Acqua, una partnership internazionale per promuovere ricerca e innovazione

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Si รจ riunito a Roma il tavolo di coordinamento di Water4All, il progetto nato nel 2022 per mettere assieme risorse e competenze nei vari Stati membri dellโ€™Ue e lavorare a soluzioni comuni per โ€œraggiungere lโ€™obiettivo di sicurezza idrica per i diversi usi e per tutti i cittadini,โ€, spiega la coordinatrice Esther Diez


Dagli inquinanti emergenti come farmaci e pesticidi ai sempre piรน frequenti fenomeni di scarsitร  idrica. Quella per garantire lโ€™accesso universale allโ€™acqua โ€“ minacciata da sovrasfruttamento, inquinamento e cambiamento climatico โ€“ รจ tra le piรน ambiziose sfide ambientali nellโ€™era della policrisi. Per questo, nellโ€™arco della prossima legislatura, lโ€™Ue dovrร  investire in modelli innovativi e circolari capaci di mettere in sicurezza la risorsa e, con lei, โ€œil nostro cibo, la nostra energia, la nostra economiaโ€. รˆ una rotta chiara, quella tracciata da Ursula von der Leyen nel programma presentato allโ€™alba del secondo mandato alla guida della Commissione Ue, inclusa la prossima adozione di una Strategia Europea per la Resilienza Idrica che dovrร  โ€œpromuovere un approccio circolareโ€ e โ€œrafforzare la sicurezza idricaโ€ in tutti gli Stati membri, ma anche โ€œcontribuire a mitigare e prevenire lo stress idrico acuto in tutto il mondoโ€. Un piano con orizzonte al 2029, proprio come Water4All, la partnership internazionale nata nel 2022 e co-finanziata dallโ€™Ue nellโ€™ambito del programma Horizon per โ€œraggiungere lโ€™obiettivo di sicurezza idrica per i diversi usi e per tutti i cittadini, dentro e fuori i confini europeiโ€, spiega la coordinatrice Esther Diez.

Obiettivi ambiziosi, che non potranno prescindere dal contributo, centrale, della ricerca. Meglio se coordinato in unโ€™azione sinergica capace di mettere assieme risorse e competenze superando i confini nazionali e settoriali, come emerso oggi a Roma nellโ€™ambito di un workshop Water4All coordinato da ISPRA. โ€œVogliamo promuovere lโ€™allineamento tra programmi di finanziamento europei e nazionali, strategie di ricerca e applicazioni innovative sul territorio โ€“ chiarisce la coordinatrice del tavolo di lavoro Maria Chiara Sole โ€“ partendo da un gruppo pilota che include Italia, Francia, Spagna e Portogallo e puntando ad ampliare ad altri paesi nel prossimo futuroโ€. Un lavoro che non coinvolgerร  solo il mondo accademico e della ricerca, ma anche gli operatori della gestione e le autoritร  di regolazione del ciclo idrico come i bacini distrettuali italiani. โ€œI problemi che affliggono il ciclo idrico sono comuni a tutto il territorio europeo, e non solo โ€“ osserva Francesco Tornatore, dellโ€™Autoritร  di bacino del fiume Po โ€“ per questo trovare convergenze a livello internazionale รจ fondamentale. Le soluzioni a problemi comuni possono essere individuate in un territorio e magari, poi, applicate anche in altri contestiโ€.

Water4All, del resto, nasce soprattutto per individuare e colmare โ€œgap in termini di ricerca e innovazioneโ€, spiega Esther Diez. โ€œAl momento โ€“ aggiunge infatti Tania Tellini, coordinatrice del settore acqua di Utilitalia โ€“ non esiste un vero programma strutturato a livello nazionale nรฉ tanto meno a livello europeoโ€. Un vuoto che Water4All vuole contribuire a riempire anche mettendo a sistema le best practice espresse dai vari Stati membri in termini di approccio sistemico tra enti di ricerca e operatori della gestione idrica. Gli esempi non mancano, neppure a casa nostra. โ€œDurante la pandemia โ€“ ricorda Tellini โ€“ il progetto SARI coordinato dallโ€™Istituto Superiore di Sanitร  ha coinvolto la maggior parte delle utility italiane in unโ€™attivitร  di sorveglianza sanitaria attraverso le acque reflue che ha dato risultati importanti. Tanto che lโ€™approccio รจ stato incluso a pieno titolo anche nella nuova direttiva europea sulle acque reflueโ€. Un provvedimento entrato in vigore dal 1 gennaio di questโ€™anno, โ€œche pone sfide importanti in termini di qualitร , impronta energetica dei trattamenti e contaminanti emergenti โ€“ spiega Francesco Fatone, professore dellโ€™Universitร  Politecnica delle Marche โ€“ sfide per le quali bisogna capire regione per regione cosa รจ meglio sviluppare. Con Water4All cercheremo di stabilire come gestire in maniera efficiente le risorse, spesso limitate, per investire in innovazione e raggiungere anche questi obiettivi ambiziosiโ€.





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