Gioco d’azzardo senza limiti. La riforma proposta dal governo Meloni rende la vita piĆ¹ semplice alle sale scommesseĀ ed eliminaĀ le soglie di tutela perĀ i piĆ¹ fragili. Se si cerca su Google il termine “gioco d’azzardo”, tra i primi risultati c’ĆØ il ministero della Difesa, con una pagina informativa sullaĀ patologia. Ma nel mentre, il ministero dell’Economia lavora per potenziare il settore. Le conseguenze del provvedimento sono preoccupanti per laĀ vita di paesi, cittĆ e quartieri, secondo l’organizzazione Avviso pubblico, che fa parte della campagna nazionale di sensibilizzazione “Mettiamoci in gioco”.
Cosa cambia con il riordino del settore gioco d’azzardo
Il governo punta a ridurre i limiti per sale slot e centri scommesse. Le criticitĆ sono due: gli orari di apertura e la vicinanza dei punti gioco rispetto a luoghi definiti “sensibili”. La stragrande maggioranza delle Regioni italiane ha giĆ imposto da tempo ai gestori una distanza minima delle sale scommesse daĀ scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, strutture sanitarie, stazioni. Alcune hanno specificato di tenere a distanza anche Compro oro e Bancomat.
Nella bozza su cui ĆØ al lavoro il Mef, risulta che nella nuova classificazione dei luoghi sensibiliĀ rimarrebbero solo le scuole superiori e i centri per le dipendenze. “Lo scopo ĆØ aumentare ancora l’offerta,Ā la lobby dell’azzardo ĆØ potentissima – dice a Today.itĀ Massimo Masetti, portavoce nazionale di Avviso pubblico sul contrasto al gioco d’azzardo patologico -. Oggi ĆØ una di quei comparti che ha parecchie risorse da investire”.
Le novitĆ non finiscono qui: il governo vorrebbe anche ridurre la distanza da questi luoghi sensibili: “La maggior parte delle Regioni italiane aveva giĆ fissato superiori – spiega Masetti -. Ad esempioĀ Emilia Romagna e Toscana hanno fissato una distanza minima di 500 metri da qualsiasi luogo sensibile”. Adesso, questa distanza viene azzerata per gli esercizi “certificati”, eĀ ridotta a 200 metri per quelliĀ “non certificati”.
Slot e centri scommesse aperti anche di notte
In piĆ¹, cambierebbero gli orari di apertura: si vorrebbe tenere le sale aperte anche di notte. Nel riordino del settore che ha in mente il Mef ci sarebbero solo orari di chiusura: tra le 5 e le 8:30 e tra le 13 e le 15. “Se tieni alla salute delle persone non apri di notte – dice Masetti di Avviso pubblico a Today.it -. Ormai comuni e Regioni hannoĀ regolamentato il settore: ad esempio, nell’area metropolitana di Bologna si puĆ² stare aperti massimo fino alle 22. Ora sarebbe il contrario”.
“Il Mef continua a ignorare un parere della Conferenza Stato regioni del 2017 in cui si chiedeva al governo di tenere conto delle specifiche leggi regionali. Trovare una quadra nazionale va bene, ma non si possono abbassare cosƬ drasticamente i limiti”.Ā
I rischi: lobby in Parlamento, infiltrazioni mafiose e salute
In Italia, il gioco d’azzardo muove una quantitĆ di denaro enorme.Ā “Siamo primiĀ in Europa e quartiĀ al mondo per cifre giocate – spiega Massimo Masetti di Avviso pubblico -.Ā L’ultimo dato anticipato dal Mef ĆØ di 160 miliardi di euro, piĆ¹ dei fondi per sanitĆ e istruzione”.
I dati ufficiali sono pubblicati anche in notevole ritardo: l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha stimato per il 2022 un giro di affari da 136 miliardi di euro, comunicandolo a febbraio 2024.Ā Per il 2023 c’ĆØ una stima da 149 miliardi di euro. Nelle casse dello Stato ne finiscono circa 11.
Ma ci sono altre contraddizioni. “In teoria sarebbe vietato, ma ĆØ semplice vedere pubblicitĆ sulle scommesse ovunque, come nel calcio – dice il referente dell’organizzazione -.Ā Fino alla legislatura precedente c’erano 54 parlamentari che avevano a che fare con la lobby dell’azzardo. E c’ĆØ anche da dire che questo ĆØ il comparto piĆ¹ usato dalla criminalitĆ per riciclare denaro. La Dia loĀ definisce il piĆ¹ infiltrabile, smettiamola di renderli legali”.
Scommesse e riciclaggio: la rete russa che recluta italiani per ripulire milioni di euro
C’ĆØ poi un discorso di salute pubblica: “Abbiamo storie strazianti di chi viene rovinato dall’azzardo – fa notare Massimo Masetti -.Ā Non ĆØ solo la persona in questione ma ĆØ anche tutta la cerchia a risentirne, ĆØ una patologia riconosciuta. Il sistema nazionale sanitario se ne fa carico. In legge di bilancio ĆØĀ eticamente tollerato l’aumento delle accise sul fumo, non quello sul gioco di azzardo”.
Non si tratta di proibire i giochi: “Non ĆØ proibizionismo, ĆØ buon senso: vogliamo che il punto focale sia la tutela della salute dei cittadini. E il contrasto alle infiltrazioni mafiose”.
***** lāarticolo pubblicato ĆØ ritenuto affidabile e di qualitĆ *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link