«Era dei fossili agli sgoccioli, rinnovabili inarrestabili»

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L’era dei combustibili fossili è agli sgoccioli mentre l’evoluzione delle energie rinnovabili è inarrestabile. Ne è convinto il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, che ha parlato in occasione della Giornata internazionale dell’energia pulita, celebrata ieri in tutto il mondo. Si tratta di un evento stabilito dall’Assemblea generale Onu due anni fa per sensibilizzare e mobilitare l’azione pubblica verso un futuro energetico sostenibile. Anche la data scelta per l’iniziativa non è casuale, visto che il 26 gennaio è anche la data di fondazione dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), un’agenzia intergovernativa globale istituita nel 2009 per sostenere i paesi nelle loro transizioni energetiche. 

L’invito che Guterres rivolge in questa occasione ai governi di tutto il mondo è quello di garantire che la «rivoluzione» delle rinnovabili avvenga in modo rapido ed equo. «Ciò è fondamentale per salvarci dal peggio della crisi climatica e per connettere ogni persona all’energia pulita, sollevando milioni di persone dalla povertà», ha sottolineato il segretario generale delle Nazioni unite. 

L’organizzazione internazionale calcola che ancora oggi 685 milioni di persone vivono senza accesso all’elettricità, più dell’80% dei quali vivono nell’Africa sub-sahariana. Questa mananza ostacola lo sviluppo economico e sociale, condannando intere famiglie e comunità alla povertà assoluta. Questo limite influisca infatti negativamente sull’istruzione, i servizi pubblici, le opportunità economiche, e se le tendenze attuali continuano, entro il 2030 circa 1,8 miliardi di persone continueranno a utilizzare sistemi di cottura insicuri, malsani e inefficaci, come la combustione di legna o letame, con gravi conseguenze per la salute. Queste comunità trarrebbero beneficio dalla costruzione di impianti di energia pulita e rinnovabile, che darebbero un impulso allo sviluppo socioeconomico e migliorerebbero la sostenibilità.

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«Quest’anno, si prevede che le energie rinnovabili diventeranno per la prima volta la più grande fonte di generazione di elettricità al mondo. Nel frattempo, i loro prezzi continuano a precipitare» fa notare Guterres. I paesi si sono impegnati a produrre nuovi piani nazionali di azione per il clima, sottolinea il segretario generale Onu, ma è necessario fare di più. «Abbiamo anche bisogno di azioni per far fluire i finanziamenti verso la rivoluzione delle energie rinnovabili nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. Ciò include l’aumento della capacità di prestito delle banche multilaterali di sviluppo, la lotta all’elevato costo del capitale e l’adozione di misure efficaci sul debito. Impegniamoci – è la conclusione del segretario generale Onu – per un’era internazionale di energia pulita basata su velocità, giustizia e collaborazione».

Nessun riferimento viene fatto al movimento in controtendenza che Donald Trump sta imprimendo alla politica energetica statunitense, ovviamente. Ma è chiaro che il rilancio di gas e petrolio da parte dell’amministrazione americana è al centro di un’attenzione internazionale. In questo contesto, la Cina si sta dimostrando sempre di più un attore protagonista, nella corsa alle rinnovabili. Ma la sfida va giocata a livello globale, da tutti i Paesi impegnati a incrementare una richiesta energetica che si fa di anno in anno sempre maggiore.

«Le energie rinnovabili decentralizzate sono fondamentali. Sono convenienti e rapidamente scalabili», sottolinea nel merito il direttore generale dell’Irena, Francesco La Camera. Mentre per il Kyoto Club è il vicepresidente Francesco Ferrante a intervenire: «Le rinnovabili non sono più il futuro ma il presente, e sono il modo più conveniente per produrre energia elettrica». Anche il vicepresidente dell’organizzazione non profit parla in occasione della Giornata internazionale sull’energia pulita. «Dal vento e dal sole possiamo avere energia pulita a basso costo, sostituendo così le fossili, le principali responsabili della crisi climatica in atto – sottolinea Ferrante – Per combattere i cambiamenti climatici dobbiamo introdurre delle azioni per promuovere le rinnovabili, così da tutelarci da un inquinamento sempre maggiore e per promuovere un’economia migliore, più forte, sostenibile e a misura d’uomo».



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