RDCongo, l’apicoltura un pilastro della resilienza socioeconomica delle comunità congolesi

L’apicoltura, in quanto attività economica sostenibile, svolge un ruolo cruciale nella resilienza socioeconomica degli imprenditori impegnati nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in Burundi.

Prince Amani Musemakweli, promotore di REST-CONGO Ets, sottolinea l’importanza degli scambi di immersione tra giovani imprenditori di queste due nazioni, orchestrati da ASOP attraverso il programma YOULIMA. Questi incontri forniscono una piattaforma per condividere esperienze, affrontare sfide comuni e scoprire opportunità di collaborazione.

Durante questi scambi sono stati visitati incubatori e aziende come BBIN, AUXFIN, BESTA e la Cooperativa degli apicoltori del Burundi. Queste visite hanno permesso di conoscere i progressi compiuti e le sfide che questi imprenditori devono affrontare. Prince Amani Musemakweli, apicoltore congolese e consulente di apicoltura tropicale, ha avuto l’onore di incontrare il signor Aloys, un apicoltore innovativo, la cui azienda è specializzata nella produzione di miele, cere, veleno d’api, propoli, nonché nella trasformazione di questi prodotti in succo di miele e unguento.

Attraverso questi scambi sono emerse diverse proposte per rafforzare la collaborazione tra giovani imprenditori della RDC e del Burundi:

1. *Advocacy per il riconoscimento dei prodotti dell’apicoltura*: È essenziale svolgere un’advocacy collettiva affinché il miele e i prodotti dell’alveare siano riconosciuti come prodotti di qualità, lontani dall’etichetta di frode che spesso è loro associata.

2. *Certificazione Internazionale*: La ricerca di partner per certificare i prodotti dell’apicoltura su scala internazionale è fondamentale. Ciò faciliterà l’esportazione di vari prodotti, come miele, cera, propoli e veleno d’api, nel mercato globale.

3. *Sostegno agli apicoltori*: è necessario sviluppare un programma comune per sostenere gli apicoltori nella produzione, trasformazione e confezionamento dei loro prodotti. Ciò contribuirà ad alleviare la pressione sulla biodiversità e a proteggere l’ambiente, contrastando il cambiamento climatico nei paesi dei Grandi Laghi.

4. *Sviluppo di capacità*: è imperativo rafforzare le capacità dei giovani imprenditori dell’apicoltura organizzando gemellaggi con professionisti e aziende internazionali che operano nel campo dell’apicoltura.

5. *Scambi di esperienze e concorsi internazionali*: l’organizzazione di scambi annuali di esperienze e la partecipazione a concorsi internazionali di apicoltori rafforzerà la visibilità e la credibilità degli imprenditori nella regione.

6. *Sostegno ai governi*: Infine, è urgente chiedere ai governi di attuare leggi che sostengano i giovani imprenditori. Queste iniziative mirano non solo ad attirare l’attenzione di partner, lettori e governi, ma anche a rafforzare le economie dei paesi interessati, creare posti di lavoro e ridurre l’insicurezza alimentare. Incoraggiano la produzione e il consumo di prodotti biologici a livello locale, promuovendo al contempo la creazione di industrie sostenibili. Inoltre, di fronte alle sfide ambientali, tra cui l’innalzamento del livello delle acque nel Lago Tanganica e le inondazioni a Uvira e Katumba, questi sforzi contribuiranno alla protezione dell’ambiente e alla lotta contro il cambiamento climatico. Le popolazioni, già colpite dalla perdita dei raccolti e dagli spostamenti forzati, trarranno beneficio da un approccio che preservi i loro mezzi di sussistenza rafforzando al tempo stesso la loro resilienza alle crisi climatiche. Infine, attraverso la loro collaborazione rafforzata, gli apicoltori della RDC e del Burundi possono raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Impegnandosi in pratiche sostenibili e sostenendo l’economia locale, contribuiranno non solo al proprio sviluppo, ma anche a quello delle loro comunità, costruendo un futuro più sostenibile e inclusivo per tutti. Insieme possiamo costruire un futuro in cui l’apicoltura contribuisce non solo all’economia, ma anche alla protezione della nostra biodiversità e del nostro clima.