Nel mondo dell’equity, da inizio anno l’Europa continua a mostrare una maggior forza relativa rispetto agli Stati Uniti, con entrambi i mercati che si attestano comunque su nuovi massimi. D’altra parte, nel mercato obbligazionario c’è attesa per le prime decisioni di politica monetaria dell’anno da parte di Fed e Bce, con quest’ultima che con buone probabilità questo giovedì (30 gennaio) taglierà i tassi di 25 punti base, portando così il costo del denaro al 2,75%.
Oggi andremo ad analizzare una soluzione d’investimento che si frappone tra l’azionario e l’obbligazionario. Stiamo parlando dei Credit Linked Certificate (CLC), certificati d’investimento che, a differenza della maggior parte di quelli più tradizionali, non puntano sull’equity ma sul mondo del credito.
Come i bond, i CLC riescono infatti a pagare cedole fisse periodiche rimborsando a scadenza il valore nominale, ma allo stesso tempo, come per i certificati, questi innovativi strumenti tendono ad offrire rendimenti superiori rispetto i tradizionali e ai rispettivi titoli obbligazionari corporate. Detto in poche parole, offrono stabilità e rendimento, due ottime caratteristiche che si vanno ad aggiungere ad una buona dose di efficienza fiscale, visto che le plusvalenze dei CLC, a differenza di quelle dei bond, sono considerate redditi diversi permettendo così la compensazione delle minusvalenze nello zainetto fiscale.
Per queste caratteristiche distintive i Credit Linked Certificate sono a nostro avviso una buona soluzione per diversificare il proprio portafoglio, con un profilo di rischio che li rende adatti anche agli investitori più conservativi. I CLC, infatti, sono impattati solo in caso di evento di credito su almeno una delle reference entity o in caso di fallimento dell’emittente, mentre la performance azionaria non impatta il payout cedolare e il rimborso a scadenza del 100% del nominale. Sono infatti prodotti privi di barriera e quindi se non avviene durante la vita del prodotto alcun evento di credito della il certificato continuerà a pagare premi fissi rimborsando a scadenza il nominale.
Ecco una selezione di Credit Linked Certificate diversificati per emittente e reference entity:
Credit Linked su Enel senior: 4% annuo, pagato trimestralmente
Partiamo dall’ultimo gioiellino dell’emittente francese Societe Generale (rating: Fitch A/Moody’s A1/ S&P A). Ci riferiamo al Credit Linked Certificate su Enel Senior (ISIN XS2395131829), un prodotto perfetto per i profili private e in generale per chi pensa prima di tutto alla protezione del capitale. Il certificato vanta un pick-up rispetto ai benchmark (obbligazioni Enel) e ne è più efficiente se inserito in portafoglio per diverse ragioni: maggior rendimento, efficienza fiscale e taglio minimo alla portata di tutti (1.000 euro vs 100.000 euro di alcune obbligazioni corporate).
Il prodotto ha una durata di dieci anni (scadenza 29/12/2034), me è callable dal quinto anno. Paga il 4% annuo, pagato trimestralmente, con le sue plusvalenze (cedole ed eventuale capital gain) che ricordiamo essere considerati redditi diversi dalla maggior parte delle banche depositarie. Teniamo infine in considerazione che il prodotto vanta anche un pick-up considerevole sui Bond di simile maturity presenti sul mercato (con rendimento annuo più vicino al 3,6%). Prezzo sulla parità a 1.000 euro.
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Due Credit Linked Certificate per scommettere su Intesa Sanpaolo
Per puntare invece sul colosso bancario italiano Intesa Sanpaolo, ecco le due alternative di BNP Paribas, che tra l’altro sono tornate ad un prezzo intorno alla parità.
In particolare, il certificato con codice ISIN XS2866943496 è un CLC che ha come reference entity le obbligazioni Subordinate a 5 anni di Intesa Sanpaolo. Tale strumento riesce ad offrire premi annui del 4,06% con un valore nominale di 10.000 euro. Prezzo a 10.050 euro.
L’altra opzione è il codice ISIN XS2866943819, strumento che sposta la durata in avanti a 10 anni e che punta sulle obbligazioni Senior di Intesa Sanpaolo, una fascia di debito ancora più sicura rispetto a quella dei subordinati. In questo caso i premi annui del 4,25%, con un valore nominale sempre di 10.000 euro. Prezzo attuale a 10.048 euro.
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Il Credit Linked Certificate su tre colossi bancari
Il comparto bancario è il focus d’investimento anche del Credit Linked Certificate targato BNP Paribas con codice ISIN XS2873857069. Un prodotto ideale per puntare in modo sicuro sul comparto bancario e che paga un flusso cedolare annuo del 4%. In particolare, questa CLC punta sul paniere composto dalle obbligazioni subordinate dei tre colossi bancari: Intesa Sanpaolo, Mediobanca e UniCredit. Si caratterizza per pagare cedole fisse periodiche, in questo caso il 4% annuo, rimborsando a scadenza il valore nominale di 10.000 euro. La durata è di cinque anni con la scadenza che è fissata al 27 dicembre 2029. Una soluzione perfetta per diversificare con semplicità il proprio portafoglio e trarre vantaggio da un comparto che continua a sovraperformare. Prezzo attuale a 10.068 euro.
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Gli evento di credito
Come dicevamo, affinché l’investimento tutto proceda come da programma, non dovrà esserci nessun evento di credito sulla reference entity sottostante, ovvero Intesa Sanpaolo.
Rimandiamo al nostro approfondimento (Link) per ulteriori dettagli ma ricordiamo che per evento di credito si intende uno di questi eventi:
- Procedura concorsuale/insolvenza,
- Mancato pagamento,
- Ristrutturazione del debito,
- Intervento governativo,
- Decadenza dal beneficio del termine,
- Ripudio/moratoria
- Inadempimento di un’obbligazione.
Ecco che in caso si dovesse verificare uno di questi eventi, allora tasso di recupero sarà stabilito dall’ISDA, ovvero l’International Swaps and Derivatives Association, che è l’organismo che regola il mondo dei derivati sottostanti il prodotto (CDS). Una percentuale può variare dallo 0% al 100%, con la conseguenza che, in caso di evento di credito, l’intero capitale investito è a rischio.
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