La scelta del ministro: cinque in condotta, ritorno del latino e stop alla geostoria

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato una nuova ordinanza che introduce importanti cambiamenti nelle modalità di valutazione per la scuola primaria e secondaria di primo grado, in vigore dall’anno scolastico in corso. La riforma si propone di rendere il sistema educativo più chiaro e trasparente, migliorando la comunicazione con le famiglie e promuovendo la crescita formativa degli studenti.

NUOVI CRITERI ALLA PRIMARIA Alla Scuola primaria, la valutazione periodica e finale sarà espressa attraverso giudizi sintetici che spaziano da “ottimo” a “non sufficiente”. Questi saranno accompagnati da descrizioni dettagliate dei livelli di apprendimento raggiunti in ogni disciplina, inclusa l’educazione civica. Tale approccio mira a rendere più comprensibili i progressi degli studenti rispetto al precedente sistema basato sui livelli.

ATTENZIONE AL COMPORTAMENTO Nella Scuola secondaria di primo grado, il voto di condotta tornerà ad essere espresso in decimi. Gli studenti con un punteggio inferiore a 6/10 non saranno ammessi alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo. Con un voto pari a sei, sarà invece necessario svolgere un elaborato sulla cittadinanza, la cui mancata presentazione o insufficienza comporterà la non ammissione. Il voto di condotta influirà anche sui crediti per l’esame di Stato del secondo ciclo.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

INCLUSIONE E RESPONSABILITA’ Un’attenzione particolare è stata riservata agli studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento, garantendo un approccio inclusivo e personalizzato. La riforma sottolinea inoltre l’importanza della responsabilità individuale e del rispetto delle regole, con interventi mirati in caso di comportamenti violenti o aggressioni verso il personale scolastico e gli studenti.

IL RITORNO DEL LATINO Il ministro ha inoltre annunciato ulteriori modifiche alle Indicazioni nazionali per il primo e il secondo ciclo di istruzione, puntando a rafforzare le radici culturali italiane e occidentali. Tra le innovazioni, il ritorno del latino alle scuole medie su base volontaria e l’introduzione di testi classici già dalla seconda primaria. Lo studio della storia si concentrerà su una “grande narrazione”, dalle origini bibliche all’epica classica, fino alle civiltà germaniche e saghe norrene. La musica tornerà ad occupare un ruolo centrale, favorendo un apprendimento creativo. Le scuole avranno tempo fino alla fine dell’anno scolastico in corso per adeguarsi alle nuove disposizioni e informare le famiglie sui cambiamenti previsti.

Massimo Sala

1Massimo Camola, dirigente Ic di via Valletta Fogliano





Massimo Camola

Al momento le informazioni disponibili sulle nuove indicazioni sono quelle delle anticipazioni di stampa, mentre sulla valutazione per la scuola primaria e sul voto di condotta per la secondaria di primo grado è stato diffuso uno schema di decreto ministeriale.
Dal punto di vista delle intenzioni che hanno mosso alla scelta di una ulteriore modifica delle modalità di valutazione (i voti per semplificare il concetto), non può non essere apprezzabile l’intento di rendere più chiara alle famiglie la situazione degli apprendimenti. Viene, tuttavia, da chiedersi se un cambio in corsa (dovrà essere modificata nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, ma verrà utilizzata la modalità attuale alla fine imminente del primo quadrimestre) non possa rischiare di generare un minimo di confusione o di spaesamento. Inoltre la scelta di una scala con sei livelli per i

giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti

(così recita lo schema di decreto) non porti involontariamente a collegarli con una scala numerica (sufficiente sei, discreto sette, e così via) allontanando l’attenzione dall’effettivo livello raggiunto. Lo sforzo che dovrà essere compiuto dagli Istituti sarà di chiarire alle Famiglie il significato dei giudizi.
Per ciò che concerne, invece, i nuovi (o recuperati) contenuti didattici, risulta evidente una scelta di carattere ideologico e pedagogico.
Personalmente ho il ricordo dello scippo del latino e dei voti che ho “subìto” nel 1977 dopo aver concluso la seconda media, ma non mi sento di tracciare ora, a 45 anni di distanza, un bilancio oggettivo di quanto ciò abbia cambiato le prospettive del mio percorso di studi e di formazione.

Vorrei avere contezza delle effettive ricadute che potranno avere queste scelte, conoscendone meglio le linee di indirizzo. Alcune novità (che assomigliano molto a riscoperte – ad esempio lo studio mnemonico, per quanto è dato di capire) possono anche sembrare l’esito della constatazione che l’organizzazione delle discipline, per tutte l’area geostorica, non abbiano avuto l’efficacia delineata in via teorica nella loro ideazione. Altre scelte effettuate dal Ministero, dovranno, invece essere affrontate con serietà, ma senza perdere di vista la reale situazione della popolazione studentesca su cui andranno ad “impattare”: sarà indispensabile tenere conto, al di là delle intenzioni, di qual è il background socio-culturale degli studenti. Mi permetto di compiacermi del fatto che l’educazione musicale alla scuola primaria sia, nell’Istituto che dirigo, già una realtà da almeno una decina d’anni.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

2Giovanna Montagna, dirigente Ic di viale Libertà



La dirigente Giovanna Montagna

Giovanna Montagna

“Dopo le innovazioni tecnologiche nella didattica, con l’introduzione del curricolo DigiComp 2.2 e l’allestimento di ambienti didattici innovativi, si rivitalizza la tradizione, il senso di appartenenza e il rispetto delle regole.

Sono certa che gli alunni apprezzeranno se sapremo coinvolgerli e motivarli. Un ottimo connubio sarà proporre la nostra tradizione con metodologie e strumenti didattici innovativi; soprattutto, il messaggio sotteso ai contenuti farà la differenza nelle menti e nei cuori dei nostri alunni.

Relativamente alla stretta sul voto di condotta, può essere un deterrente a certe derive comportamentali; tuttavia una sensibilizzazione e un approfondimento sui temi di educazione civica può veramente fare la differenza.”

3Gabriele Sonzogni, dirigente Ic di Gambolò



Gabriele Sonzogni

Il dirigente dell’Ic di Gambolò Gabriele Sonzogni

Bisognerebbe leggere attentamente il testo delle “Nuove Indicazioni Nazionali” per poter formulare qualche considerazione davvero motivata e compiuta.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Sulle base delle prime anticipazioni, mi sembra di poter dire che la valorizzazione degli aspetti comportamentali nell’ambito scolastico sia finalizzata a sottolineare come la crescita formativa e umana degli alunni passi inevitabilmente anche attraverso qualche “no”, il rispetto delle regole, la consapevolezza di doveri cui adempiere oltre che di imprescindibili diritti su cui contare.

L’enfasi sull’importanza di alcune discipline afferenti in particolare all’area umanistica (studio del latino, della geografia, della storia, della letteratura) e sul recupero di alcune metodologie di apprendimento “tradizionali” (imparare a memoria, scrivere “a mano”), seppure richiamino la necessità di alcune solide basi cognitive e culturali sulle quali poter appoggiare poi i nuovi saperi, appaiono un po’ in controtendenza proprio con i recenti orientamenti ministeriali ed europei, più finalizzati alla valorizzazione delle discipline scientifiche e all’acquisizione di nuove competenze, come quelle digitali (si pensi ai piani PNRR interamente incentrati sulle discipline “STEM” e sulla “transizione al digitale”) per poter preparare le nuove generazioni alle sfide e ai mutamenti del nostro tempo.

Ad ogni buon conto, ne esce un quadro che rimanda alla complessità e alla pluralità del sapere e dei processi di insegnamento e apprendimento. Ancora nel terzo millennio, lo studio di discipline “tradizionali”, come ad esempio il latino, la grammatica, la storia e la geografia, è imprescindibile per la formazione dei giovani, ma contemporaneamente va armonizzato con l’attenzione ai nuovi linguaggi e ai nuovi saperi, altrettanto indispensabili per abitare il tempo in cui viviamo (competenze digitali e scientifiche). La scommessa è tenere insieme queste due “anime”, senza sacrificarne nessuna delle due. Del resto, gli stessi “piani dell’offerta formativa” di molte scuole restituiscono questa complessità e pluralità: non è un caso che in molti istituti (e così avviene ad esempio anche a Gambolò)

progetti incentrati sullo studio del latino o della calligrafia convivano “pacificamente” con attività legate ad esempio all’approfondimento dell’intelligenza artificiale o dell’utilizzo dei moderni visori per accedere ad esperienze di realtà virtuale o aumentata.

Ogni disciplina ha un suo statuto epistemologico e un suo alto valore formativo, forse proprio perché ogni disciplina è uno strumento e un mezzo per la crescita dei ragazzi, più che un fine a sé stante, sganciato dalla loro persona. All’interno di un’analoga logica all’insegna della complessità, va forse interpretata la valorizzazione delle proprie radici culturali, ad esempio attraverso lo studio in primis della storia, della letteratura, dell’arte e della geografia del territorio di riferimento.

Si percepisce forse un’esigenza di tipo “identitario”, forse eco di alcuni orientamenti di provenienza extrascolastica. Anche da questo punto di vista, senza una propria identità culturale è impossibile poter dialogare pacificamente e inclusivamente con persone di altre culture e tradizioni (come ricordava ad esempio papa Benedetto XVI); nello stesso tempo, la vera cultura «non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani», come ha ricordato recentemente il presidente della Repubblica Mattarella.



Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link