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Nel periodo in esame la società prevede investimenti per 12,4 miliardi di euro. Rivista la politica dei dividendi

Snam ha presentato il piano industriale per il periodo 2025/2029.

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In particolare, nel periodo in esame la società prevede investimenti per 12,4 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto agli 11,5 miliardi del piano 2023/2027.

Rivista la politica dei dividendi, che ora prevede una crescita minima aumentata al 4%, rispetto al 3% del precedente piano.

 

Snam, gli investimenti nel periodo 2025/2029

Snam ha previsto un incremento degli investimenti dell’8% rispetto agli 11,5 miliardi del piano 2023/2027, portandoli a circa 12,4 miliardi nel periodo 2025/2029 (al netto di circa un miliardo di euro di finanziamenti pubblici).

In particolare, allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture sono destinati 10,9 miliardi di euro (rispetto ai 10,3 miliardi del piano precedente), mentre gli investimenti nei business della transizione energetica ammontano a 1,5 miliardi (rispetto agli 1,2 miliardi del piano precedente).

Nel dettaglio, 8 miliardi di euro (rispetto a 7,4 miliardi del precedente piano) sono destinati a progetti legati al trasporto, tra cui il completamento della Linea Adriatica, la sostituzione di circa 850 chilometri di condotte con standard hydrogen-ready, tre stazioni di compressione dual-fuel e progetti di collegamento degli impianti di biometano. Inoltre, 2 miliardi di euro saranno destinato all’ampliamento e il rinnovo dei siti di stoccaggio (rispetto a 1,4 miliardi del precedente piano), mentre i rimanenti 0,9 miliardi di euro sono destinati al commissioning della FSRU di Ravenna e alla costruzione di infrastrutture small-scale a Panigaglia e Pignataro.

 

Piano Snam 2029, i target finanziari

Nell’orizzonte di piano il management prevede una crescita media annua (CAGR) del 5% circa dell’EBITDA adjusted (rispetto al precedente 7,4% del precedente piano) grazie soprattutto alla crescita della RAB, a una maggiore efficienza nei costi, alla riduzione del WACC (costo medio ponderato del capitale), al deconsolidamento del business del biometano e ai primi contributi della rete CCS. Secondo Snam, questi fattori contribuiranno alla crescita prevista dell’EBITDA a circa 3,51 miliardi di euro al 2029, al netto del business del biometano, con 80 milioni di euro provenienti dalle attività di transizione energetica.

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Inoltre, Snam stima una crescita media annua del 4,5% dell’utile netto adjusted (rispetto al 4% del precedente piano), grazie all’aumento dell’EBITDA e dei contributi della società partecipate, parzialmente compensato dall’aumento delle spese di ammortamento e finanziarie.

Sempre nell’orizzonte di piano Snam prevede una crescita media annua del 6,4% del valore degli asset regolati (RAB), in aumento rispetto alle previsioni del precedente arco di piano (maggiore del 6%) grazie a nuovi investimenti, all’effetto dell’inflazione e all’integrazione di alcuni asset.

L’indebitamento netto di Snam è atteso salire a circa 21,2 miliardi di euro nel 2029, connesso al piano di investimenti da 12,4 miliardi di euro e al pagamento dei dividendi. Nell’orizzonte del piano, il costo medio del debito dovrebbe raggiungere il 2,8%, 20 punti base in più rispetto al piano precedente, riflettendo le condizioni di finanziamento attuali e previste.

 

Snam, i target finanziari per il biennio 2024/2025

Snam ha fornito anche alcune indicazioni finanziarie relative al biennio 2024/2025.

Nel dettaglio, la società prevede di aver chiuso lo scorso esercizio con un utile netto adjusted per circa 1,23 miliardi di euro, mentre l’EBITDA adjusted dovrebbe aver superato i 2,75 miliardi. La RAB tariffaria è indicata a 23,8 miliardi di euro, mentre gli investimenti dovrebbero essere stati pari a 3 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi nell’infrastruttura del gas.

Per l’esercizio in corso il Snam stima un utile netto di circa 1,35 miliardi di euro e un EBITDA adjusted nell’ordine dei 2,85 miliardi. La RAB tariffaria è prevista a 25,8 miliardi di euro, mentre gli investimenti sono indicati a 2,9 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi nell’infrastruttura del gas.

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Snam, la politica dei dividendi al 2029

Snam ha confermato il dividendo relativo all’esercizio 2024 e ha migliorato la politica dei dividendi al 4% di crescita minima annua al 2029 (rispetto al precedente minimo 3%), con un payout ratio massimo dell’80%.

Il management prevede che – con riferimento all’esercizio 2024 – possa essere distribuito un dividendo complessivo pari a 0,2905 euro per azione, di cui il 40% (0,1162 euro) a titolo di acconto staccato il 20 gennaio 2025, mentre il restante 60% (0,1743 euro) a saldo con stacco il 23 giugno 2025, da sottoporre all’assemblea degli azionisti che approverà il bilancio di esercizio 2024).

Sulla base del prezzo di chiusura nella seduta del 21 gennaio 2025 (4,627 euro) il dividendo 2025 Snam garantisce un rendimento del 6,7%.

 

Visione al 2034

Tra il 2030 e il 2034 Snam prevede opportunità di investimento fino a 14,7 miliardi di euro, che si aggiungono ai 12,4 miliardi previsti nell’arco di piano. Ciò porta gli investimenti totali previsti nell’orizzonte 2025-2034 a circa 27 miliardi di euro.

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