L’antivirus รจ uno degli strumenti principali per proteggere i nostri dispositivi elettronici dagli attacchi informatici e rilevare eventuali malware come worm, trojan e spyware. Questa tipologia di software si occupa di scansionare il computer alla ricerca di eventuali file dannosi, che potrebbero danneggiare il sistema. Un antivirus si basa principalmente su tre meccanismi fondamentali per identificare il malware: il rilevamento basato su firme, il rilevamento euristico e quello comportamentale.ย Analizziamoli nel dettaglio, cosรฌ da capire come fa un antivirus a riconoscere una minaccia informatica.
Come funziona lโantivirus: tre modi per rilevare le minacce informatiche
Il rilevamento basato sulle firme รจ uno dei metodi piรน antichi usati nell’ambito della cybersecurity e consiste nel confrontare i file del dispositivo con un database di virus giร conosciuti. Ogni programma dannoso ha una โfirmaโ unica, ovvero un insieme di caratteristiche identificabili nel suo codice. Quando il software antivirus trova una corrispondenza, segnala il file come dannoso. Per quanto possa essere efficace, questo metodo ha i suoi limiti, visto che funziona solo con minacce giร note e non puรฒ identificare software malevoli nuovi, che non sono ancora stati aggiunti al database dell’antivirus.
Per superare questo limite, molti antivirus utilizzano il rilevamento euristico, che non va a cercare corrispondenze esatte, bensรฌ si cercano possibili criticitร che destano un certo sospetto nel software analizzato. Questa tecnica di rilevamento puรฒ avvenire in diversi modi. In alcuni casi, viene analizzato il codice sorgente del software e messo a confronto con virus noti: se viene trovata una certa corrispondenza con virus noti presenti nel database euristico, il codice viene contrassegnato come potenziale minaccia.ย Questo approccio consente di rilevare nuove varianti di virus informatici che potrebbero sfuggire al rilevamento basato sulle firme. Questo, tuttavia, puรฒ portare anche a un maggiore rischio di incappare in falsi positivi, ossia segnalazioni errate di file innocui come minacce. Emblematico, a questo riguardo, quanto accaduto nel 2011 con il browser Google Chrome, che venne erroneamente classificato come pericoloso dall’antivirus Windows Defender (conosciuto anche come Microsoft Defender Antivirus eSecurity Essentials).
Un altro metodo utilizzato dai software antivirus รจ il rilevamento basato sul comportamento, che osserva lโattivitร di un programma mentre viene effettivamente eseguito. Se il programma mostra azioni sospette, come tentativi di infettare altri file o connettersi a server remoti, lโantivirus puรฒ segnalarlo come pericoloso.
Come avviene la scansione antivirus
Il processo di scansione di un antivirus inizia solitamente con una scansione completa del sistema, che analizza ogni file per identificare potenziali minacce. Successivamente, la maggior parte dei software antivirus esegue scansioni automatiche regolari a intervalli programmati o scansioni manuali, che lโutente puรฒ attivare seduta stante, quando piรน preferisce. La scansione puรฒ essere rapida (avviene in un tempo massimo di 30 minuti), concentrandosi solo su aree critiche come la memoria del computer, la directory del sistema operativo e i file temporanei, oppure puรฒ essere piรน approfondita (come quella che avviene al primo utilizzo dell’antivirus), nella quale ogni singolo file (inclusi quelli presenti in chiavette USB e altri supporti esterni) viene attentamente vagliato.
Oltre a eseguire regolarmente delle scansioni, รจ importante attivare gli ggiornamenti automatici delle definizioni dei virus. Questi update sono essenziali per garantire che l’antivirus possa riconoscere anche le minacce piรน recenti.
Nel momento in cui un antivirus dovesse rilevare una minaccia, proverร a rimuoverla dal sistema. Qualora non dovesse riuscirci, potrebbe adottare alcune misure di sicurezza ad hoc. Tra queste c’รจ la cosiddetta quarantena che, come facilmente intuibile dal suo nome, consiste nell’isolare i file sospetti in unโarea sicura del sistema, cosรฌ da evitare che questo venga danneggiato.
โuso degli antivirus non basta per proteggerci dai malware
Nonostante lโefficacia degli antivirus, รจ importante sottolineare che nessun software puรฒ garantire una protezione totale contro tutte le minacce informatiche. Questo perchรฉ questeย sono in continua evoluzione e sono sempre piรน diffuse: secondo alcune stime dal 2009 al 2019 le infezioni da malware sono passate da 12 milioni a oltre 812 milioni, con un incremento del 6.500%.
Ecco perchรฉ, oltre ad affidarvi a un buon antivirus, vi suggeriamo di adottare una strategia di sicurezza a piรน livelli, che includa pratiche come lโuso di password robuste, lโaggiornamento regolare dei software e lโadozione di strumenti come le VPN per proteggere le informazioni sensibili quando si รจ online.
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