Pnrr, Napoli tiene il passo per i 449 progetti in Sanità 7 su dieci in linea coi tempi

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Sono 449 i progetti della Regione Campania relativi alla misura “Salute” del Pnrr attualmente “in corso di esecuzione” nell’Area metropolitana di Napoli. E per il 70% lo stato di avanzamento degli interventi è positivo, ferma restando le scadenze di giugno 2026 per completarli e del 31 dicembre dello stesso anno per la certificazione della spesa sostenuta. Sono i dati emersi dal nuovo tavolo di lavoro coordinato dal prefetto Michele di Bari cui spetta, come accade del resto ai suoi colleghi in tutta Italia per decisione del Governo, il monitoraggio costante e approfondito dello stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (per quest’area, parliamo di circa 4mila progetti per tutte le missioni del Pnrr suddivisi tra Regione, Comuni, Città metropolitana e Università Federico II e L’Orientale, per un importo complessivo di oltre 6 miliardi e mezzo di euro).

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I PROGETTI

L’ultima Cabina di coordinamento, come detto, ha preso in esame lo stato di avanzamento degli interventi relativi alla sanità che vedono in campo la Regione, le Aziende ospedaliere e le Asl del territorio metropolitano in qualità di soggetti attuatori: la spesa certificata ammonta al momento a 728 milioni di euro, di cui 580 a valere su fondi Pnrr. I progetti riguardano 37 interventi per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali (COT), tutti già conclusi; altri 27 per gli “Ospedali di comunità”, per i quali la Regione ha avuto assegnati per tutta la Campania 110 milioni destinati a complessive 45 strutture; e 88 per le “Case di Comunità”, che in tutta la regione dovranno essere 169 in base alle risorse ottenute dall’ente, pari a 249 milioni. Nei 449 progetti emersi dal monitoraggio in prefettura sono compresi anche gli interventi per forniture di grandi apparecchiature (risonanze magnetiche, Pet–tac, angiografi, acceleratori lineari, mammografi ed altro), che consentiranno, come sottolinea la nota diffusa dal palazzo fi Governo, «una sensibile riduzione delle liste di attesa ed il miglioramento degli indicatori Lea». Ci sono poi anche gli interventi finalizzati alla realizzazione del cosiddetto progetto “Ospedale Sicuro”, ovvero lavori di adeguamento sismico degli edifici che ospitano le strutture sanitarie; implementazione dei posti letto nelle terapie intensive; interventi di digitalizzazione tra cui, in particolare, implementazione informatica dei sistemi e la diffusione del “Fascicolo Sanitario Elettronico”, una delle più importanti novità del 2024 della sanità targata RegioneCampania. La verifica affidata al prefetto si sta dunque confermando, com’era nelle premesse, fondamentale per capire a che punto è il Pnrr nella sua articolata complessità.

Al di là di quanto è possibile leggere sulla piattaforma Regis sulla quale vengono collocati i progetti in corso o la loro evoluzione procedurale, è in questa sede che vengono fuori i dati più credibili. Quelli, per intenderci, che dovrebbero permettere al Governo e segnatamente al ministro con delega al Pnrr, Tommaso Foti, di poter presentare alle Camere la nuova proposta di rimodulazione del Piano coni progetti destinati a tagliare il traguardo entro i tempi concordati con l’Ue e quelli su cui invece dovrebbero intervenire altre fonti di finanziamento. Per la sola Area metropolitana d Napoli i progetti Pnrr gestiti dalle sole amministrazioni locali sono 1.101, per un totale di finanziamento attraverso il Piano di ripresa e resilienza di oltre un miliardo e 651 milioni. Di essi, 762 milioni sono relativi agli 81 progetti di cui il Comune di Napoli risulta soggetto attuatore: di questi fanno parte, tra gli altri, il rinnovo delle flotte di bus e treni verdi(144.182.000 euro finanziati al Comune di Napoli); ReStart Scampia, il nuovo ecoquartiere con scuole e parco (159 milioni di euro, di cui 84 del Pnrr); il completamento delle linee 1 e 6 della Metropolitana (71.500.000 euro); la riqualificazione dell’insediamento di Taverna del Ferro (64.483.258 euro); la rigenerazione dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario (17.600.000 euro).

Per quanto riguarda la Regione gli interventi da realizzare corrispondono a 1555 progetti, per un importo totale pari a 3.639.812.383 di euro, mentre i progetti assegnati alla Città Metropolitana sono 60 per un importo complessivo di 210 milioni. Soggetti attuatori nell’Area metropolitana di Napoli sono anche, come detto, gli atenei Federico II eL’Orientale: parliamo di complessivi 1308 progetti per un importo totale pari a 306.409.943 euro. Va infine ricordato che oltre all’attività di supporto e monitoraggio della Cabina di regia, la Prefettura svolge mirati controlli antimafia sui soggetti appaltatori delle opere, finalizzati alla salvaguardia dell’ordine pubblico economico, alla tutela della libera concorrenza tra le imprese e ad assicurare il buon andamento della Pubblica amministrazione. Sono altresì previsti specifici accessi ispettivi sui cantieri delle opere pubbliche, «anche aifini dell’accertamento dell’osservanza della normativa concernente la sicurezza sul lavoro, sul personale impiegato, sui mezzi e sul materiale utilizzato nonché sulla documentazione amministrativa di riferimento». 

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