(AGENPARL) – Roma, 26 Gennaio 2025
(AGENPARL) – dom 26 gennaio 2025 Stati generali del miele, oggi a Udine il XVI meeting di
apicoltura del Friuli Venezia Giulia
Udine, 26 gen – “Il dialogo costruttivo resta un elemento
fondamentale per cercare soluzioni concrete in un momento in cui
non ? scontato che tutto si possa fare e che si possa fare per
tutti. Se pur non mancher? la disponibilit? e il sostegno della
Regione, dobbiamo tenere presente che il settore apistico ha le
stesse regole di quello dell’agricoltura come attivit? economica.
Gli spazi di manovra che abbiamo devono comunque confrontarsi con
quelle regole e, quando si parla di api, a partire dal livello
europeo rilevo una profonda ipocrisia perch? da un lato l’Ue ne
evidenzia le assolute qualit? dal punto di vista ambientale ma
dall’altro ? stringente e, a volte, limitante per il sostegno del
comparto, come ad esempio sui contributi pro alveare. Queste
limitazioni nascono perch? il punto di vista ? prettamente
produttivo, e l’incremento delle produzioni ? legato ai
regolamenti comunitari come quelli agricoli. E’ quindi importante
ampliare il dialogo perch? le regole slegate dalla parte
economica che potrebbero aiutare in via continuativa il comparto
apistico fanno riferimento ad altri referati e non a quello
dell’agricoltura”.
Cos? l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano
Zannier, al XVI meeting organizzato dal Consorzio apicoltori
della provincia di Udine e moderato dal giornalista Rossano
Cattivello su ‘Un nuovo futuro per un’apicoltura sotto pressione.
Clima, nuovi parassiti e mercato richiedono strategie inedite’
che si ? svolto nell’auditorium dell’istituto salesiano Bearzi a
Udine dove gli allevatori di api del Friuli Venezia Giulia si
sono ritrovati.
L’esponente della Giunta Fedriga ha sottolineato l’importanza di
alimentare il confronto e lavorare sull’unit? per riuscire a dare
risposte alle problematiche del comparto.
Ad aprire i lavori ? stato il presidente del Consorzio, Marco
Felettig, da poco eletto in occasione del rinnovo del direttivo a
cui ? seguito l’intervento di Zannier e il contributo di Rossano
Cattivello sulla percezione nella pubblica opinione dei problemi
dell’apicoltura. Per le relazioni tecniche sono invece
intervenuti esperti di livello nazionale: Antonio Nanetti del
Crea di Bologna che ha trattato l’impatto dei cambiamenti
climatici, Franco Mutinelli dell’Izsve il cui contributo ha
riguardato il contrasto alla presenza di un nuovo potenziale
acaro che colpisce le api, mentre Giancarlo Naldi, direttore
dell’Osservatorio nazionale miele, ha affrontato il tema del
mercato con analisi e proposte. Il presidente nazionale
dell’Unaapi, Giuseppe Cefalo, ? intervenuto, invece,
sull’importanza dell’associazionismo a supporto dei singoli
apicoltori.
Il settore, per Felettig, si trova davanti a sfide epocali da
affrontare uniti, perch? grandi e piccoli apicoltori svolgono un
ruolo essenziale non solo per l’economia e la filiera alimentare,
ma anche per l’impollinazione della produzione agricola e
dell’intero ecosistema locale.
Felettig ha tracciato una sintesi del 2024 definendolo come “un
anno disastroso, l’ultimo di una serie di stagioni infelici per
l’apicoltura”. Gli apicoltori per? non si sono lasciati
scoraggiare e hanno cercato di far fronte alla situazione con
tutti i mezzi, garantendo la sopravvivenza delle proprie colonie,
mai come quest’anno vicine alla morte per fame.
Nonostante questi sforzi, per?, il sistema produttivo apistico ?
entrato in crisi con aziende pronte a chiudere i battenti per
mancanza di reddito e liquidit?. Ma gli apicoltori hanno saputo
fare fronte comune e si sono rivolti alle istituzioni con un
grido d’allarme che ? stato ascoltato.
Il neo presidente ha infatti ringraziato Zannier che ha raccolto
quel grido d’allarme con una misura concreta: un contributo
straordinario elargito a favore delle aziende apistiche che
traggono un reddito significativo dall’apicoltura, andando cos? a
mettere in sicurezza pi? della met? degli alveari allevati in
regione. Il Friuli Venezia Giulia, come ha riferito Felettig, ?
stata la prima regione, e fino a un mese fa l’unica, ad avere
dedicato un occhio di riguardo al settore.
Durante l’incontro, il presidente ha manifestato l’esigenza del
Consorzio di una nuova sede, perch? gli uffici attuali non sono
pi? funzionali all’attivit? che viene svolta; sul punto Zannier
ha mostrato disponibilit? assicurando al sistema la vicinanza e
la presenza della Regione “faremo tutto quello che si pu? fare,
troverete sempre aperta la mia porta”.
Nel dettaglio, il settore, in regione, conta 1.800 apicoltori che
gestiscono 38mila alveari ed ? minacciato dai cambiamenti
climatici, da un nuovo parassita e anche dal mercato, in cui
importazioni a basso costo e poco trasparenti stanno penalizzando
le produzioni locali. Sotto il dato produttivo, per esempio,
nella provincia di Udine (che rappresenta il 66% degli alveari)
il raccolto complessivo del 2024 ha visto una contrazione del
68%, con punte negative per il miele di acacia che si ?
addirittura azzerato. Tornando all’aspetto dimensionale, gli
apicoltori con meno di 50 alveari a testa rappresentano il 91%
delle attivit? e il 42% delle arnie, mentre quelli che svolgono
l’attivit? in maniera professionale e spesso anche esclusiva sono
un centinaio con il 45% degli alveari.
ARC/LP/ep
261137 GEN 25
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