Almasri – Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, a 24 Mattino su Radio 24: Un pasticcio ma giudici potevano trattenerlo

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Almasri – Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, a 24 Mattino su Radio 24: Un pasticcio ma giudici potevano trattenerlo

“Quello successo è un mezzo pasticcio. Ho cercato di riannodare i fili su questa vicenda e i fili ci dicono che Almasri viene indicato come una sorta di Totò Riina nel campo dell’immigrazione. Uno dei tre giudici che compongono la corte di collegio della Corte Internazionale, che deve decidere se arrestarlo, dice che può serenamente rimanere a piede libero e questo già mi fa venire qualche dubbio. Questi giudici decidono solo a distanza di 4 mesi, cioè un’enormità, e decidono di arrestarlo solo quando questa persona viene segnalata in Italia. C’è un problema enorme di farraginosità del sistema,  sembra medievale la decisione della Corte perché nel frattempo questa persona non può essere arrestata, o meglio potrebbe esserlo se il Ministro della giustizia viene a sapere quali sono i capi di imputazione. Quando viene deciso di liberarlo, la decisione non arriva dal Ministro, perché la decisione spetta alla Corte dei giudici italiani che su richiesta della Procura generale lo rimettono in libertà. La domanda che bisogna farsi è: i giudici avrebbero potuto trattenerlo? Avrebbero potuto emettere un provvedimento di fermo in attesa che il Ministro decidesse? La risposta è sì, per cui a quel punto diventa un cittadino libero. Evidentemente il Ministro dell’Interno che sa quali sono i reati ma non ha nessun titolo per procedere lo espelle” Lo ha detto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente di Forza Italia a 24 Mattino su Radio 24. 

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Almasri – Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, a 24 Mattino su Radio 24: E’ stato lasciato il cerino in mano all’Italia

“Sicuramente era un cerino a lenta combustione che Inghilterra, Germania, Belgio, Francia hanno lasciato ed alla fine è rimasto all’Italia. A me sembra evidente che i tedeschi potevano serenamente fermarlo e comunicarlo alla Corte Internazionale, che da ottobre ha fatto partire la richiesta d’arresto per fatti che risalgono dal 2011 in poi. E’ da 13 anni che si accumulano reati o presunti tali contro questa persona eppure i tedeschi lo lasciano libero due volte, non una, due volte e poi improvvisamente arriva l’urgenza il 17 gennaio (quando è in Italia, ndr). Non è che bisogna essere Agatha Christie per farsi venire dei dubbi su questa storia”. Lo ha detto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, a 24 Mattino su Radio 24.

Santanchè – Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, a 24 Mattino su Radio 24: Meloni e ministra chiariscano prima del 29 gennaio

“Io penso che la ministra Santanchè e la presidente Meloni debbano chiudersi e parlare tra di loro. E’ la presidente Meloni che ha guida del governo e dovrà valutare insieme alla ministra Santanchè se il governo ha la serenità opportuna di andare avanti. Viceversa deve essere la ministra Santanchè a valutare se questa serenità non c’è. E’ un atto che io sgancerei dal 29 gennaio, non vorrei che i tempi li dettino decisioni della magistratura che ancora devono avere un processo. Non c’entra nulla il parallelismo tra il rinvio a giudizio e le dimissioni, è una questione di opportunità politica ed è giusto che la Ministra e, soprattutto la presidente Meloni, valutino se c’è l’opportunità e la serenità politica per andare avanti. Il chiarimento deve essere sganciato dal 29 gennaio, deve avvenire prima”. Lo ha detto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia, a 24 Mattino su Radio 24.

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