L’inverno sembra pronto a sorprendere ancora. Dopo settimane di alternanza tra momenti miti e più freschi, i modelli meteorologici iniziano a delineare una possibilità che avrebbe del clamoroso: l’arrivo del Buran, il temibile vento gelido della Siberia, accompagnato da un crollo termico di proporzioni impressionanti. Se le proiezioni trovassero conferma, febbraio potrebbe portarci un abbassamento delle temperature fino a 20 gradi, passando in poco tempo da valori positivi e quasi primaverili a condizioni di gelo estremo.
Uno sbalzo termico senza precedenti
Passare da temperature che sfiorano i 17/18 gradi – come quelle che stanno caratterizzando alcune giornate di gennaio – a valori prossimi allo zero in pieno giorno è un evento raro, ma non impossibile, soprattutto quando il protagonista è il Buran. Questo vento di origine continentale, carico di aria gelida siberiana, è famoso per la sua capacità di trasformare il clima in poche ore, portando gelo e neve anche in pianura.
Lo sbalzo termico totale che potrebbe verificarsi è legato alla dinamica atmosferica prevista dai modelli. Una massa d’aria calda proveniente dal Nord Africa, che in questi giorni sta portando temperature anomale per la stagione, verrebbe rapidamente sostituita da correnti fredde di origine siberiana. Questo passaggio brusco, reso possibile dall’interazione tra un anticiclone posizionato sulla Scandinavia e una depressione in formazione sull’Adriatico, creerebbe le condizioni ideali per un tracollo termico.
Quando e dove arriverà il freddo del Buran
Secondo le ultime analisi, il periodo più a rischio per l’arrivo del Buran si colloca tra il 4 e il 10 febbraio, con il culmine del gelo previsto proprio nella seconda settimana del mese. Le zone più colpite dal crollo termico e dalle possibili nevicate sarebbero le regioni settentrionali e adriatiche, ma anche il Centro e il Sud potrebbero sperimentare un calo delle temperature significativo.
• Nord Italia: La Pianura Padana sarebbe la prima a risentire degli effetti del Buran, con un calo termico repentino e la possibilità di nevicate diffuse. Milano, Torino e Bologna potrebbero passare da temperature positive a valori sotto lo zero in poche ore.
• Centro Italia: Anche il Centro, con città come Firenze, Perugia e Roma, potrebbe sperimentare uno sbalzo impressionante, con temperature che crollano dai 15-16 gradi a valori prossimi allo zero.
• Sud Italia e regioni adriatiche: Il Sud e le coste adriatiche non sarebbero immuni a questa dinamica. Bari, Pescara e Lecce potrebbero vedere temperature che si dimezzano, con la possibilità di neve a bassa quota.
Perché un calo termico così drastico?
Il calo termico previsto è tanto impressionante quanto raro, ma ha una spiegazione precisa. L’aria calda presente sul Mediterraneo viene sostituita rapidamente dall’aria gelida che arriva dalla Siberia. Questa massa d’aria è molto più densa e pesante rispetto a quella calda, e quando arriva riesce a spingersi velocemente verso il suolo, scacciando l’aria più mite.
Inoltre, l’interazione tra il gelo siberiano e l’umidità del Mediterraneo potrebbe portare non solo freddo, ma anche nevicate significative, soprattutto lungo l’Appennino e le coste adriatiche. Questo fenomeno, noto come “retrogressione siberiana”, è relativamente raro, ma quando accade crea scenari invernali estremi.
Possibilità di neve in pianura
Uno degli effetti più interessanti del Buran è la possibilità di neve in pianura, resa possibile dal calo drastico delle temperature. Le zone più esposte a questo fenomeno sarebbero quelle del Nord e del Centro, ma anche il Sud potrebbe vedere fiocchi scendere fino a quote basse, specialmente nelle regioni adriatiche.
Se i modelli attuali trovassero conferma, città come Milano, Bologna e Torino potrebbero essere imbiancate, mentre Bari, Lecce e Taranto potrebbero sperimentare una delle rare nevicate che raggiungono il livello del mare.
Tutto da confermare, ma il quadro è chiaro
Va sottolineato che, al momento, queste proiezioni sono ancora in fase di verifica. La meteorologia, come sempre, è una scienza complessa, e piccoli cambiamenti nelle configurazioni atmosferiche possono modificare radicalmente lo scenario. Tuttavia, il quadro che si sta delineando è affascinante: un febbraio che potrebbe regalarci un vero e proprio colpo di scena invernale, con neve e gelo protagonisti su tutto il Paese.
Le prossime settimane saranno cruciali per capire se il Buran deciderà davvero di colpire l’Italia con tutta la sua forza. Se ciò accadesse, il mese più corto dell’anno potrebbe entrare nella storia per uno sbalzo termico capace di portare il nostro Paese da condizioni primaverili a un gelo siberiano in poche ore. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti, con lo sguardo rivolto alla Siberia e al Mediterraneo.
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