La Perla, pubblicato il bando di vendita unitaria degli asset

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Viene reso pubblico oggi l’avviso di vendita unitaria degli asset del Gruppo La Perla, compresi marchio e stabilimento produttivo. Si apre così la fase di ricerca delle manifestazioni di interesse per dare una risposta industriale e occupazionale. Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è stato fissato dai commissari per il 10 febbraio prossimo. Lo rende noto il ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Lo scorso 14 gennaio le diverse procedure che hanno interessato il Gruppo hanno sottoscritto un protocollo di intenti che riunifica le procedure italiana e inglese. Fino a quel momento, infatti, come spiegato in un’intervista a Il diario del lavoro da Stefania Pisani, segretaria della Filctem-Cgil di Bologna, “per quanto sotto il profilo funzionale è un’azienda unica, per ragioni poco nobili di risparmio fiscale di chi ha detenuto l’azienda precedentemente – quindi parliamo dell’epoca Scaglia, 2014 – ha subìto una spacchettamento ingiustificato tra diverse funzioni. Abbiamo, quindi, La Perla Manufacturing – la parte di produzione -, La Perla Management – italiana, con all’interno tutte le funzioni di staff (amministrativi, e-commerce, commerciale) – e La Perla Italia – la parte retail. Al di sopra di questo pacchetto societario abbiamo La Perla Management UK a Londra, detentrice del marchio che è depositato lì. Quindi gli asset del gruppo sono frantumati tra normative diverse”.

Soddisfazione dal Mimit. “Quella che era una delle crisi emblematiche del settore della moda, oggi può diventare il simbolo del rilancio industriale del comparto – ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso -. Con la cooperazione di tutti gli attori abbiamo segnato una svolta in questa vertenza, con l`obiettivo di tutelare allo stesso tempo sia un marchio storico del Made in Italia sia soprattutto i nostri lavoratori ai quali avevo assicurato il nostro impegno. Siamo sulla strada giusta”.

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Per la prima volta, infatti, “dopo mesi di intenso lavoro, quattro procedure concorsuali diverse – tre con finalità liquidatoria, di cui una britannica, e una italiana, con finalità di ricerca di una soluzione industriale – si sono armonizzate sotto la regia del Mimit con l`obiettivo di fornire una risposta industriale a uno dei principali marchi del Made in Italy, valorizzando al contempo le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.

La crisi del Gruppo La Perla è lunga ed emblematica, con lavoratrici e sindacati che si sono mobilitati fin dalla prima ora di questi 13 anni di battaglia. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha assunto la gestione delle vertenza a partire dall`autunno del 2023, in risposta “alle forti preoccupazioni espresse dai lavoratori riguardo alla gestione finanziaria del gruppo allora proprietario” Lars Windhorst, il finanziere olandese che detiene il fondo. In pochi mesi, il rapido deterioramento della situazione economica ha portato tutte le unità del gruppo in stato di insolvenza. La casa madre, situata a Londra e detentrice del marchio, operava al di fuori dell`Unione Europea, mentre il principale sito produttivo è localizzato in Italia, evidenziando la complessità della crisi”.

In questo contesto, a febbraio 2024, grazie alla collaborazione tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e il ministero del Lavoro, “è stata garantita la cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori delle società italiane de La Perla, evitando qualsiasi licenziamento”, prosegue la nota del ministero.

Successivamente, con l`attivazione dell`amministrazione straordinaria, tutte le procedure concorsuali hanno lavorato, sotto la regia del Mimit, per raggiungere un`intesa innovativa – la prima di questo genere dopo la Brexit – finalizzata alla valorizzazione ottimale del Gruppo e a un coordinamento efficace tra tutte le parti coinvolte. A settembre 2024, dopo una serie di sessioni ad oltranza presso il ministero, è stato siglato un accordo che ha permesso a La Perla Manufacturing di riprendere la produzione di capi a marchio “La Perla” e di garantirne la commercializzazione sul mercato.

Grazie a queste iniziative, il marchio La Perla “ha potuto mantenere viva la sua presenza sul mercato, attraverso un`attività provvisoria che ha valorizzato le giacenze di magazzino e riattivato la produzione, dando un ulteriore contributo al rilancio del Gruppo”, conclude il Mimit.



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