Minacce al procuratore di Milano, si teme legame indagine mafia

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Rafforzata tutela anche a pm Dda. Indaga la procura di Brescia

Di Redazione |

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MILANO, 26 GEN – Minacce di morte al procuratore
capo di Milano Marcello Viola e al pm della Dda Alessandra
Cerreti. Minacce ritenute molto serie e circostanziate, che
hanno portato ad innalzare le misure di sicurezza nei confronti
dei due magistrati, mentre la Procura di Brescia, competente
sulle indagini che vedono vittima le toghe milanesi, ha aperto
una inchiesta.
Il timore è che le minacce – si legge sulle pagine locali di
Corriere della Sera e Repubblica – siano collegate con
l’inchiesta ‘Hydra’ sulla mafia a tre teste, ovvero l’alleanza
in Lombardia tra Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta, entrata nel
vivo con la conferma della suprema corte dell’impianto
dell’accusa di mafia e l’esecutività degli arresti. Tra questi
Gioacchino Amico, poi scarcerato perché aveva già passato un
anno in custodia cautelare per altri reati, e Giovanni Abilone,
ritenuto dagli inquirenti uno degli esponenti mafiosi collegati
al mandamento di Castelvetrano di Matteo Messina Denaro.
Scoperto anche un arsenale di armi: mitra, fucili, pistole
automatiche e munizioni.
E’ invece ancora irreperibile Paolo Aurelio Errante Parrino,
77 anni, considerato il “punto di raccordo” tra il presunto
“sistema mafioso” in Lombardia e il “capo dei capi” Matteo
Messina Denaro.

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