Quali sono le soluzioni migliori per ridurre o cancellare debiti tra 20-50mila euro se non si riesce più a pagarli? Accumulare troppi debiti può diventare un grosso problema per i cittadini che spesso si ritrovano in condizioni di impossibilità di ripagarli, soprattutto quando gli importi si accumulano.
E’ possibile, infatti, contrarre diversi debiti, sia con lo Stato e il Fisco e sia con banche e finanziaria, e la situazione dei pagamenti può arrivare a diventare insostenibile. Ecco allora di seguito alcune soluzioni per ripagare un elevato debito quando non si può più.
- Ridurre o cancellare i debiti tra 10mila e 50mila ricorrendo alla legge sul sovraindebitamento
- Chiedere un piano di rateizzazione, più comodo con le novità del 2025
- Rinegoziare i debiti con le banche
- Come fare il consolidamento dei debiti se sono troppo alti
- Si va verso l’approvazione ufficiale della nuova rottamazione quinquies
Ridurre o cancellare i debiti tra 10mila e 50mila ricorrendo alla legge sul sovraindebitamento
Una delle principali soluzioni per ridurre o cancellare del tutto il debito contratto, sia con il Fisco che con banche o finanziarie, è quella di ricorrere alla Legge sul sovraindebitamento, anche nota come Salva Suicidi.
Possono aderire a tale procedura, in presenza di debiti elevati, anche di importi di 50mila euro, sia i cittadini, che gli imprenditori, i liberi professionisti, i soci di società di persone (come le Snc e le Sas), e alcuni familiari dei sovraindebitati.
Per usufruire della legge bisogna seguire una specifica procedura che parte dal coinvolgimento del giudice del tribunale civile competente per territorio, a cui deve essere presentata la domanda di esdebitazione da parte del debitore, per arrivare alla nomina del gestore della crisi, che ha il compito di verificare la situazione di sovraindebitamento del debitore.
Successivamente il debitore può incontrare il gestore, per descrivere personalmente la propria situazione e i motivi che hanno portato al sovraindebitamento, e permettergli di mettere a punto un piano di soluzione della crisi dopo aver esaminato tutta la documentazione.
Dopodicchè, bisogna ottenere l’omologa del piano, che prevede l’attestazione di veridicità e fattibilità da parte del gestore del piano di risoluzione del debito e la trasmissione al giudice per l’omologa, e solo dopo il debitore può o avere la totale cancellazione del debito o pagare i propri debiti in modo agevolato, seguendo quanto indicato nel piano di soluzione della crisi.
Chiedere un piano di rateizzazione, più comodo con le novità del 2025
Quando si accumula un debito compreso tra 10mila e 50mila euro che non si riesce più a pagare e viene contratto con il Fisco, è possibile procedere con la richiesta di rateizzazione dei pagamenti, che quest’anno prevede qualche cambiamento.
Nel caso di debiti inferiori a 120 mila euro, infatti, le rate vengono automaticamente fissate in 84 al massimo per le richieste presentate tra il 2025 e il 2026, 96 rate tra il 2027 e il 2028 e 108 rate a partire dal primo gennaio 2029.
E’ anche possibile richiedere una dilazione a 120 rate mensili per casi di manifesta difficoltà del contribuente e in caso la valutazione della condizione economica difficile, per le persone fisiche, viene effettuata in base al valore Isee del nucleo familiare.
Per tutti gli altri soggetti avviene, invece, considerando l’indice di liquidità e il rapporto tra il debito da rateizzare, i debiti complessivi e il valore della produzione.
Rinegoziare i debiti con le banche
I debiti con le banche si prescrivono in 10 anni ma nessuna banca aspetta tanto per agire. Generalmente le banche, così come le finanziarie con cui si contraggono debiti, intervengono ben prima che il credito scada.
Se il debito che si matura con le banche diventa insostenibile da pagare, raggiungendo una cifra fino a 50mila euro, che per tanti è altissima, si può ricorrere alla rinegoziazione, cioè alla revisione dei termini di contratto e delle rate da pagare.
Si tratta, però, di una soluzione che le banche difficilmente concedono e, quando ciò accade, comunque i costi di interessi e spese richiesti sarebbero molto alti.
Precisiamo che la rinegoziazione non vale per i debiti accumulati con il Fisco.
Bisogna, pertanto, valutare bene la situazione prima di procedere su tale strada.
Come fare il consolidamento dei debiti se sono troppo alti
Un’altra soluzione per ridurre il proprio debito, pur se elevato, compreso tra i 10mila e i 50mila euro, è quella del consolidamento.
Si tratta di un sistema che permette di riunire tutti i debiti accumulati in un unico debito con una rata più bassa del totale delle precedenti. Pur se apparentemente sembra una soluzione positiva, in realtà, nel tempo, rischia di rendere il debito ingestibile.
Il consolidamento genera, infatti, un debito maggiore rispetto al totale dei debiti consolidati e la rata, anche se più bassa della somma delle singole rate, risulta comunque di importo più alto e da pagare per molti anni.
Si va verso l’approvazione ufficiale della nuova rottamazione quinquies
Non è stata approvata entro la fine dell’anno ma si punta a farlo ufficialmente entro i prossimi mesi, la nuova rottamazione-quinquies per la regolarizzazione di debiti derivanti dal mancato pagamento di tasse, multe e cartelle esattoriali.
Il nuovo piano dovrebbe interessare le cartelle emesse tra il primo luglio 2022 e il 31 dicembre 2023, per la sola quota capitale, senza sanzioni e interessi e aggio di riscossione.
Inoltre, il contribuente non decadrebbe per mancato pagamento di una o più rate. Si parla, infatti, di una tolleranza di 8 quote non pagate in tempo, anche non consecutive.
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