Viterbo – Aldo Quadrani, presidente dell’associazione Amici di Bagnaia, è preoccupato per il futuro dello storico edificio – Qualche giorno fa il vicesindaco Alfonso Antoniozzi ha comunicato la decisione di ospitare la sede decentrata del Briccialdi di Terni
di Maurizia Marcoaldi
Viterbo – “Palazzo Gallo non è la sede idonea per ospitare la sede decentrata del conservatorio Briccialdi di Terni, la comunità di Bagnaia perderebbe un punto aggregativo e turistico”. Il presidente dell’associazione Amici di Bagnaia Aldo Quadrani è preoccupato per il futuro dello storico edificio che si trova nella frazione di Viterbo.
Lo stabile venne edificato intorno al 1510 da Giuliano Gallo, nobile romano che era amministratore dei beni del cardinal Riario, signore di Bagnaia. Al suo interno 17 stanze, con una parte nobiliare ampiamente affrescata. Nel 1576 palazzo Gallo venne venduto al comune di Bagnaia che vi costituì la propria sede. Ad oggi è di proprietà del comune di Viterbo e la gestione è affidata all’associazione Amici di Bagnaia che qui organizza mostre, concerti, conferenze, visite guidate, presentazioni di libri.
Ma a breve le sue sale potrebbero avere un’altra destinazione. Qualche giorno fa infatti il vicesindaco Alfonso Antoniozzi ha annunciato “che la giunta comunale ha votato la delibera di indirizzo che avvia la procedura per l’apertura nella nostra città di una sede distaccata del Conservatorio Briccialdi di Terni, sede che l’amministrazione intende ospitare nel meraviglioso Palazzo Gallo di Bagnaia”.
E infatti nella delibera di giunta comunale, numero 7 del 17 gennaio 2025, si esprime “l’interesse da parte del comune di Viterbo, all’istituzione di una sede decentrata del conservatorio ‘G. Briccialdi’ di Terni sul territorio comunale, autorizzando il conservatorio medesimo alla presentazione della relativa istanza al ministero dell’Università e della Ricerca – direzione generale delle istituzioni della formazione superiore”.
Una doccia fredda per Aldo Quadrani e la sua associazione. “Praticamente siamo stati informati a decisione già presa – spiega il presidente dell’associazione -. Una decisione imposta dall’alto, senza alcun dialogo”.
Viterbo – Bagnaia – Aldo Quadrani
L’associazione Amici di Bagnaia gestisce da anni palazzo Gallo. Come avete appreso la decisione del comune di rendere disponibile lo stabile per un eventuale trasferimento delle sede distaccata del conservatorio di Terni?
“Noi siamo piuttosto preoccupati. Non tanto perché come associazione abbiamo la gestione di palazzo Gallo e quindi credo che a questo punto verremo estromessi, ma più che altro perché la popolazione di Bagnaia andrà a perdere un bene pubblico sia per quanto riguarda la parte artistica e turistica, dal momento che noi tenevamo aperto lo stabile in alcuni giorni proprio per farlo visitare, sia sotto l’aspetto aggregativo e sociale, perché qui la comunità si riunisce e condivide interessi comuni”.
Si andranno quindi a perdere le diverse attività che l’associazione, prima dell’inizio dei lavori nel palazzo, portava avanti con la partecipazione dei cittadini ?
“Esattamente. Ricordo infatti che l’associazione teneva aperto lo stabile, dal venerdì alla domenica, per le visite e nelle sue sale venivano organizzati concerti, conferenze, mostre, presentazioni di libri, riunioni assembleari della popolazione di Bagnaia.
Inoltre all’interno del palazzo è ospitato anche il museo degli artisti bagnaioli, con oltre 60 opere. Che fine farà? Dove andrà a finire? Sono tutti aspetti che andrebbero presi in considerazione.
Il nostro è un lungo percorso e non può non essere valutato. Sarebbe una perdita per tutta la comunità perché verrebbe a mancare l’unico luogo di aggregazione della frazione. In questi anni abbiamo fatto tantissime mostre, conferenze. Il palazzo è stato utilizzato moltissimo”.
A quando risale l’inizio della gestione di palazzo Gallo da parte dell’associazione?
“Posso dire con certezza che il palazzo ha ripreso a vivere grazie all’associazione Amici di Bagnaia perché era diventato, dopo la chiusura delle circoscrizioni, un vero e proprio magazzino del comune di Viterbo. E grazie all’amministrazione Michelini, che ci diede la concessione, lo abbiamo ripulito e lo abbiamo reso presentabile.
Tante le iniziative che qui abbiamo portato avanti. Ricordo, ad esempio, come nel 2016, a seguito di una convenzione tra l’associazione Amici di Bagnaia e la facoltà di Restauro e conservazione dei Beni culturali dell’Università della Tuscia, si è realizzata una reciproca collaborazione per il restauro e conservazione degli affreschi di palazzo Gallo, con stage lavorativi per gli studenti.
Inoltre nel 2021, su sollecitazione dell’associazione, la Banca Intesa Sanpaolo trasferiva nel salone di palazzo Gallo 17 affreschi del XIV e XV secolo, provenienti dalla ex chiesa di Santo Stefano in Bagnaia. Gli affreschi erano stati salvati e restaurati nel 1969 dalla allora Cassa di Risparmio di Viterbo e si trovavano nei locali della Banca, non essendoci a quel tempo un luogo idoneo nella frazione. Grazie all’associazione Amici di Bagnaia, il palazzo fu ritenuto un luogo sicuro per gli affreschi. Un ulteriore tassello di arricchimento per tutto il borgo”.
Nel caso venisse collocato il conservatorio a palazzo Gallo, l’associazione perderebbe la gestione del bene?
“Certamente, è quello che potrebbe accadere. Al momento l’associazione Amici di Bagnaia ha ancora in gestione il bene, ad oggi non c’è stata nessuna revoca. L’associazione nei mesi scorsi aveva sgomberato il palazzo perché stanno facendo i lavori di restauro, però sulla carta la gestione ce l’abbiamo ancora. E, una volta terminati i lavori, saremmo dovuti rientrare nello stabile”.
Da parte del comune c’è stata qualche comunicazione in merito? Su un possibile vostro rientro dopo i lavori? Sulla possibilità che il palazzo diventi la sede distaccata del conservatorio?
“L’assessore Antoniozzi ci ha soltanto detto di non preoccuparci perché l’amministrazione troverà una soluzione. Ha accennato alla possibilità di poter trasferire l’associazione in un’altra sede, ma noi conosciamo la nostra realtà e sappiamo che non ci sarebbe un locale adatto. Si potrebbe pensare all’ex scuola media, ma lì andrebbero fatti dei lavori piuttosto importanti per renderla idonea e abitabile. Restano quindi troppe incognite. Non sappiamo se avremo ancora la gestione e non sappiamo dove le nostre attività potranno eventualmente essere trasferite e trovare sede”.
Non c’è stato un dialogo preventivo con l’associazione, prima di comunicare ufficialmente l’ipotesi di trasferire a palazzo Gallo la sede del conservatorio? O quanto meno non eravate stati informati prima della comunicazione ufficiale?
“Questo l’aspetto che ci lascia più addolorati. Verso il 14/15 di gennaio sono arrivate una serie di telefonate alle associazioni di Bagnaia per avere un incontro il 17 gennaio per delle comunicazioni. Tutti noi pensavamo che queste comunicazioni riguardassero gli eventi da organizzare nel 2025 e invece quella mattina siamo stati informati del conservatorio. Praticamente siamo stati informati a decisione già presa. Si tratta quindi per noi di una decisione imposta dall’alto, senza alcun dialogo.
Torno a ribadire però che Bagnaia andrà a perdere un punto aggregativo e turistico. E poi, come ho ribadito all’assessore Antoniozzi, chi vive il territorio va ascoltato prima di prendere decisioni così importanti. Anche perché la comunità sul posto conosce concretamente certe esigenze e problematiche, aspetti che magari possono sfuggire a chi non si trova qui tutti i giorni. Purtroppo non c’è stato nessun tipo di contatto con l’amministrazione. E le imposizioni dall’alto, senza alcun dialogo, non sono sintomo di democrazia e di ciò ci addoloriamo”.
Da parte dell’associazione c’è ancora l’apertura a un possibile dialogo con l’amministrazione per valutare insieme la situazione?
“Certamente. Noi siamo disponibilissimi a metterci seduti e parlarne insieme per trovare una soluzione. Io capisco che il trasferimento del conservatorio possa essere un’ottima opportunità per la città, ma credo più che altro che la sede giusta sia Viterbo e non Bagnaia. Palazzo Gallo ha già una sua destinazione riconosciuta e sostenuta dalla comunità e quindi bisognerebbe trovare un’altra sede idonea. Inoltre Viterbo sarebbe molto probabilmente più aderente alle esigenze stesse dei ragazzi. Ad esempio penso al fatto che gli studenti sarebbero facilitati negli spostamenti con i collegamenti diretti al centro del capoluogo della Tuscia e potrebbero inoltre beneficiare della maggiore vicinanza con il polo universitario. Questo aspetto andrebbe anche ad aumentare la visibilità della città.
Il conservatorio in sé sarebbe comunque un valore aggiunto per il territorio. L’iniziativa è valida perché andrebbe a completare il percorso della scuola musicale e del liceo musicale. Però bisogna capire quale possa essere effettivamente la sua sede più idonea”.
Per l’eventuale trasferimento del conservatorio ci vorrà comunque del tempo, con ulteriori passaggi istituzionali, tra cui quello fondamentale di accoglimento della proposta da parte del ministero. Nella delibera si sottolinea che “in caso di accoglimento della proposta da parte del ministero, il comune si impegnerà alla stipula di apposito separato accordo tra l’amministrazione ed il conservatorio ‘G. Briccialdi’ di Terni per la concessione in comodato di palazzo Gallo in Bagnaia o altro immobile equivalente…”. Sembrerebbe quindi poter sussistere la possibilità di scelta di un altro stabile…
“Nel caso sarebbe una possibile alternativa degna sia per il comune sia per l’associazione. Magari in tal senso si potrebbe avviare un dialogo, con l’amministrazione e l’assessore, e trovare una sede più idonea. Ribadisco infatti che palazzo Gallo è un cuore pulsante per Bagnaia. Anche perché si era già parlato anni fa di realizzare un percorso turistico a Bagnaia in cui collegare Villa Lante, il borgo con palazzo Gallo e l’eventualità di rendere accessibile anche la torre. Diciamo quindi che sarebbe importante tornare a investire a Bagnaia, non tanto con risorse quanto con progetti volti alla sua valorizzazione e a uno sviluppo turistico. Ricordo che Bagnaia è un borgo del 1500 e vive per il turismo, per quello che può dare alle persone che vengono a farci visita e non per una scuola. Per quanto lodevole iniziativa, Bagnaia non è la sede adatta”.
Qualora ci dovesse essere una chiusura da parte del comune, quali passi potrebbe avviare l’associazione?
“Palazzo Gallo è di proprietà comunale, quindi noi non abbiamo un potere impositorio per poterci ritornare. Però, ripeto nuovamente, il dialogo è la base di tutto quanto”.
Maurizia Marcoaldi
– “Il Conservatorio Briccialdi di Terni avrà una sede distaccata a palazzo Gallo di Bagnaia”
27 gennaio, 2025
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