Muoversi in città in modo sostenibile, senza vincoli di orario e spendendo poco. Un sogno, visto che a Modena non è ancora possibile. Ad oggi la mobilità green fa fatica ad attecchire sul territorio modenese, da sempre molto più legato ai motori che alle biciclette. A provarlo sulla loro pelle sono pendolari, studenti, turisti, che si confrontano giornalmente con ciclabili interrotte, furti di bici all’ordine del giorno, peripezie burocratiche per i noleggi, autobus con orari ridotti e biciclette elettriche fantasma. “Se devi tornare a cas dopo lezione, ma finisci tardi, puoi solo andare a piedi. Mancano i mezzi e quelli che ci sono, sono antiquati” commenta un pendolare in arrivo da Bologna.
Volendo spostarsi, soprattutto nelle ore serali e nei luoghi meno centrali, quello a cui si va incontro è tutt’altro che una tranquilla città di provincia. E la cosa stupisce ancor di più, se si confronta la situazione con le altre realtà limitrofe, come Bologna, Parma o Reggio Emilia. Non a caso, nella classifica pubblicata dal laboratorio del Sole 24 Ore, la top tre delle città ‘verdi’ vede Reggio Emilia al primo posto e Parma al terzo. Ottima posizione anche per Forlì, al quinto posto. Bologna risponde a tono, con una ottava posizione, seguita da Ferrara (11esima), Rimini (12esima), Cesena (15esima) e Ravenna (18esima). E poi la nota dolente: Modena è 27esima in Italia, penultima tra le province in Regione per ecosistema urbano, seguita solo da Piacenza, che si posiziona 35esima nella classifica nazionale.
Con questo quadro alla mano, dovendo affrontare uno spostamento in città la prima opzione sostenibile da vagliare è senza dubbi la bicicletta. In questo ambito, nota di merito per il Comune: esiste, ormai dal 2003, il ‘Centro in bici’. Si tratta di un “servizio di noleggio di biciclette comunali – spiegano dalla cooperativa Aliante che se ne occupa – gratuito, su cauzione, che dispone di biciclette distribuite in diversi punti di prelievo dislocati presso i più importanti parcheggi, stazioni e servizi di pubblica utilità”. Iscrivendosi e pagando una piccola cauzione di 20 euro è quindi possibile usufruire del noleggio bici praticamente 24 ore al giorno.
Però, non è tutto oro ciò che luccica. Il servizio è rimasto invariato negli anni, e dunque si basa su un sistema a due chiavi ad oggi troppo antiquato e macchinoso che non permette a chiunque, ad esempio a turisti di passaggio o minori, di accedere all’utilizzo. Non è disponibile un sito web o una applicazione dove leggere direttive e funzionamento, non esiste un modo per controllare la presenza effettiva di stalli e bici in zona, non è neppure possibile registrarsi online: bisogna fissare un appuntamento e recarsi, ovviamente a orari prestabiliti e lavorativi, nell’ufficio.
Lo stesso progetto include ‘stalli protetti’, anche questi gratuiti su cauzione, che permettono di accedere a gabbie più sicure su cui legare la propria bicicletta per evitare il furto. Furto che, comunque, non è del tutto schivato. “I ladri di biciclette sono uno dei problemi per cui i modenesi sono restii a cambiare abitudini e passare dalle auto alle bici – commenta il presidente Fiab Modena, Ermes Spadoni –. E’ un fenomeno sottostimato, ma parliamo di qualche migliaio di biciclette rubate ogni anno. Si dovrebbe lavorare su portabici più sicuri, efficienti e presenti sul territorio, e andrebbe controllato il mercato dell’usato, che non prevede di avere certificazioni che attestano la provenienza del mezzo”.
Se muoversi sulle due ruote non è ciò che si cerca, la città offre a noleggio (attraverso società esterne) monopattini e auto elettriche. In queste due opzioni i più grandi scogli sono però legati alla disponibilità limitata dei mezzi e al prezzo: si parla di una media di 18 euro per mezz’ora di utilizzo dell’auto e di 20 centesimi al minuto per il monopattino (a cui aggiungere un euro per il servizio).
Nel secondo caso c’è inoltre da considerare l’incertezza data dal nuovo codice della strada che impone l’utilizzo del casco durante la corsa, oltre che di assicurazione e targa per i dispositivi: questioni che stanno provocando dubbi nei cittadini e un conseguente, e generale, calo dei noleggi. Per la questione autobus bisogna rivolgersi invece a Seta, anche qui, non con pochi problemi. La società infatti garantisce il servizio solo durante il giorno: è estremamente difficile trovare autobus che rendono possibile lo spostamento dopo le 20.30, cosa che invece avviene a Bologna con le cosiddette ’Linee N’ che transitano per il capoluogo durante la notte.
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