Transizione elettrica in Unione Europea: dalle rinnovabili quasi metà dell’elettricità

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contabilità

Buste paga

 


Procede la transizione elettrica in Unione Europea. Nel 2024, a cinque anni dall’avvio del Green Deal, le fonti energetiche rinnovabili hanno costituito quasi la metà (47%) della produzione di elettricità dell’UE, evidenziando una crescita del 7,6% rispetto all’anno precedente. Al contrario i combustibili fossili hanno fatto segnare un calo dell’8,7%.

Sono alcuni dei dati dell’European Electricity Review 2025, documento di analisi della produzione e della domanda di energia elettrica nell’UE, nono rapporto annuale sul settore energetico dell’UE pubblicato dal think tank energetico Ember.

Dall’avvio del Green Deal, il fotovoltaico e l’eolico hanno permesso di ridurre la dipendenza dal carbone e dal gas

L’elemento più rappresentativo di questo passo in avanti verso la transizione energetica è rappresentato dal fotovoltaico: ha fornito l’11% dell’elettricità dell’UE, con 304 TWh, superando il carbone (269 TWh) per il primo anno in assoluto.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Più rinnovabili, meno fossili nella transizione elettrica in Unione Europea

Le fonti rinnovabili sono cresciute negli ultimi cinque anni, arrivando a costituire la prima voce nel mix elettrico dell’Unione Europea, con 1300 TW; nel 2019 avevano fornito un terzo dell’elettricità. L’energia da fossili è scesa al minimo storico del 29%, con 793 TWh. Il quadro della transizione elettrica dell’Unione Europea si completa col nucleare, al terzo posto, dopo rinnovabili e fossili con 649 TWh, in crescita del 4,7% rispetto al 2023.

“Il Green Deal europeo ha portato a una profonda e rapida trasformazione del settore elettrico dell’UE”, rileva Ember nel report, mettendo in evidenza la crescita record del fotovoltaico, la fonte energetica in più rapida crescita nell’UE nel 2024. L’energia eolica mantiene il suo posto di seconda fonte energetica dell’UE, prima del gas e dopo il nucleare.

Il Mix elettrico dell'Unione europea
La transizione elettrica in Unione Europea procede grazie a un mix elettrico sempre più green

Insieme, fotovoltaico ed eolico, dall’avvio del Green Deal, hanno evitato una spesa per l’import di combustibili fossili pari a 59 miliardi di euro, con un taglio non solo di costi e una maggiore indipendenza energetica dell’Unione Europea, ma hanno anche evitato un quantitativo di emissioni pari a 460 milioni di tonnellate di CO2, “più o meno la stessa quantità di emissioni del settore elettrico prodotte dall’Italia dal 2019”.

Il sole splende sull’UE: la crescita record del fotovoltaico

Nella transizione elettrica dell’Unione Europea, l’energia solare fotovoltaica è quella più esemplare dei passi avanti fatti dalle fonti rinnovabili nel mix energetico dell’UE.

Innanzitutto, il fotovoltaico ha registrato un incremento annuale record nella produzione solare, con un aumento di 54 TWh (+22%) rispetto al 2023, quando la produzione solare era già aumentata di 40 TWh rispetto al 2022.

In cinque anni, la produzione solare è aumentata di 179 TWh (+144%), “una quantità equivalente alla produzione annuale di oltre 50 centrali elettriche a carbone”, e ha quasi triplicato la sua quota di produzione UE dal 4% nel 2019 all’11% nel 2024.

transizione elettrica in Unione europea solare batte carbone
L’energia fotovoltaica supera – nel 2024 – per la prima volta quella ottenuta da fonti come il carbone

Il secondo elemento considerevole è che l’anno scorso, il fotovoltaico è cresciuto in ogni paese dell’UE, registrando buoni progressi verso gli obiettivi del 2030. La quota di elettricità generata dal fotovoltaico è aumentata sensibilmente: in Ungheria si è passati da una quota del 4% sul mix elettrico complessivo nel 2019 al 25% del 2024. In Portogallo nel 2019 costituiva il 3%, l’anno scorso il 14, in Grecia si è passati dal 9% al 22%, in Spagna dal 6 al 21%. In Polonia all’avvio del Green Deal la percentuale era pari a zero; nel 2024 ha raggiunto il 9%.

Ora si contano ben 16 Paesi dell’UE che hanno generato oltre il 10% della loro elettricità dall’energia solare nel 2024, tre in più rispetto al 2023.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Soluzioni tecnologiche emergenti e il sostegno dello storage

A questo scenario si aggiunge anche l’emergere di soluzioni innovative anche per l’energia solare oltre i tetti e i campi: “l’energia solare sui balconi è esplosa in Germania e i decisori politici stanno diventando consapevoli del vasto potenziale dell’agrivoltaico”, segnala Ember.

L’anno scorso, l’abbondante energia da fotovoltaico ha contribuito ad abbassare i prezzi energetici nelle ore centrali della giornata. “A volte, la mancanza di domanda di elettricità solare abbondante ha spinto i prezzi orari dell’energia a zero o addirittura al di sotto”. Così, le ore con prezzo negativo o pari a zero sono diventate più comuni nel 2024 rispetto al 2023, raddoppiando in un anno: erano il 2% nel 2023, hanno costituito il 4% delle ore in media nell’UE lo scorso anno. Inoltre, si sono verificate praticamente ovunque nell’UE.

A questa crescita hanno contribuito anche le batterie. L’impiego di queste soluzioni di accumulo è cresciuto rapidamente negli ultimi anni: la capacità delle batterie installate nell’UE è raddoppiata a 16 GW nel 2023, rispetto agli 8 GW del 2022. Tuttavia, la capacità è concentrata in un numero limitato di paesi: alla fine del 2023 il 70% delle batterie esistenti erano situate in Germania e Italia.

Il momento dell’eolico

Nel contesto della transizione elettrica dell’Unione Europea va considerato con attenzione il momento che vive l’eolico, la cui generazione energetica è destinata ad accelerare man mano che verranno affrontati e superati gli ostacoli.

“Negli ultimi anni, gli incrementi di capacità eolica sono stati frenati da una combinazione di sfide macroeconomiche globali e barriere politiche interne”, si legge nel report. Tuttavia, l’energia del vento rimane competitiva in termini di costi con quella da fonti fossili e i recenti cambiamenti politici stanno iniziando a dare risultati, rileva ancora Ember.

La produzione eolica è cresciuta di 7 TWh anno su anno nel 2024, raggiungendo i 477 TWh. Questa crescita è inferiore all’aumento medio di 30 TWh anno su anno registrato tra il 2019 e il 2023. Mentre gli incrementi di capacità sono continuati nel 2024, le condizioni del vento sono state meno favorevoli rispetto al 2023, portando a una produzione inferiore alle aspettative. Diversi fattori suggeriscono che è probabile che la produzione eolica riprenda il suo trend crescente.

Il think tank energetico prevede che le aggiunte di capacità annuale aumenteranno nei prossimi cinque anni, passando da una stima di 13 GW nel 2024 a quasi 30 GW entro il 2030. Inoltre, stima che l’eolico offshore, che produce più elettricità per GW rispetto alle installazioni onshore, costituirà una quota progressivamente maggiore di nuova capacità.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Transizione elettrica dell’Unione Europea: i passi da fare ora

In cinque anni di Green Deal i progressi ottenuti verso la transizione energetica sono stati notevoli. Serve proseguire e dare ancora maggiore concretezza ai passi fatti finora.

“La nuova Commissione UE può utilizzare il suo prossimo pacchetto di politiche di riferimento, il Clean Industrial Deal, per sfruttare lo slancio della transizione elettrica dell’Unione Europea nei prossimi cinque anni e continuare a offrire vantaggi sia alle famiglie che alle aziende”, si legge nello European Electricity Review 2025. I motivi per farlo sono convincenti. La crescita di eolico e fotovoltaico può abbassare i prezzi dell’energia e ridurre la dipendenza dalle importazioni “costose e rischiose” di combustibili fossili, in particolare dalla Russia.

Per proseguire su questa strada l’UE deve mettere in atto alcune azioni prioritarie in cima all’agenda politica nell’anno in corso.

Innanzitutto, “la tabella di marcia per porre fine alle importazioni di energia dalla Russia e la proposta di obiettivi climatici per il 2040 dovrebbero segnalare chiaramente il contributo fondamentale dell’energia eolica”, fornendo un supporto all’industria europea del vento, anche attraverso investimenti transfrontalieri.

Altri passi necessari da fare sono: implementare riforme dei permessi per le energie rinnovabili, seguendo esempi già consolidati, e creare le condizioni più opportune (in termini di aste, di regole, di piani) per il loro sviluppo, oltre che per l’elettrificazione e per le reti.



Source link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link