Gli scienziati climatici stanno monitorando con attenzione il possibile impatto di El Niño e La Niña sul meteo globale del 2025. Nonostante il fenomeno La Niña potrebbe temporaneamente attenuare l’aumento delle temperature medie, il pianeta continua a riscaldarsi in modo allarmante, principalmente a causa dell’accumulo di gas serra nell’atmosfera.
Un 2024 da record e le previsioni per il 2025
Secondo i ricercatori europei e l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), il 2024 sarà ricordato come l’anno più caldo mai registrato, con temperature globali che hanno superato per la prima volta l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento sotto gli 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Questo record è stato in parte accentuato dalla presenza di un forte fenomeno El Niño, che tende ad amplificare il riscaldamento globale.
Tuttavia, il 2025 potrebbe essere caratterizzato dal ritorno di La Niña, un fenomeno che potrebbe portare a un lieve raffreddamento delle temperature globali. Secondo il Met Office del Regno Unito, è improbabile che il 2025 superi il record del 2024, ma è comunque molto probabile che si collochi tra i tre anni più caldi mai registrati.
El Niño e La Niña: cosa sono e come influenzano il meteo?
I fenomeni climatici El Niño e La Niña sono due facce opposte di un complesso sistema climatico che si verifica nell’Oceano Pacifico e che ha ripercussioni su tutto il mondo.
- El Niño si manifesta quando gli alisei, venti predominanti che soffiano da est a ovest nel Pacifico, si indeboliscono o invertono la loro direzione. Questo porta a un riscaldamento anomalo delle acque superficiali nell’area orientale del Pacifico, vicino alle coste di America Centrale e Sudamerica. Questo riscaldamento può influenzare i modelli meteorologici globali, causando periodi di siccità o di forti piogge in diverse regioni del pianeta.
- La Niña, al contrario, si verifica quando gli alisei si intensificano, spingendo le acque calde più a ovest, verso le coste dell’Australia e del sud-est asiatico. Questo fenomeno comporta un raffreddamento delle acque superficiali nell’area orientale del Pacifico, con un effetto opposto rispetto a El Niño.
Questi fenomeni, che si alternano ogni due-sette anni e durano dai 9 ai 12 mesi, possono influenzare il meteo mondiale in modo significativo. La Niña, ad esempio, è spesso associata a forti precipitazioni e inondazioni in alcune regioni, come l’Australia settentrionale, il Brasile settentrionale e l’Africa sud-orientale.
Le previsioni per il meteo del 2025
L’OMM prevede che le condizioni di La Niña potrebbero emergere tra novembre 2024 e febbraio 2025. Tuttavia, il raffreddamento indotto da La Niña potrebbe avere un impatto debole e temporaneo sulle temperature globali.
Il segretario generale dell’OMM, Celeste Saulo, ha sottolineato che, nonostante la possibilità di un lieve raffreddamento legato a La Niña, il trend generale delle temperature globali è destinato a crescere. Questo è dovuto all’accumulo di gas serra, che intrappolano il calore nell’atmosfera e amplificano il riscaldamento globale.
Secondo il professor Adam Scaife, a capo delle previsioni climatiche globali del Met Office, anche anni senza l’influenza riscaldante di El Niño, come il 2025, mostrano temperature significativamente più alte rispetto a quelle registrate in passato. Per fare un confronto, il 2016, anno dominato da un forte fenomeno El Niño, è stato allora il più caldo mai registrato, ma le previsioni per il 2025 indicano che anche un anno “normale” è ora significativamente più caldo rispetto a quel periodo.
L’Accordo di Parigi e il superamento della soglia di 1,5 °C
Il superamento della soglia di 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali è un parametro critico stabilito dall’Accordo di Parigi sul clima del 2015. Gli scienziati avvertono che, sebbene questa soglia potrebbe essere superata per la prima volta in modo temporaneo nel 2024, non si tratterebbe ancora di una violazione ufficiale dell’accordo. Per considerare tale soglia superata in modo definitivo, le temperature globali dovrebbero rimanere costantemente al di sopra di 1,5 °C per un periodo prolungato di 20-30 anni.
Nonostante questo, il costante aumento delle temperature globali e la crescente frequenza di eventi climatici estremi, come ondate di calore, siccità e uragani, sottolineano l’urgenza di adottare misure significative per affrontare il cambiamento climatico.
Il legame tra cambiamento climatico, El Niño e La Niña
Alcuni scienziati sottolineano che il legame tra il cambiamento climatico e i fenomeni El Niño e La Niña non è ancora completamente chiaro. Sebbene questi fenomeni facciano parte di cicli naturali del clima, il riscaldamento globale potrebbe influenzarne l’intensità o la frequenza. Studi in corso cercano di comprendere meglio come il cambiamento climatico stia modificando il comportamento di questi importanti fenomeni meteorologici e il loro impatto sul meteo globale.
Nel 2025, l’attenzione rimarrà alta su come i fenomeni climatici globali influenzeranno il meteo e su come l’aumento delle temperature continuerà a ridefinire il clima del nostro pianeta.
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