In occasione del 27 gennaio, il Giorno della Memoria (ma non solo), come parlare agli adolescenti di eventi così lontani da loro e renderli consapevoli che la memoria non è solo un esercizio del passato, ma un impegno per il presente e il futuro? Enrico Galiano, insegnante e scrittore, in questa riflessione per ilLibraio.it consiglia ai docenti di mostrare “L’Onda”, “che non è il classico film sulla Shoah”, “non racconta direttamente il nazismo”, ma “parla al cuore dei ragazzi, li scuote, li mette di fronte a domande fondamentali, e li fa riflettere sul pericolo sempre attuale dei totalitarismi…”
Ogni anno, il 27 gennaio, ci troviamo davanti a una sfida complessa e urgente: come parlare ai ragazzi di eventi così lontani da loro e renderli consapevoli che la memoria non è solo un esercizio del passato, ma un impegno per il presente e il futuro?
Come far comprendere che ciò che ricordiamo non è solo storia, ma un monito sempre vivo?
Per questo voglio consigliarvi di mostrare L’Onda in classe (una pellicola del 2008 diretta da Dennis Gansel, tratta dall’omonimo romanzo di Todd Strasser, ndr).
Non è il classico film sulla Shoah, non racconta direttamente il nazismo, ma è proprio per questo che può avere un impatto straordinario. È un film che parla al cuore dei ragazzi, li scuote, li mette di fronte a domande fondamentali: quanto siamo consapevoli delle nostre scelte? Quanto siamo capaci di riconoscere i segnali di un pericolo che si insinua piano, quasi senza farsi notare?
L’Onda racconta di un esperimento sociale condotto in una scuola: un insegnante, per spiegare ai suoi studenti come nasce un regime totalitario, li coinvolge in un gioco di ruoli. In pochi giorni, ciò che era un esperimento si trasforma in qualcosa di pericoloso. I ragazzi, senza rendersene conto, si lasciano trascinare dal fascino dell’appartenenza, dall’idea di essere parte di un gruppo superiore. Il film mostra quanto sia facile cedere al potere del conformismo e della disciplina quando si ha paura di restare esclusi o si trova conforto in un’identità collettiva.
Questa storia è un pugno nello stomaco perché fa capire che i totalitarismi non nascono con grandi eventi, ma con piccoli passi: il silenzio di chi vede ma non interviene, la complicità di chi si adegua per comodità, il bisogno umano di sentirsi accettati e protetti da qualcosa di più grande.
Non serve parlare di nazismo per far riflettere sul pericolo sempre attuale dei totalitarismi. Il rischio, oggi, è ovunque: nelle dinamiche di gruppo che escludono il diverso, nel linguaggio dell’odio che si diffonde online, nel potere della propaganda che divide e manipola. Ed è per questo che L’Onda non è solo un film: è uno specchio che i ragazzi guardano per riconoscere dinamiche che, a volte, vivono ogni giorno senza accorgersene.
Mostrare questo film significa fare di più che insegnare storia. Significa fornire ai ragazzi gli strumenti per capire il presente, per riconoscere i segnali di un potere che si nutre di consenso cieco e di un mondo che rischia di tornare indietro se non si resta vigili.
Guardarlo insieme sarà un’esperienza potente. Li farà discutere, emozionare, riflettere. La Giornata della Memoria non è solo un momento per ricordare ciò che è stato, ma un invito a restare consapevoli, a fare attenzione, a essere migliori. E L’Onda è uno strumento straordinario per farlo.
L’AUTORE – Enrico Galiano, insegnante e scrittore friulano classe ’77, in classe come sui social, dove è molto seguito, sa come parlare ai ragazzi.
Dopo il successo di romanzi (tutti pubblicati da Garzanti) come Eppure cadiamo felici, Tutta la vita che vuoi, Felici contro il mondo, e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. È poi tornato al romanzo con Dormi stanotte sul mio cuore, e sempre per Garzanti è uscito il suo primo saggio, L’arte di sbagliare alla grande. Con Salani Galiano ha quindi pubblicato la sua prima storia per ragazzi, La società segreta dei salvaparole. Ed è poi uscito, ancora per Garzanti, il suo secondo saggio, Scuola di felicità per eterni ripetenti. Dopo il romanzo Geografia di un dolore perfetto, è tornato in libreria con Una vita non basta… E da poco ha pubblicato con Salani il suo nuovo libro per ragazzi, L’incredibile avventura di un super-errore.
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