Trump rivela le sue vere intenzioni per risolvere la questione palestinese – controinformazione.info

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


di Luciano Lago

Mentre i propagandisti occidentali seguitano a parlare a vuoto della questione palestinese con la consueta retorica, ribadendo il vecchio concetto dei “due popoli e due stati”, come se nulla fosse accaduto in questi ultimi anni (occupazione Israeliana, colonizzazione in Cisgiordania, assedio e sterminio della popolazione di Gaza, ecc.) è arrivato il neo presidente Trump, con la sua solita irruenza parlando apertamente di sfollamento e deportazione di tutti i palestinesi di Gaza.
Il presidente Donald Trump ha dichiarato di aver chiesto al re Abdullah II di Giordania di aiutarlo a “ripulire” più di un milione di persone da Gaza e trasferire (leggi deportare) questi in buona parte in Giordania e altri in Egitto, nei due paesi arabi alleati degli USA.

“Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliamo tutto”, ha detto Trump e riferisce di aver detto ad Abdullah in una conversazione telefonica. “Nel corso dei secoli ha avuto molti, molti conflitti. E non so, qualcosa deve essere fatto”.
Sembra evidente che Trump intende fare suo il piano sionista di pulizia etnica della Palestina, iniziando da Gaza e manifesta la sua indole di immobiliarista dimostrando interesse per i futuri progetti immobiliari da finanziare su Gaza, di cui apprezza la posizione, una volta sgombrata dalla presenza dei palestinesi.
Inoltre Trump ha già promesso di parlare del progetto anche con il leader egiziano, il generale Abdel Fattah el-Sisi, per chiedere la stessa cosa, che anche l’Egitto si faccia carico di una buona parte dei palestinesi. Dietro questa collaborazione dei due paesi, Giordania ed Egitto, naturalmente ci sarà un grosso apporto di finanziamenti e agevolazioni che possono fare gola ai due leader arabi.

Combattenti delle brigate al Qassan schierati a Gaza City

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La vecchia mentalità statunitense di risolvere tutto a suon di dollari rispunta fuori: c’è un antico problema in Palestina? Risolviamo tutto noi con una offerta che non possono rifiutare e noi ci prendiamo il bottino: terreni, spazi, risorse, acqua, gas nel sottosuolo, campi agricoli, realizziamo nuovi quartieri, magari casinò, e facciamo business.
In pratica è la stessa mentalità dei boss della mafia italo americana, di New York e di Las Vegas, presa in prestito dai Gambino, Genovese, Al Capone, ecc.. Chi dovesse mettersi da ostacolo verrebbe rapidamente eliminato.

Secondo Trump il progetto risolverebbe per sempre i 78 anni circa di guerra che i palestinesi hanno affrontato per ottenere una patria e una terra libera dall’occupazione israeliana.
Nel frattempo il responsabile delle relazioni con i media di Hamas, Mahmoud Taha, ha risposto al progetto di Trump affermando che di spostare la popolazione della Striscia di Gaza in Egitto non se ne parla neanche e lo stesso Taha ha dichiarato al canale televisivo Al-Alam che la posizione dell’amministrazione americana è sempre sbilanciata nei confronti dell’entità israeliana, dall’occupazione della Palestina fino ad oggi, così che le dichiarazioni del nuovo presidente americano, Donald Trump, non sono né nuove né strane, e non ne siamo rimasti sorpresi perché questa è la vera posizione degli Stati Uniti nei confronti della questione palestinese e della regione, ed è una posizione aggressiva nei confronti del popolo palestinese.
Il portavoce palestinese ha ha sottolineato il diritto del popolo palestinese ad avere uno stato indipendente sulla propria terra occupata dal nemico israeliano, spiegando che il movimento Hamas non presta attenzione a queste affermazioni, indicando che il popolo palestinese è consapevole dei pericoli di questa fase e dei dei piani sionisti e americani nei confronti della questione palestinese.

Combattenti della resistenza nei cunicoli sotterranei

Ha sottolineato che il popolo palestinese resta fedele alla propria terra nonostante tutte le sofferenze e nonostante tutti i crimini e il genocidio che si sono verificati da 15 mesi a seguito dell’ultima aggressione israeliana nella Striscia di Gaza, ed è rimasto nella Striscia, rifiutando tutti i progetti di sfollamento e rimuovendoli dalla loro terra occupata dal nemico israeliano. I palestinesi ed i gruppi della resistenza combatteranno fino alla morte ma non lasceranno mai la loro terra dove sono sepolti i propri morti. Non scenderemo a compromessi, non cederemo e non alzeremo la bandiera della resa né al nemico israeliano né all’amministrazione americana , non importa quanto amplificate e malefiche siano le cospirazioni.

In altri termini, se gli Stati Uniti vogliono realizzare una nuova Las Vegas nel Mediterraneo devono cercarsi un posto diverso dove farlo.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Source link