondatore e Direttore scientifico ASviS, Enrico Giovannini.

“La Civitas Romana è un modello inclusivo, un punto di riferimento che noi italiani spesso non sappiamo valorizzare. È stato il nostro Paese a concepire l’impresa come un soggetto al servizio del bene comune, una visione che affonda le sue radici nella nostra storia culturale e politica. Oggi, Roma può tornare a essere un esempio di trasformazione, un laboratorio dove imprese, istituzioni e comunità collaborano per affrontare le sfide contemporanee e costruire una società più equa e sostenibile.” Ha detto il Professore ed economista, Stefano Zamagni.

“Generare valore per le persone e i territori è parte del DNA dell’imprenditoria italiana da sempre. Il modello di governance delle Società Benefit esiste proprio per favorire questa vocazione e permettere alle aziende di ampliare il proprio campo da gioco, impegnandosi a generare sia impatto positivo che profitto – ha commentato Paolo Di Cesare, Co-Founder di NATIVA – “Il Comune di Roma Capitale è il primo ad impegnarsi a diffondere questo modello e siamo sicuri che questo stimolerà altre città a seguirne l’esempio, con l’obiettivo comune di rendere l’Italia un laboratorio globale di una nuova cultura di impresa”.





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