A Porto Valtravaglia Asilo Mariuccia potenzia le attività per i ragazzi fragili

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A Porto Valtravaglia la struttura storica della Fondazione Asilo Mariuccia in provincia di Varese è al centro di un nuovo progetto. Si tratta di “Un Porto Nuovo” per il quale Fam ha ottenuto da Fondazione Cariplo un finanziamento pari a 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione della sede che potrà così ospitare due comunità educative, un centro diurno, cinque laboratori educativi al lavoro e un polo sportivo e dare una risposta concreta al disagio sociale del territorio.

La progettualità promossa da Fam e presentata in partnership con l’Ambito di Luino, Anffas e Fondazione Officine dell’Acqua, ha l’obiettivo finale – precisa una nota – di fronteggiare il disagio giovanile espresso, manifestato, sommerso o non intercettato, per favorire l’emancipazione personale e sociale dei giovani (in particolare, dei Minori stranieri non accompagnati- Msna, minori del penale, fragili, vulnerabili, con disagio o disabilità).

La struttura oggi

La sede di Porto Valtravaglia che risale agli anni ’50, si estende su circa 24mila mq (4mila mq di stabili e 20mila mq di bosco), e al momento è utilizzata soltanto al 50% per le attività della fondazione, mentre la restante metà della proprietà è in disuso

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Oggi il polo ospita 30 giovani e dispone di un solo laboratorio di florovivaistica volto alle attività di educazione al lavoro per i ragazzi.
Il progetto “Un Porto Nuovo” punta, così, da un lato, a sostenere il riuso e la rigenerazione degli spazi, e dall’altro, ad una significativa espansione delle aree di attività di Fam: dall’accoglienza, ai laboratori di avviamento al lavoro, dalla formazione alle attività ricreative. L’obiettivo finale è di accogliere sino 90 ragazzi tra residenziali e diurni.

Uno sguardo al futuro

Il piano di sviluppo complessivo prevedere un investimento pari a 3,1 milioni di euro, con un contributo di 1,5 milioni da parte di Fondazione Cariplo. Il restante finanziamento di 1,6 milioni sarà reperito da altre fonti. L’inizio dei lavori è previsto per marzo 2025, con conclusione programmata per giugno 2026.

«Siamo molto felici che l’ambizioso, ma fondamentale progetto di ristrutturazione della nostra storica sede di Porto Valtravaglia abbia ottenuto il finanziamento da parte di Fondazione Cariplo rientrando tra le cinque progettualità emblematiche dedicate alla provincia di Varese. L’obiettivo», commenta la presidente di Asilo Mariuccia, Emanuela Baio «è quello di dotare il territorio di una struttura di eccellenza nel contrasto al disagio giovanile, offrendo non solo accoglienza ma opportunità formative e di educazione al lavoro fondamentali per la realizzazione personale e professionale dei ragazzi».

La presidente Baio, infine ha voluto ringraziare «a nome di tutta Fam Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per aver creduto nella nostra idea. Ora ci aspetta un lavoro importante attraverso il quale sono sicura riusciremo a rispettare le tempistiche che ci siamo dati ed arrivare a concludere il tutto entro giugno 2026», ha concluso

In alto come diverranno casa e palestra, in basso l’oggi

Due nuove comunità educative

L’apertura di due nuove Comunità educative permetterà di ampliare il servizio residenziale attualmente attivo che si compone di due Comunità alloggio per minori (che ospitano già circa 20 ragazzi) e 4 alloggi per la semiautonomia (che possono accogliere fino a 18 ragazzi). 

Le due nuove Comunità potranno accogliere 20 tra Msna, Minori stranieri non accompagnati, e minori sottoposti a misure penali emesse dalle Autorità Giudiziarie minorili ai sensi del Dpr 448/88 e del D.lgs. 272/89, anche in pronta accoglienza. Complessivamente si prevede di accogliere in via residenziale 50 giovani. Le due nuove comunità, che avranno a disposizione modalità per l’accesso agli spazi da parte di soggetti disabili, saranno realizzate con tetto piano con parapetto per posa e manutenzione futura di pannelli fotovoltaici in ottica di un maggior efficientamento energetico;

L’apertura al territorio

Tra le future attività anche l’avvio di un Centro educativo diurno aperto ai minorenni di età compresa tra 14 e 18 anni, provenienti da Comuni limitrofi, inviati dai Servizi Sociali territoriali o su richiesta spontanea della famiglia e che vivono in condizione di abbandono scolastico, disagio familiare o personale.
Il centro sarà realizzato all’interno della storica villa, realizzata negli anni ’20, presente nella proprietà.

Il progetto prevede la ristrutturazione completa del piano superiore per la realizzazione di aule formative, didattiche e spazi dedicati ai colloqui. Il piano rialzato, che ospiterà anche il laboratorio dedicato alla cucina, e l’intera Villa saranno resi accessibili ai disabili tramite apposito ascensore. Infine, gli spazi della serra, creati nei primi del ‘900 e il nuovo spazio vetrato saranno utilizzati come grandi aule multifunzionali.

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Il lavoro strumento importante

L’attivazione di Laboratori formativi di avviamento al lavoro dedicati ai ragazzi accolti all’interno dei servizi residenziali e diurni e propedeutici all’inserimento lavorativo. Cinque laboratori previsti che si aggiungeranno al già attivo laboratorio di florovivaistica: quattro saranno sviluppati all’interno della sede di Fam, nel piano interrato dell’immobile, e uno presso Fondazione Officine dell’Acqua (partner di progetto) dove si prevede il proseguimento del già attivo laboratorio di restauro di barche, sotto la guida e la supervisione di Maestri d’Ascia e di educatori o psicologi (ne avevamo parlato qui).

I laboratori, che riguarderanno gli ambiti della cucina, panetteria, barberia e taglia capelli, informatica e manutenzioni saranno avviati grazie al potenziamento della rete territoriale composta da aziende (Confindustria), enti formativi ed enti preposti alla gestione del lavoro;

Il polo sportivo

Rendering della palestra di Porto Valtravaglia

L’inaugurazione, infine, di un Polo sportivo aperto al Territorio grazie alla riqualificazione della palestra interna. L’iniziativa consentirà: l’organizzazione di attività sportive e ricreative per i ragazzi accolti all’interno dei servizi residenziali e diurni (attività esclusivamente interne ai servizi o integrate con il territorio, quali tornei, organizzazione di allenamenti settimanali, organizzazione di squadre per partecipare a campionati Provinciali etc.); l’apertura di uno spazio dedicato ai giovani del territorio adeguato ed attrezzato per lo svolgimento di attività motorie e riabilitative; l’accoglienza delle associazioni sportive dilettantistiche del territorio, dei gruppi scout, degli oratori e delle attività che organizzano ginnastica dolce per anziani.

In apertura attività florovivaistiche a Porto Valtravaglia nel centro di Fam – tutte le foto sono da Ufficio stampa

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