Ztl Quadrilatero nel caos. E le griffe di Montenapo lanciano un sos a Salvini

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Il confronto (in videocollegamento) tra i rappresentanti delle griffe, albergatori, gestori di autorimesse, locali – tutto il mondo che ruota intorno alla Ztl Quadrilatero – e l’assessore alla Mobilità Arianna Censi ieri è stato acceso e si è chiuso restando su fronti opposti. Tanto che ora Montenapoleone District, che rappresenta i marchi della moda presenti nella «via del lusso più cara al mondo» ma anche quella in cui si concentra il 12% del Pil milanese, lancerà «autonomamente» un sos al ministro dei Trasporti Matteo Salvini per sciogliere alcuni dei nodi rimasti irrisolti a pochi giorni dal via. E sono tanti. Il sindaco Sala ha annunciato che «entro fine mese» o al più tardi ai primi di febbraio (manca ancora un’autorizzazione da Roma) verranno accese le telecamere, anche se nei due mesi di pre esercizio obbligatorio per legge non potranno sanzionare. Ciò non toglie che sarà in vigore a tutti gli effetti. I vigili ai varchi faranno più che altro moral suasion per dirigere le auto su vie alternative, dopo qualche settimana di rodaggio non sono escluse sanzioni. E il timore di Confcommercio Milano è che 60 giorni non basteranno per mettere a regime il sistema. Lo ha detto chiaro il segretario generale Marco Barbieri facendo l’elenco delle criticità: «Fermo restando che avevamo espresso contrarietà, c’erano richieste di natura operativa tecnica per evitare danni eccessivi e nessuna è stata accolta. Primo: una fascia più lunga la mattina per il carico e scarico di cibi freschi», non dalle 2 alle 8 ma fino alle 11. La risposta? «Partiamo così, verificheremo nei 2 mesi di test». C’è il tema delle 5 autorimesse (tre associate ad Apa-Confcommercio) per un totale di 2mila posti. Le telecamere della Ztl registreranno la targa in divieto, quelle all’ingresso dei silos la «azzereranno». Ma «ad oggi non ci sono» tuonano Barbieri e il presidente di Apa Simone Mangiafico. Il Comune avrebbe chiesto di registrare la targhe manualmente e inviare gli elenchi «ma alcuni posteggi sono automatizzati, dovremmo assumere quando con l’aumento di Area C abbiamo perso il 15% degli incassi e questa sarà un’altra batosta? Chi paga la multa se c’è un errore umano? E il Comune – ricorda Mangiafico – doveva sistemare i cartelli di indirizzamento ai silos ma non l’ha fatto. Chi entra in centro e non trova posto rischia la multa». Esclude già categoricamente «l’obbligo di prenotazione che vorrebbero imporre dopo il primo anno». Barbieri contesta la Ztl h24, «si anticipi la fine alle 18, almeno durante il test». Niente da fare. «Si parla da due anni della Ztl, se il Comune non è pronto deve rinviare il via. Il test si fa su un sistema a regime» la sintesi di tutti. C’è poi il nodo del valet parking, il servizio per cui le auto dei clienti «top» vengono affidate a un addetto della boutique e posteggiate fuori dalla Ztl per il tempo degli acquisti. Il Comune ha negato l’area posteggio di via Marina perchè il Codice della strada lo prevede solo per le «categorie speciali» come taxi, disabili, mezzi dei vigili del fuoco, corpo consolare. Un’altra area? La risposta è stata di fare convenzioni coi silos (dove i posti sono già pochi) o cercare strisce blu libere. Era già saltata, per l’alt dal Ministero, l’ipotesi di una fascia di tolleranza di 15 minuti per cercare posteggio o depositare passeggeri.

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Il presidente di Montenapoleone District Guglielmo Miani è netto: «Siamo sempre stati contrari, non registriamo un traffico significativo nel Quadrilatero. Tuttavia, la Ztl non risponde al principale problema: limitare circolazione e sosta abusiva dei furgoni dato che avranno deroghe. Inoltre, a seguito di un primo riscontro positivo sul valet parking, restiamo tuttora in attesa di indicazioni precise sulla gestione operativa del servizio. Serve uno spazio supplementare ai parcheggi coperti e aree di sosta ad uso drop off e pick up su via Montenapoleone». Ribadisce «l’importanza di un grace period per garantire l’accesso ai parcheggi, per cui chiederemo un incontro in merito con il Ministero». In assenza di «fascia di tolleranza, valet parking e rimozione forzata dei furgoni, sarà inefficace».

E «qualora partisse con questi punti ancora da definire, raccoglieremo nei primi 2 mesi dati economici sull’andamento dei negozi e e sul traffico dei furgoni», con «l’obiettivo di instaurare un ulteriore dialogo concreto e fattuale». Va «facilitato l’accesso alla via dello shopping numero uno al mondo».



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