Palestina, tregua violata e nuove offensive: l’analisi di Raffaele Crocco

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, evidenzia, nella sua analisi, quanto sta accadendo in Palestina, con la tregua violata a Gaza e le incursioni in Cisgiordania.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, evidenzia, nella sua analisi, quanto sta accadendo in Palestina, con la tregua violata a Gaza e le incursioni in Cisgiordania.

«A Gaza si pensa a trovare un alloggio, una sistemazione, nell’illusione che il cessate il fuoco sia la premessa per l’avvio di negoziati piu’ solidi, duraturi. Invece, con un messaggio su Telegram, l’esercito israeliano ha fatto sapere di avere eliminato un “terrorista della Jihad”, Akram Atef Farhan Zanon. Lo ha colpito nella Striscia di Gaza meridionale, “nonostante i termini del cessate il fuoco entrati in vigore”»: lo sottolinea Crocco.

«Hamas, naturalmente, denuncia la palese violazione della tregua e la diplomazia internazionale si è rimessa in moto per evitare il peggio. Ma lo scenario resta difficile. Israele è ancora all’attacco. In Cisgiordania, il governo ha lanciato una nuova offensiva contro Jenin per eliminare, questo dice, pericolosi terroristi. I morti sono alcune decine e i coloni israeliani nella stessa West Bank continuano ad attaccare i villaggi palestinesi, uccidendo chi resiste e cacciando chi sopravvive. Contemporaneamente, Netanyahu si riserva di decidere se ritirare l’esercito dalla parte di Libano ancora occupata, nonostante gli accordi di un mese fa. Inoltre, tiene i piedi – cioè l’esercito – in Siria, per ragioni di sicurezza» scrive Crocco.

«Tutto questo avviene con la benedizione della nuova amministrazione statunitense, guidata da Trump. Il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha voluto ribadire telefonicamente al premier israeliano il “sostegno incrollabile degli Stati Uniti a Israele”. Un sostegno che a Netanyahu serve: il governo sta perdendo pezzi e consensi, con ministri che hanno sbattuto la porta, perché non hanno accettato la tregua firmata con Hamas. Chiedevano una “soluzione definitiva” del problema palestinese – scrive ancora Crocco – Una crisi politica che potrebbe aprire mille scenari nelle prossime settimane. Intanto a Gaza stanno entrando i camion con gli aiuti, ma la situazione è e rimane disperata. La gente cerca un alloggio di fortuna, là dove può.  Le due città più grandi della Striscia, Gaza City e Khan Younis, sono le aree più colpite, con il 74% e il 55% degli edifici danneggiati o distrutti».

«Secondo un’analisi del Centro satellitare delle Nazioni Unite (Unosat), più di due terzi di tutti gli edifici di Gaza hanno subito danni: sono circa 163.778 edifici. Si stima anche che circa 52.564 strutture siano state distrutte. Il livello di distruzione e’ talmente alto, che gli esperti internazionali valutano possano servire 14 anni per rimuovere le macerie. Intanto, il ministero della Sanità di Hamas aggiorna il bilancio dei morti a Gaza dal 7 ottobre 2023. Con i 122 uccisi nelle ore precedenti alla tregua, il conto è salito a quota 47.035, mentre i feriti sono 111.091».

______

LETTURE UTILI

ATLANTE DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI DEL MONDO – XIII EDIZIONE

In arrivo la XIII edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, un numero monografico dedicato alle guerre in corso e intitolato Il pianeta gioca a risiko.  Nel volume approfondimenti e riflessioni sulle origini dei maggiori conflitti in corso, sugli attori in gioco e sulla corsa al riarmo, che non riguarda solo i paesi in guerra ma coinvolge la maggioranza degli Stati.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

PRENOTALO QUI

ATLANTE DELLE UERRE TREDICESIMA EDIZIONE

______

La nuova chiamata alle armi di Raffaele Crocco

LA NUOVA CHIAMATA ALLE ARMI

Sono oltre 30 le guerre in corso sul Pianeta. Gli Stati si affidano alle armi per trovare soluzioni, mentre sarebbe urgente investire sull’emergenza climatica, sui diritti umani, sulla democrazia. Crocco e Giordana invitano a guardare il Mondo con occhi differenti, abbandonando le logiche armate della geopolitica a favore di una “geografia dei diritti umani”, che ponga al centro delle relazioni tra Stati la cooperazione e il rispetto dei diritti. Non si tratta di un approccio teorico o ideale, è semplicemente realistico, forse l’unico che può fermare questa pericolosa corsa alle armi.

QUI PUOI SFOGLIARE L’ANTEPRIMA DEL LIBRO



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link