Ha suscitato non poche polemiche l’articolo de Il Giornale dal titolo “Regalino” per la maxi villa. Concessioni gratis a Grillo” con il quale il quotidiano sostiene che al comico genovese sia stata rinnovata, senza costo e per dieci anni, la concessione dell’arenile davanti alla sua villa a Marina di Bibbona che viene affittata, si legge, a “16.500 euro a settimana, più di 2mila euro a notte, senza contare gli optional da pagare a parte”. Ma è veramente così? A ricostruire la vicenda è direttamente il sindaco del comune livornese, Massimo Fedeli, che respinge al mittente le accuse che gli erano arrivate dalla Destra in special modo con la parlamentare Chiara Tenerini (FI): “Trovo sconcertante quanto è accaduto”. “Forse in ambienti romani sono abituati ai favoritismi. Qui a Bibbona invece si seguono le leggi – tuona il primo cittadino -, non si tratta di una concessione gratuita e mai lo sarà stata”.
Concessione demaniale a Beppe Grillo a Bibbona, le tappe e la ricostruzione
Il 12 dicembre la giunta ha approvato la determina 170 (consultabile a questo link) dal titolo “Indirizzi e determinazioni riguardo alle Concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e sportive interessanti il Comune di Bibbona”. Nel documento si legge che a seguito dell’approvazione del Piano Attuativo delle Aree per la Balneazione (qui il testo completo) vi sono 15 concessioni demaniali marittime per l’esercizio delle attività turistico-ricreative e sportive efficaci assegnate ad un concessionario, di queste 4 sono in attesa del completamento dell’iter di valutazione in merito ad eventuali opere non amovibili, e infine ci sono 5 concessioni demaniali marittime di nuova istituzione, da assegnare. Tra le 15 vi è anche la concessione demaniale 14/05 identificata con la sigla CDM – 7 intestata a Beppe Grillo.
Proprio quest’ultima è stata assegnata direttamente, per una durata di dieci anni, al medesimo soggetto attualmente assegnatario della stessa (Beppe Grillo, ndr), una volta spirato il termine di validità della concessione medesima. Alla base della decisione vi è il fatto che “la tipologia di tale concessione è identificata come ‘arenile privato’ e non rientra pertanto in nessuno dei beni appartenenti al Demanio marittimo identificati e in nessun modo può essere ricondotta ad un’attività economica, avendo come scopo esclusivamente la protezione della duna e della vegetazione dunale”. A suggellare l’assegnazione è anche un documento (consultabile a questo link) a firma della Responsabile Area 3 del Comune, Serena Talamucci, del 30 dicembre nel quale si afferma che il titolare della licenza per la concessione demaniale marittima CDM-7 sita in Marina di Bibbona è il signor Giuseppe Grillo.
Il sindaco di Bibbona: “La spiaggia davanti la villa di Beppe Grillo resta libera”
Fedeli, sentitosi chiamato direttamente in causa, spiega i motivi per i quali le polemiche che stanno nascendo attorno alla concessione sono sbagliate: “Comprendo la necessità di visibilità ma forse sarebbe opportuno leggere gli atti prima. Non si tratta di una concessione gratuita e non lo è mai stata. Oggetto del rinnovo della concessione è una porzione di duna mininale rispetto all’arenile e si trova al confine della proprietà. Nella delibera di giunta si può leggere chiaramente che non è andata a gara, a differenza di altre, perché non ha alcun interesse di lucro non essendovi prevista dal Piano della Costa la possibilità di svolgervi alcuna attività economica. Si tratta di un’area che ha come scopo la protezione della duna e della vegetazione dunale, ambiente questo tra l’altro tutelato dalle leggi. È una concessione che viene da lontano, da molto prima di questa Amministrazione, e sarebbe stato sufficiente leggere gli atti per capire che si sta parlando di nulla. Tra l’altro – ricorda il sindaco – la proprietà di Villa Corallina è stata l’unica che nel periodo di osservazioni al piano della costa non ha chiesto alcun tipo di ampliamento né possibilità di mettere ombrelloni”.
Poi Fedeli entra nel dettaglio dei costi: “Si tratta di una porzione di duna di 1.105,00 mq, a ridosso della proprietà, per la quale viene versato al Demanio, e non al Comune, un canone di concessione, la cui quota è stabilita dal Ministero, di 3.204,53 euro annui, secondo le stesse regole di chi ha uno stabilimento senza però potervi esercitare alcuna attività economica. Dalla planimetria allegata al Piano della Costa, come si può vedere dall’immagine della scheda norma, si può inoltre notare che la concessione riguarda solo la parte dunale (a differenza della concessione a fianco), mentre la spiaggia di fronte alla villa che arriva fino all’arenile è libera e usufruibile da tutti”.
“Si va a fare polemica – conclude il sindaco – per un tratto di duna sul quale non potrebbe essere creata alcun tipo di attività economica quando ci si dimentica che questo Governo non ha voluto affrontare il vero problema delle concessioni balneari. Se non avessero impugnato la legge regionale toscana adesso non ci troveremmo in questa situazione. Forse sarebbe opportuno che i rappresentanti della maggioranza di Governo si occupassero di questo”.
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