Roma, in metro tornelli anti-scavalco: molto alti e installati anche in uscita

Atac serra le file contro la lotta all’evasione. L’azienda ha in programma di sostituire tutti tornelli nelle 75 stazioni della metro che vengono spesso bypassati: i più agili li scavalcano, altri li bloccano dopo aver timbrato il biglietto facendo passare gratis il resto della comitiva. I nuovi modelli saranno alti 1 metro e 80 centimetri e saranno installati in entrata e in uscita. Da febbraio, inoltre, per agevolare le transazioni digitali il sistema «tap & go» consentirà di acquistare con la carta di credito più titoli di viaggio in una volta sola.

La stretta rientra nella strategia messa in campo grazie al nuovo contratto di servizio di Atac (l’affidamento in house è fino al 2027) che, oltre a scongiurare il rincaro del Bit(il prezzo del biglietto integrato a tempo resta a 1,50 euro ma aumentano i giornalieri e gli abbonamenti) consente di rinegoziare le condizioni: «Da quattro anni l’azienda era in proroga – sottolinea il responsabile dei Trasporti, Eugenio Patanè – e la situazione si era cristallizzata, oggi invece è previsto un miglioramento da 141 a 161 milioni di chilometri tra autobus e metro».

Assessore Patanè, quali sono gli obiettivi che vi siete dati per rendere i trasporti più efficienti?
«In superficie già quest’anno si vedranno i primi risultati con l’incremento da 91 a 94 milioni di chilometri per poi arrivare a 99 milioni nel 2027. Un traguardo che raggiungeremo con il superamento del debito manutentivo, l’eliminazione dei mezzi vecchi e il rinnovo di quasi tutta la flotta incluso il rientro in servizio dei filobus revisionati».

Dopo gli interventi sulle infrastrutture che, tra chiusure anticipate e stazioni off limits, hanno causato parecchi disagi agli utenti come cambierà la metropolitana?
«Nel 2024 abbiamo cubato 46 milioni di chilometri e quest’anno arriveremo a 51 milioni. A incidere in maniera significativa è il recupero di quasi il 29 per cento sulla metro B attraverso la revisione dei vecchi treni e l’acquisto di nuovi convogli: il primo sarà disponibile a marzo ed entrerà in esercizio a giugno, gli altri sei entro quest’anno. La frequenza della metro B aumenterà facendo registrare un upgrade da 15 a 19 milioni di chilometri».

Quali interventi sono previsti sulla metro C?
«Sulla metro C stimiamo un aumento del 10,8 per cento, da 9,3 a 10,4 milioni di chilometri/vettura, anche grazie all’apertura delle due fermate Porta Metronia e Colosseo che avverrà a settembre. Abbiamo recuperato quasi tutti i treni, ormai ne è rimasto soltanto uno fermo per la revisione, gli altri 12 sono tutti in funzione».

Quali altri interventi state progettando per la «cura del ferro»?
«Partecipiamo al bando da 38 milioni di euro del ministero dei Trasporti, in scadenza il 31 gennaio, per realizzare altre cinque linee di tram oltre alle quattro già pianificate. Le tratte individuate sono: Trastevere-Marconi-Laurentina, stazione Tiburtina-Ponte Mammolo, Vigna Clara-piazza Mancini, Tor Bella Monaca-Torre Angela-Tor Vergata-Anagnina e la prosecuzione della Termini-Giardinetti-Tor Vergata fino alla Banca d’Italia.

Come pensate di aggredire l’evasione tariffaria?
«Martedì (domani, ndr) portiamo in giunta la delibera per partecipare al bando da 38 milioni di euro del ministero dei Trasporti per la sostituzione di tutti i tornelli con modelli bidirezionali alti 1 metro e 80 installati in entrata e in uscita. A novembre sapremo se ci verrà accordato il finanziamento, poi procederemo alla gara e ai lavori. Nel contratto di servizio è previsto anche l’aumento costante di verificatori dagli attuali 230 a 300 nel 2027».

Con l’arrivo di milioni di pellegrini per il Giubileo come pensate di rendere Atac più smart?
«Da febbraio il sistema «tap &go» per l’acquisto del biglietto con carta di credito, che adesso è mono titolo, sarà multiticketing (con una sola transazione si potranno comprare più titoli di viaggio, ndr). In metro vogliamo introdurre la timbratura con qr code utilizzando l’app di Atac».

Il prezzo del Bit è rimasto a 1,50 euro, ma aumentano i giornalieri e i biglietti multipli: a farne le spese saranno i romani che utilizzano tutti i giorni i mezzi pubblici?
«No, non abbiamo toccato gli abbonamenti e i rincari incidono sui city user, gli utenti occasionali».

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