Maturità 2025, i PCTO diventano requisito di ammissione: cosa cambia rispetto agli anni precedenti?

Una delle principali novità per l’Esame di Maturità 2025 riguarda l’introduzione dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) come requisito obbligatorio per l’ammissione. 

Negli ultimi anni, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) hanno subito modifiche nella loro applicazione come requisito per l’ammissione all’esame di maturità. Sebbene fossero formalmente obbligatori, durante periodi eccezionali, come la pandemia da COVID-19, l’obbligatorietà era stata sospesa o alleggerita, rendendoli di fatto meno vincolanti.

Con il Decreto Ministeriale n. 226 del 2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ripristina la piena obbligatorietà dei PCTO, riaffermandone il ruolo centrale nella preparazione degli studenti, sia interni che esterni.

Vediamo nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere.

PCTO alla maturità 2025: definizione più chiara dei criteri

Il Decreto Ministeriale stabilisce indicazioni dettagliate per lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), fornendo criteri specifici sia per i candidati interni, quindi coloro che frequentano regolarmente un’istituzione scolastica, che per quelli esterni, quindi tutti gli studenti che non seguono il percorso scolastico tradizionale, come privatisti, studenti che hanno interrotto gli studi o che provengono da istituzioni estere, ma desiderano sostenere l’esame di Stato.

Norme per i candidati interni

Gli studenti che hanno frequentato regolarmente tutti gli anni scolastici senza interruzioni sono tenuti a completare i PCTO previsti dal loro percorso di studi. Nel loro caso, non è consentito sostituire i PCTO con attività alternative, poiché lo sviluppo delle competenze trasversali è già integrato nel programma formativo ufficiale.

Norme per i candidati esterni

I candidati esterni, che non hanno frequentato regolarmente gli anni scolastici precedenti, possono avvalersi di attività assimilabili ai PCTO, considerate valide dall’istituto scolastico di riferimento. Tra queste rientrano:

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• Esperienze lavorative pregresse, sia autonome che da dipendente.
• Attività di volontariato.
• Apprendistati e tirocini aziendali.
• Altre esperienze formative svolte in contesti lavorativi formali o non formali.

Affinché tali esperienze siano valide, devono:

• Essere finalizzate all’acquisizione di competenze tecnico-professionali e/o trasversali.
• Essere svolte sotto la supervisione di un tutor o di un responsabile.

Obiettivi formativi

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende garantire che le attività svolte abbiano un reale impatto educativo, fornendo agli studenti strumenti utili per il loro futuro. Questo principio guida sia le norme per i candidati interni che quelle per gli esterni, ponendo l’accento sulla qualità dell’esperienza formativa.

Questa struttura organizzativa consente di adattare i requisiti dei PCTO alle diverse situazioni degli studenti, mantenendo alta l’attenzione sull’obiettivo di formare competenze solide e spendibili nel mondo del lavoro e nella vita.

Quante ore bisogna dedicare ai PCTO per accedere all’esame di maturità 2025?

Come stabilito dal Decreto Ministeriale numero 226/2024, il numero complessivo di ore da dedicare ai PCTO varia a seconda dell’istituto scolastico frequentato:

• 90 ore per tutti coloro che hanno frequentato un liceo;

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• 150 ore nel caso degli studenti iscritti a un istituto tecnico;
• 210 ore obbligatorie per coloro che hanno frequentato un istituto professionale.

I candidati esterni, invece, dovranno svolgere un quantitativo di ore in grado di coprire almeno il 75% delle ore complessive previste per il percorso di studi scelto. In sostanza, ciascun candidato esterno che voglia sostenere l’esame di maturità presso un liceo è tenuto a completare 67,5 ore di attività alternative, mentre i candidati esterni di un istituto tecnico dovranno completare un minimo di 112,5 ore di attività formative.

Maturità 2025: in che modo andranno documentati i PCTO?

Per ottenere l’ammissione all’esame di maturità, studenti e studentesse sono tenuti a documentare tutte le attività svolte durante i PCTO portati a termine lungo il proprio percorso di studi. 

I candidati interni dovranno presentare la seguente documentazione:

• Un documento che attesti le competenze maturate, rilasciato dall’istituto scolastico e recante il dettaglio delle ore svolte.

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• Il Patto Formativo Individuale, firmato dai genitori dello studente e dallo studente stesso, che riassume gli obiettivi formativi ed educativi dei corsi PCTO frequentati.- Eventuali altri documenti relativi alle esperienze svolte, a patto che siano state validate dalla scuola di riferimento.

In caso di attività effettuate in ambito lavorativo, gli studenti sono tenuti a presentare una dichiarazione firmata dal datore di lavoro (in caso di lavoro dipendente), oppure dal responsabile dell’azienda ospitante. Se, invece, le attività hanno avuto luogo presso un ente pubblico, allora sarà possibile compilare e presentare un’autocertificazione.

Ai candidati esterni è concessa la possibilità di integrare la domanda di ammissione allegandovi eventuali esperienze lavorative svolte nel periodo che intercorre tra la presentazione della domanda stessa e il 30 marzo dell’anno in cui hanno intenzione di sostenere l’esame di maturità. In tal caso, i candidati esterni potranno presentare, entro e non oltre il 20 aprile, all’istituto scolastico cui sono stati assegnati, i documenti relativi alle ulteriori attività svolte.

Che ruolo ha il consiglio di classe?

La scuola è incaricata di valutare il valore formativo delle esperienze, assicurandosi che non si tratti di attività puramente esecutive, ma che contribuiscano concretamente allo sviluppo delle competenze richieste. Inoltre, anche le esperienze svolte all’estero possono essere riconosciute, purché soddisfino i criteri enunciati.

Il consiglio di classe dell’istituto scolastico, statale o paritario, collegato alla commissione cui il candidato è stato assegnato e davanti alla quale avrà luogo l’esame preliminare, è tenuto ad accertare e a valutare lo svolgimento dei PCTO e delle esperienze assimilabili. Sarà proprio il consiglio di classe, quindi, a doversi esprimere circa la validità delle suddette esperienze, anche dal punto di vista delle competenze acquisite e del monte ore.

Una volta presa la decisione, il consiglio di classe dovrà comunicare, almeno 15 giorni prima dell’inizio degli esami preliminari, la propria scelta al candidato esterno, in maniera aderente alle modalità individuate dall’istituto scolastico. Qualora il parere del consiglio di classe non fosse positivo, allora al candidato non verrà concessa la possibilità di sostenere l’esame preliminare.

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