Auto elettriche in Germania, quale futuro? Le proposte dei partiti in vista delle elezioni federali

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Il tema della mobilità, dei trasporti e della loro transizione energetica, e di conseguenza il ruolo dell’auto elettrica, è tra gli argomenti toccati dalla campagna elettorale tedesca, ormai entrata nella fase cruciale, a circa un mese dalle elezioni federali in Germania che si terranno il prossimo 23 febbraio per il rinnovo del Bundestag, il parlamento tedesco.

Ma quali sono i piani relativi all’auto elettrica previsti nei programmi elettorali delle forze politiche candidate alle imminenti elezioni tedesche? A illustrare le intenzioni sul tema dei vari partiti in Germania è Auto Bild, che passa in rassegna le diverse politiche in materia, con la quasi totalità che converge sul fatto di dover promuovere la diffusione delle auto elettriche.

CDU/CSU: promozione “massiccia” delle elettriche

Il partito della CDU/CSU presieduto da Markus Söder ha intenzione di attivare un consistente programma di finanziamenti per le elettriche che prevede incentivi all’acquisto fino a 3.600 euro, risorse destinate al potenziamento dell’infrastruttura di ricarica e sostegno diretto all’industria automobilistica.

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FDP: l’intervento pubblico è una “distorsione della concorrenza”

Nel programma elettorale del FDP non sono menzionati aiuti e sussidi per le auto elettriche. Si prevede un approccio astensionistico dell’intervento pubblico in linea con le critiche espresse in passato da FDP per gli incentivi ai veicoli a batterie ritenuti dal partito come una distorsione della concorrenza.

SPD: detrazione fiscale forfettaria per l’acquisto di EV

L’idea della SPD per rendere la mobilità elettrica più economica e attrattiva sul mercato sarebbe quella di introdurre una misura di detrazione fiscale temporanea per l’acquisto di un’auto elettrica prodotta in Germania. A ciò si potrebbero aggiungere ulteriori provvedimenti di tassazione agevolata per le elettriche come auto aziendale.  I socialdemocratici vogliono anche regolamentare il prezzo dell’energia, magari inserendo un tetto massimo per le tariffe di rete, stanziare finanziamenti per garantire la presenza di almeno un punto di ricarica in ogni parcheggio dei supermercati e in ogni stazione di distribuzione di carburanti. Inoltre l’SPD vuole promuovere la ricarica bidirezionale.

Die Linke: sostegno alla popolazione rurale

Die Linke (la sinistra) vuole aumentare le tasse sui veicoli grandi e pesanti, mettendo nel mirino i mezzi che pesano più di due tonnellate. Il partito, pur ritenendo che le auto elettriche siano troppo costose, non prende in considerazione l’opzione di incentivi all’acquisto per tutti. I sussidi sono indirizzati solo al sostegno di piccole e medie imprese, servizi sociali, compagnie di taxi e persone a basso reddito che vivono nelle zone rurali.

AfD: stop alla corsia preferenziale per l’elettrico

AfD, partito di estrema destra, è il più scettico sulle auto elettriche. In tema di transizione delle mobilità, gli esponenti del partito hanno spesso parlato di “favola dell’elettromobilità green” definendolo un obiettivo del tutto irrealistico. Di recente, la principale candidata di AfD, Alice Weidel, ha espresso la ferma intenzione di voler cancellare ogni divieto relativo alla vendita e alla circolazione dei motori endotermici, sottolineando che solo il mercato e il progresso tecnico potrà decidere se il motore a combustione interna “un giorno sarà sostituito da altre forme di propulsione”.

BSW: auto elettriche a basso costo con il leasing statale

BSW vuole promuovere una transizione della mobilità basata sulla pluralità tecnologica, che include elettrico, carburanti alternativi e motori endotermici a basse emissioni. Il partito prevede sostengo diretto alle nuove tecnologie, come per la produzione delle batterie allo stato solido. Per promuovere le auto elettriche BSW vorrebbe introdurre il “leasing popolare“, basato sul modello francese, che permette di guidare EV e endotermiche a basso consumo (meno di 5 l/100 km) a fronte di un canone che parte da 58 euro al mese.

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