Gestione dei rischi ESG: le nuove Linee guida EBA

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Lo scorso 9 gennaio EBA ha pubblicato le nuove Linee guida per la gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) di attuazione del nuovo articolo 87 bis, paragrafo 5, della Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) introdotto dalla Direttiva (UE) 2024/1619 (CRD VI).

In particolare, le Linee guida specificano: a) le norme minime e metodologie di riferimento per l’identificazione, la misurazione, la gestione e la sorveglianza dei rischi ESG; b) il contenuto dei piani di transizione; c) i criteri qualitativi e quantitativi per la valutazione dell’impatto sul profilo di rischio e sulla solvibilità degli enti a breve, medio e lungo termine.

Le Linee guida si applicano a partire dall’11 gennaio 2026, salvo per gli enti di minori dimensioni e complessità per cui si applicano al più tardi a partire dall’11 gennaio 2027.

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Saldo e stralcio

 

Le presenti Linee guida impattano notevolmente su una serie di profili rilevanti, connessi all’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi ESG, sulla strutturazione dei piani di transizione, sui profili di governance e sul sistema dei controlli interni funzionali all’attuazione degli obblighi richiesti.

Il presente seminario si pone quindi l’obbiettivo di analizzare gli obblighi delineati da EBA nelle Linee guida sulla gestione dei rischi ESG, soffermandosi sulle misure che dovranno essere implementate dagli enti in vista della prossima attuazione e sulle ricadute e problematiche operative per gli enti.


SESSIONE ANTIMERIDIANA

Il framework normativo di riferimento

  • I rischi climatici e ambientali nelle aspettative di Vigilanza
  • La guida BCE sui rischi climatici e ambientali
  • La nuova disciplina CRR III e CRD VI
  • Le definizioni di rischi ambientali, fisici, di transizione, sociali e di governance
  • Le nuove Linee guida EBA sulla gestione dei rischi ESG
  • L’integrazione dei rischi ESG nei tradizionali rischi finanziari
  • Il rischio di disallineamento dalla normativa del Green Deal
  • Il principio di proporzionalità

Identificazione e misurazione dei rischi ESG

  • La valutazione di materialità: modalità di svolgimento ed elementi rilevanti
  • Le metodologie di riferimento per l’individuazione e misurazione dei rischi ESG:
    • basate sull’esposizione
    • basate sul settore
    • basate sul portafoglio e di allineamento
    • basate su scenari
  • L’approccio a metodologie combinate
  • La valutazione del potenziale impatto dei rischi ESG (a breve, medio e lungo periodo)
  • Dati e informazioni rilevanti
  • La valutazione del disallineamento rispetto alla normativa del Green Deal

 La gestione dei rischi ESG

  • L’integrazione dei rischi ESG nel quadro di gestione ordinaria dei rischi
  • Gli strumenti di gestione del rischio utilizzabili:
    • dialogo con le controparti
    • adeguamento delle condizioni finanziarie e contrattuali
    • integrazione dei rischi ESG nelle politiche settoriali e nei limiti di rischio
    • diversificazione dei portafogli e riallocazione dei finanziamenti
  • La definizione del modello di business
  • La definizione delle strategie di rischio complessive
  • Gli impatti su RAF, ICAAP e ILAAP
  • Politiche e procedure specifiche per le categorie di rischio finanziario

Governance e controlli interni

  • L’integrazione dei rischi ESG nel sistema dei controlli interni
  • La definizione dei ruoli e delle responsabilità
  • La definizione delle linee di rendicontazione
  • I controlli di primo livello
  • Gli impatti sulla funzione di compliance e di risk management
  • Gli impatti sulla funzione di internal audit
  • La definizione della ESG data strategy

SESSIONE POMERIDIANA

I piani di transizione ex art. 76 paragrafo 2 CRD VI

  • La pianificazione della transizione
  • La strutturazione dei piani: l’individuazione degli obbiettivi
  • Metriche e KPI di valutazione
  • La definizione delle strategie
  • Ruoli e responsabilità nella strutturazione, approvazione e attuazione dei piani
  • Monitoraggio, revisione e aggiornamento dei piani
  • L’integrazione dei piani nelle strategie aziendali, nei prodotti e nelle policy
  • L’applicazione del principio di proporzionalità

Il monitoraggio dei rischi 

  • L’oggetto dell’attività di monitoraggio
  • Metriche ed indicatori di rischio ESG rilevanti
  • La strutturazione di sistemi di reporting all’alta direzione e all’organo di gestione
  • L’integrazione delle comunicazioni periodiche
  • La definizione di indicatori e soglie di allerta precoce
  • L’attivazione di processi di escalation e piani di azione



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