Il Comune di Marina di Bibbona e la concessione demaniale davanti alla villa di Beppe Grillo: è polemica

Il Comune di Bibbona ha rilasciato una concessione demaniale per la gestione di una zona di spiaggia a Beppe Grillo in cui si trova la  sua villa privata, in provincia di Livorno, che pare la dia in affitto 16.500 euro a settimana). Ed è scoppiata la polemica.

La delibera comunale è del 30 dicembre scorso. 

La concessione è stata possibile grazie a una delibera di giunta di qualche giorno prima, il 12 dicembre 2024, riguardante proprio le concessioni demaniali «per attività turistico-ricreative e sportive», e a una successiva determina comunale del 19 dicembre «sul differimento del termine di scadenza delle concessioni demaniali marittime».

La polemica

Ne è venuta fuori una accesa polemica politica perché sulle concessioni demaniali si dibatte ormai da tempo al fine di avviare gare pubbliche ed evitare gli affidamenti e i rinnovi singoli e automatici, come pare essere il caso di Grillo. 

Senza contare che il movimento 5 stelle sulle concessioni demaniali ha sempre avuto posizioni molto nette a favore delle gare e contro gli affidamenti singoli e le proroghe.  

«Mi sorprende quanto apprendo dalla collega Chiara Tenerini, deputato di Forza Italia, in merito ad una concessione balneare rilasciata dal comune di Bibbona, sul litorale livornese, a beneficio di Beppe Grillo. Mentre i suoi seguaci vogliono gare e bandi per massacrare le piccole imprese balneari per lo più familiari il loro già ‘padrone’ ottiene spiagge in concessione per sollazzarsi a piacimento. Grillo di nome, Marchese del Grillo di fatto. Per le sue abluzioni concessione decennale, per chi lavora sul mare un calcio nelle terga», sottolinea  il Capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.

La concessione a Grillo

Per il Comune la polemica è strumentale. La concessione demaniale pe la villa di Grillo è «ad uso privato», come spiegano bene la delibera di giunta del 12 dicembre e la determina del 19 dicembre. 

Ma Villa Corallina è presente su alcuni siti web specializzati per poterla affittare a turisti e vacanzieri. 

Da qui le polemiche. Anche se, sempre secondo quanto previsto dalla delibera, Grillo ha solo l’accesso alla spiaggia e non può «privatizzarla».

Sia Grillo sia i suoi inquilini dovranno evitare di posizionare ombrelloni e altro, sulla duna di sabbia oggetto della concessione, perché vietato per legge in quanto si tratta di zone protette. Un surplus di pregio della villa, infatti, è rapresentato da un accesso diretto al mare. Dopo i primi cespugli di macchia mediterranea che partono dal portico inizia subito la sabbia, con la duna di circa 20 metri quadrati, che deve in pratica essere utilizzata solo come pasaggio e nient’altro. 

La questione, in fondo, è tutta qua.

La risposta del Comune

«Comprendo la necessità di visibilità ma forse sarebbe opportuno leggere gli atti prima – dichiara il sindaco il sindaco di Bibbona (Livorno) Massimo Fedeli  in una nota -. Non si tratta di una concessione gratuita e non lo è mai stata. Oggetto del rinnovo della concessione è una porzione di duna mininale rispetto all’arenile e si trova al confine della proprietà. Nella delibera di giunta si può leggere chiaramente che non è andata a gara, a differenza di altre, perchè non ha alcun interesse di lucro non essendovi prevista dal Piano della costa la possibilità di svolgervi alcuna attività economica. Si tratta di un’area che ha come scopo la protezione della duna e della vegetazione dunale, ambiente questo tra l’altro tutelato dalle leggi. È una concessione che viene da lontano, da molto prima di questa amministrazione, e sarebbe stato sufficiente leggere gli atti per capire che si sta parlando di nulla. Tra l’altro – ricorda il sindaco – la proprietà di Villa Corallina è stata l’unica che nel periodo di osservazioni al piano della costa non ha chiesto alcun tipo di ampliamento nè possibilità di mettere ombrelloni». 

Nel dettaglio, precisa il Comune, «si tratta di una porzione di duna di 1.105,00 mq, a ridosso della proprietà, per la quale viene versato al Demanio, e non al Comune, un canone di concessione, la cui quota è stabilita dal ministero, di 3.204,53 euro annui, secondo le stesse regole di chi ha uno stabilimento senza però potervi esercitare alcuna attività economica. Dalla planimetria allegata al Piano della Costa si può inoltre notare che la concessione riguarda solo la parte dunale mentre la spiaggia di fronte alla villa che arriva fino all’arenile è libera e usufruibile da tutti». 

«Si va a fare polemica per un tratto di duna sul quale non potrebbe essere creata alcun tipo di attività economica – conclude il sindaco – quando ci si dimentica che questo Governo non ha voluto affrontare il vero problema delle concessioni balneari. Se non avessero impugnato la legge regionale toscana adesso non ci troveremmo in questa situazione. Forse sarebbe opportuno che i rappresentanti della maggioranza di Governo si occupassero di questo».

La villa

La villa di Grillo a Marina di Bibbona originariamente era la Casina di mare dei marchesi Ginori, divenne una colonia estiva per ragazzi ma dal 2001 è diventata il buen retiro di Grillo. 

A restaurarla ci ha pensato l’architetto genovese Alessandro Ponte, negli arredi si vede la mano della moglie del comico, l’iraniana Parvin Tadjik, che l’avrebbe curato nei dettagli.

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