La Glass Skin Dello Show Di Margiela Si Può Acquistare

Ci sono momenti in grado di ridefinire l’estetica e l’immaginario collettivo. Uno di questi è senza dubbio il fenomeno della Glass Skin, introdotto durante la sfilata Margiela Artisanal 2024 sotto la direzione creativa di John Galliano e grazie al genio di Pat McGrath, la leggendaria make-up artist che ha trasformato il viso delle modelle in superfici lucide e iperrealistiche. A un anno di distanza da quell’evento iconico, la magia della passerella è pronta a diventare accessibile a tutti, grazie al lancio della Skin Fetish: Glass 001 Artistry Mask, un prodotto che promette di portare lo splendore etereo direttamente nelle case degli appassionati di bellezza.

Durante la Paris Couture Fashion Week del 2024, sotto i ponti crepuscolari della capitale francese, Pat McGrath ha presentato un capolavoro beauty che ha catturato l’immaginazione globale. Le modelle, tra cui l’attrice Gwendoline Christie, sembravano bambole di porcellana, con una pelle lucida che rifletteva la luce in modo ultraterreno. La tecnica dietro questo look straordinario prevedeva la stratificazione di maschere peel-off e acqua distillata, applicata con un aerografo e asciugata con un phon. Un processo meticoloso, che richiedeva fino a due ore per ciascuna modella e che, per la sua complessità, sembrava destinato a rimanere un esclusivo segreto di backstage.

McGrath stessa ha descritto quel momento come uno dei più significativi della sua carriera. “In oltre 35 anni di lavoro nella bellezza, non avevo mai visto una reazione così travolgente,” ha dichiarato nell’intervista con Vogue. E infatti, la Glass Skin è diventata immediatamente virale, scatenando una corsa tra i beauty influencer per replicare l’effetto con mix di prodotti improvvisati. Ma nessun tentativo è mai riuscito a catturare l’essenza di quella passerella fino all’annuncio di un prodotto specifico: Skin Fetish: Glass 001 Artistry Mask.

Con il lancio della Glass 001 Artistry Mask, Pat McGrath ha anche creato un rituale di bellezza accessibile a tutti. Descritta dalla make-up artist come “una lettera d’amore a quel momento iconico”, la maschera offre un bagliore iper-lucido e una finitura eterea, ma con il valore aggiunto di ingredienti curativi come la glicerina, l’acqua di fiori di rosa e l’allantoina. Questi componenti non solo conferiscono luminosità, ma leniscono e rinfrescano la pelle, trasformando ogni applicazione in un’esperienza di self-care.

L’applicazione è semplice e personalizzabile. Come spiega McGrath, un solo strato dona un effetto pelle da spa, due strati offrono un bagliore luminoso e tre strati trasformano la pelle in una superficie simile al vetro. L’idea è quella di unire glamour e praticità, rendendo possibile un look professionale senza la necessità di un aerografo o di ore di lavoro. La maschera, inoltre, può essere utilizzata per evidenziare specifiche aree del viso – zigomi, ponte del naso, mento – oppure come base per il trucco, garantendo una finitura liscia e radiosa.

La Glass Skin rappresenta molto più di una tendenza beauty: è una riflessione sulla contemporaneità. In un’epoca in cui il confine tra moda e tecnologia si fa sempre più sottile, questa innovazione si pone come simbolo di eleganza futuristica e personalizzazione. McGrath stessa ha sottolineato come questo prodotto non sia solo un mezzo per replicare un look, ma un invito a sperimentare, a creare momenti virali e a portare l’immaginario delle passerelle nel quotidiano.

Il lancio della Glass 001 Artistry Mask coincide con il crescente interesse per l’inclusività e l’accessibilità nella moda e nella bellezza. Nonostante la sua origine in un contesto elitario – una passerella di haute couture – il prodotto si posiziona come un oggetto democratico, alla portata di un pubblico più ampio. Questo equilibrio tra esclusività e inclusività è uno dei motivi per cui il marchio di McGrath continua a essere un punto di riferimento nel settore.

La Glass Skin non sarebbe nata senza il contesto visionario di Maison Margiela, una maison che da sempre sfida le convenzioni. Sotto la guida di John Galliano, Margiela ha abbracciato un approccio teatrale e sperimentale, unendo elementi di decadenza artistica e innovazione tecnologica. La sfilata del 2024, ispirata alle opere di Kees van Dongen e alle fotografie di Brassaï, è stata un perfetto esempio di questa filosofia. La pelle delle modelle, trasformata in una superficie riflettente, si è inserita armoniosamente in uno show che celebrava la bellezza inquietante e ultraterrena.

La maschera Glass 001 non è solo un prodotto di bellezza, ma un’estensione di questa narrazione artistica. Con essa, McGrath e Margiela dimostrano che il make-up può essere molto più di un semplice strumento estetico: può diventare un linguaggio visivo, capace di comunicare idee e suscitare emozioni.